A Tor Bella Monaca “sotto la superficie” c’è il mare

E’ arrivato il mare a Tor Bella Monaca, il quartiere italiano con la maggiore concentrazione di alloggi popolari. La frazione di Roma Capitale che da sempre lotta per la sua dignità, combattendo con ogni mezzo per la sua reputazione di quartiere malfamato.

Sono tante le iniziative di riqualificazione di questa periferia romana, buona parte messe in cantiere dalla no profit Yourban 2030.

Anche questa volta, il messaggio è chiaro: il Diritto alla Bellezza è dignità, e la dignità è un diritto.

C’è stato un tempo in cui l’edilizia popolare, come quella che è sorta a Tor Bella Monaca, non guardava al benessere attraverso la bellezza, bensì alla semplice funzionalità strutturale, rispondendo ad esigenze unicamente “abitative” e non di qualità della vita. A distanza di quarant’anni anni dal concepimento di questa edilizia popolare, si è invece compreso che la bellezza è un elemento fondamentale nella quotidianità delle persone, oltre e prima della funzionalità, per vivere bene ed elevarsi, abituarsi al bello e riscattarsi

Sotto la superficie

In un processo importante di riqualificazione urbana permanente delle periferie, Yourban2030 prosegue la sua mission e porta “il mare” a Tor Bella Monaca con Sotto la superficie.

Dove le istituzioni non possono arrivare” spiega Veronica De Angelis, Presidente di Yourban2030 “riteniamo giusto che entri in gioco l’iniziativa privata”.

Un nuovo ecomurales per il Museo delle Periferie, omaggio alla biodiversità del mondo marino, per il Diritto alla Bellezza sui palazzi popolari di Tor Bella Monaca

Sortto la superficie, opera di Lucamaleonte, è promosso dalla no profit Yourban2030 all’interno del programma RIF Museo delle Periferie di Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio del VI Municipio di Roma Capitale e il supporto di Findus Italia.

E’ un’intera parete di colori in omaggio alla biodiversità del mondo marino. Il primo di una serie di murales e interventi urbani che vanno a insistere specificatamente sull’edilizia popolare per elevarla e, così, arricchire di colore e creatività quei quadranti urbani popolari spesso grigi e abbandonati a loro stessi.

Il concept dell’opera vede colori sgargianti rievocare il mondo marino. Va oltre l’omaggio alla biodiversità, trasformandolo in riflessione sulla ricchezza della diversità sociale, anche quella nascosta, appunto, Sotto la superficie.

Il murales rappresenta un branco di pesci di diverse specie, molte delle quali provenienti dal Mediterraneo, a sottolineare la biodiversità presente sul nostro territorio” spiega Lucamaleonte, autore dell’opera. “Nonostante i colori dei pesci siano molto simili tra loro, sono le forme dei pesci a differenziarli. L’idea del banco di pesci di diverse specie è proprio funzionale alla idea di diversità, ma di unione allo stesso tempo. Il titolo richiama alla realtà delle cose della natura che spesso sono nascoste. La necessità di avere ricchezza nella biodiversità Marina è spesso poco presa in considerazione, ed è quindi letteralmente sotto la superficie”.

Lucamaleonte spiega “Sotto la superficie”

Non solo arte ma anche riqualificazione

Sotto la superficie è un vero e proprio intervento urbano di ripristino architettonico. Infatti, non riguarda solo l’opera in se, ma il progetto ha previsto il ripristino e la messa a norma del muro sul quale è stato eseguito il disegno.

Dopo la recente Venere contro la Prevenzione a Garbatella, con Komen Italia e Castel Romano Outlet, siamo molto orgogliosi di proseguire la mission di Yourban2030 a Roma, a Tor Bella Monaca, andando a insistere per la prima volta sulla facciata di un palazzo popolare che abbiamo ripristinato e reso tela urbana di questa nuova opera” dichiara ancora Veronica De Angelis. “Con Sotto la superficie parliamo di Diritto alla Bellezza, in un quartiere dove, come emerge dai dati raccolti e pubblicati dall’Osservatorio Casa Roma di Enrico Puccini, in collaborazione con la ricercatrice Francesca Cubeddu, sono presenti circa 5500 case popolari: 4mila di proprietà del Comune di Roma e 1495 dell’ente regionale”.

Piccola nota a latere: Sotto la superficie è dipinto con Airlite, una tecnologia che si applica come una pittura su qualsiasi superficie trasformando ogni parete in un depuratore naturale, riducendo gli ossidi di azoto, principale causa di morte derivante dall’inquinamento dell’aria.

ColorOnda

ColorOnda è un progetto del “CHE”ntro sociale Torbellamonaca sulla street/art come percorso di rigenerazione urbana dal basso. Al progetto partecipano artisti del territorio e della città, wraiters, bambini ed alunni delle scuole del quartiere.

L’iniziativa riguarda soprattutto i bambini, poichè saranno i cittadini del futuro. Oltre al concetto del diritto all’abitazione, si tenta di riconoscere anche il diritto alla dignità e alla bellezza. Su queste basi appoggia la collaborazione con Mario Cecchetti, autore del progetto ColorOnda. Mario ha lavorato sodo per settimane, in parallelo alla realizzazione dell’opera di Lucamaleonte. Ha sviluppato con i più piccoli percorsi creativi di “baby” street art nel quartiere, costruendo, di fatto, una nuova toponomastica più a dimensione di bambino.

Grazie a ColorOnda, ora, ogni palazzo ha un pesce dipinto sui muri: possiamo provare a immaginare che questi edifici che fino a oggi son stati chiamati R1, R4 ecc, diventino l’angolo del delfino, della poseidonia, del cavalluccio marino e così via. Questa è la riqualificazione urbana che vogliamo promuovere conclude la De Angelis.

Yourban 2030

Cos’è Yourban 2030? Ce lo spiega il Presidente Veronica De Angelis

Veronica De Angelis
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”