Abbiamo preso l’influencer

Abbiamo preso l’influencer, mi é salita l’influencer

Riccardo Inge: un ingegnere che fa il cantautore, o forse un cantautore che fa l’ingegnere. Tutto e niente. Uno e nessuno, o forse centomila.

Una passione per la musica che, nel corso degli anni lo porta a suonare in giro per l’Italia, dalle spiagge siciliane ai teatri milanesi.

Un’anima divisa tra la razionalità della professione “seria” e la creatività dell’artista. Una “confusione” che diventa una firma stilistica, che si traduce nel racconto musicale di questo caos personale, sottolineato da un’immagine fatta di outfit doppi nei quali uomo e artista si fondono in un unico corpo.

abbiamo preso l'influencer, di Riccardo Inge: primo piano del cantautore milanese, seduto su una ringhiera, che indossa pantaloni blu e bianchi, e una camicia bianca sotto un gilet blu e rosso

Sarebbe bello se tornassimo a fare foto solo se ci piace, a non fare gara di mi piace

“Abbiamo preso l’Influencer” è un brano ironico, sottile, tagliente, ma anche una denuncia al modo di vivere della società moderna, sempre più incentrata sull’immagine fine a se stessa.

Mostrarsi mediaticamente, molto spesso, a un pubblico inesistente o ad un unico utente, che coincide con chi posta il contenuto, privo di un reale seguito. La morbosa attenzione alla virtualità, che il più delle volte non è realmente condivisa. Uno stile di vita ormai consolidato, che allontana le persone dal gusto delle piccole cose, come fare una fotografia solo per ricordare un momento importante.

La fotografia che diventa solo un modo per “acchiappare” i like.

Abbiamo preso l’influencer

E’ un brano indie pop coinvolgente e ironico, dove si prende in giro chi sogna di fare l’influencer professionista, senza in realtà sapere realmente cosa significhi, pensando di diventare facilmente ricco e famoso.

Influencer: il “mestiere” del futuro, il “mestiere” del nulla.

Per farlo, l’autore gioca con le parole e i loro significati, paragonando questa voglia di apparire a tutti i costi, a un virus che contagia le persone attraverso il proprio smartphone, come canta nel ritornello.

“Ricordo che ero in vacanza quando scrissi il ritornello di “Abbiamo preso l’Influencer”, racconta Riccardo Inge.

Volevo qualcosa che fosse coinvolgente e ironico, ma che allo stesso tempo facesse riflettere. Tanti ogni giorno si svegliano al mattino e dicono: ‘da oggi farò l’Influencer’. C’è talmente tanta ansia di apparire che è diventata una malattia. Così è nato il gioco di parole: ci stiamo ammalando? Sono anche io contagiato?

Come in altre canzoni, la strofa ha subito vari mutamenti: dal testo, prima molto più aggressivo e sono stati i ragazzi della mia band i primi a spronarmi a trovare una chiave diversa, alla struttura che è stata plasmata in studio dalle mani chirurgiche di Simone Sproccati.

Abbiamo preso l’Influencer” sarà presentata dal vivo il 6 dicembre sul palco dell’Auditorium di Radio Italia (Cologno Monzese, Milano) in occasione dell’evento Special Stars organizzato da Officine Buone.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.