Animals: Torino ospita la mostra fotografica di Steve McCurry

“Fare una fotografia vuol dire allineare la testa, l’occhio e il cuore. E’ un modo di vivere”, diceva Henri Cartier-Bresson, fotografo francese.
Tutti noi utilizziamo la fotografia come mezzo per immortalare momenti, paesaggi e persone. Un gesto semplice e veloce che ci permette di creare ricordi. Ricordi digitali per gli amanti della tecnologia e quelli più nostalgici legati alle cartoline lucide, opache, a colori o in bianco e nero. Immagini in grado di riportarci indietro nel tempo e farci rivivere i momenti più belli.
I social, al giorno d’oggi, ci permettono di creare una sorta di “mostra” che parli per noi. Una carrellata di scatti che ritraggono tutto, dalla vita personale al mondo esterno.


Ma c’è anche chi fa della fotografia una vera e propria opera d’arte, come il noto Steve McCurry. Dal 27 novembre 2021 all’1 maggio 2022, infatti, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, nella città di Torino, sarà aperta al pubblico “Animals”, la mostra fotografica di Steve McCurry.

Il fotografo delle emozioni

Steve McCurry è il fotografo statunitense più conosciuto grazie ai suoi scatti, partendo dalla street photography, alle foto di guerra fino ad arrivare alla celebre fotografia della Ragazza afgana.

“Se sai aspettare, le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto”.

E’ questo ciò che afferma McCurry soprattutto verso la fine degli anni Settanta. In quegli anni, infatti, inizia a realizzare reportage in India e in Afghanistan.
Fin da subito i suoi scatti a colori hanno dato svolta alla sua carriera. Iniziarono così ad essere pubblicati in tutto il mondo e il suo nome inizia a legarsi al National Geographic di cui realizzò la copertina più famosa di sempre: il volto della ragazza afgana.

Sembra esserci uno strano equilibrio tra tutte le sue fotografie. Se da un lato appaiono perfette e con colori vivaci, l’altro lato della medaglia raffigura storie di povertà, fame e disperazione. Ed è così che oltre ad un’opera d’arte, la fotografia diventa testimonianza. Le sue immagini, infatti, racchiudono temi fondamentali come religione, cultura e tradizione.

“Animals”: la prima mostra in Piemonte

“Per fare il fotografo bisogna immergersi nella realtà che si vuole rappresentare”.

Da sempre, Steve McCurry scatta fotografie che raccontano eventi e che siano riconducibili ad un contesto piuttosto ampio. Come si evidenzia dai suoi scatti e dai suoi libri rivolge, in particolar modo, l’attenzione all’essere umano.

Ma questa volta, il fotografo delle emozioni, ci incanta con una nuova mostra. Si tratta di “Animals”, la prima mostra fotografica in Piemonte, più precisamente nella città di Torino.
Sarà caratterizzata da sessanta scatti che racconteranno al visitatore infinite storie di quotidianità in cui il protagonista è il legame tra l’uomo e l’animale. Un legame indissolubile ma talvolta rovinato proprio dall’essere umano.

Questa mostra mette in primo piano le diverse condizioni in cui, molto spesso, si ritrovano gli animali. Dalla sopravvivenza, allo sfruttamento fino ad arrivare all’effetto dell’uomo nei loro confronti.

La mostra è una produzione di Next Exhibition, in collaborazione con SUDEST 57 e l’Associazione Culturale Dream, a cura della Dottoressa Giacchetti. Torino sarà lieta di ospitare queste opere d’arte presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi a partire dal 27 novembre 2021 fino al 1 maggio 2022.

L’accesso alla mostra fotografica rispetterà tutte le norme in vigore per il regolamento anti Covid 19. Questo per dare assoluta tutela ai visitatori e per tornare a godersi l’arte senza alcun rischio.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.