13 luglio 1954, 67 anni senza Frida Kahlo

Oggi sono esattamente 67 anni che il mondo è senza Frida Kahlo. Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón scompare infatti il 13 luglio 1954 a 47 anni. Di otto giorni prima la firma sul suo ultimo quadro “Viva la Vida – Coyoacán 1954 Mexico”: una natura morta con angurie intere, a metà e a fette.

E questa frase Viva la Vida suona come un testamento, un inno alla vita. Parole che ritroviamo anche nelle pagine del suo diario di pochi giorni prima. “Spero che la fine sia gioiosa e spero di non tornare mai più”.

13 luglio 1954, 67 anni senza Frida Kahlo. Il quadro con le angurie Viva la Vida.

Sono nata con una rivoluzione

Frida Kahlo era nata sempre in estate, il 6 luglio 1907 a Coyoacan, Città del Messico. E della sua nascita così scrive.“Sono nata con una rivoluzione. Diciamolo. È in quel fuoco che sono nata, pronta all’impeto della rivolta fino al momento di vedere il giorno. Il giorno era cocente. Mi ha infiammato per il resto della mia vita.Da bambina, crepitavo. Da adulta, ero una fiamma”.

E fiamma lo è stata sul serio. Emblema di come la sofferenza e la mortificazione di un corpo martoriato e provato da 35 operazioni, a seguito di un terribile scontro tra un autobus e un tram, non possano placare il fuoco dell’anima. Dopo l’incidente restò immobile a letto per molto tempo e I suoi genitori le procurarono colori, pennelli, tele. Con uno specchio poteva osservare il suo volto .“Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio”.

13 luglio 1954, 67 anni senza Frida Kahlo
Immagini dalla mostra Il Caos Dentro di Milano

67 anni dopo la mostra a Napoli

A 67 anni dalla scomparsa di Frida Kahlo ecco che Napol, dopo le tappe di Roma e Milano si i prepara ad accogliere la mostra Frida Kahlo, il Caos Dentro. Dall’11 settembre al 9 gennaio 2022 Palazzo Fondi celebrerà la donna e l’artista messicana, intramontabile icona mondiale di stile, forza interiore e ribellione.

Quattro i curatori: Milagros Ancheita, Alejandra Matiz, Maria Rosso, Antonio Arévalo.Dobbiamo molto alla grande artista messicana. Il valore della sua arte è espressione della forza interiore della donna, che ha affrontato atroci dolori fisici causati dalla malattia e poi dal terribile incidente: veri attentati alla sua fiera indipendenza, che lei trasformò in arte e in passione per la vita”. Spiega Salvatore Lacagnina, produttore esecutivo della società Navigare, organizzatrice della mostra.

Palazzo Fondi, la voce di Frida

L’esempio di Frida Kahlo parla a tutti, in questo caotico momento storico, ma ancor più alle donne impegnate nella lotta quotidiana per la propria salute e sopravvivenza, per l’indipendenza, per la propria determinazione”. Nel percorso di 700 metri quadri nel monumentale Palazzo Fondi prenderà quindi forma il raccontto sviluppato attraverso opere, installazioni, oggetti, documenti fotografici e autografi.

Presenti anche riproduzioni degli ambienti quotidiani di Casa Azul, dove Frida visse sino alla morte, insieme a murales di artisti messicani del primo Novecento, abiti, accessori e oggetti amati e usati da Frida. La mostra affiderà ad alcune pagine di diario e lettere, invece, il racconto intimo della storia d’amore e tormento con il marito Diego Rivera, artista messicano, di cui Il Caos Dentro rende visibili per la prima volta in assoluto sei litografie acquerellabili originali, provenienti da una collezione privata.

13 luglio 1954, 67 anni senza Frida Kahlo
Immagini dalla mostra Il Caos Dentro di Milano
Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".