Cenerentola compie 70 anni, la storia che salvò Walt Disney

Era il 15 febbraio 1950 quando Cenerentola, film di animazione, fu proiettato per la prima volta a Boston. Basato sulla fiaba di Charles Perrault, Cenerentola è la storia che salvò la Disney da grossi debiti.

C’era una volta… Cenerentola

Cenerentola è il dodicesimo classico Disney, uno dei più importanti dello studio statunitense. Ha fatto tornare la Disney ad un periodo di rinascita dopo tutte le difficoltà economiche causate dalla seconda guerra mondiale. La Walt Disney Company, in debito di ben 4 milioni di dollari, non aveva successo dal 1937, anno dell’uscita di “Biancaneve e i setti nani”. “Cenerentola”, con un incasso di oltre 95 milioni di dollari, ha portato la salvezza dello studio Disney,che da lì a poco avrebbe chiuso a causa dei debiti.

La risalita al potere

Il film ricevette tre nomination all’Oscar permettendo così allo studio di continuare la produzione di film, grazie agli incassi, per tutti gli anni Cinquanta. In seguito alla versione del 1950, la storia della dolce orfana tormentata dalla matrigna e da due sorellastre, è stata trasportata in numerosi film. Ricordiamo infatti “A Cinderella Story” e il suo sequel “Cinderella”.

Cenerentola la locandina del film del 1950con dei disegni di cornucette intorno alla scritta "cinderella" colour in technicolour

La Cenerentola moderna

Pretty Woman, film romantico del 1990, è considerato come uno dei successi più grandi della commedia romantica.

Il film vede come protagonista Vivian, interpretata da Julia Roberts, nei panni di una prostituta all’apparenza trasandata e volgare. Edward Lewis, il principe interpretato da Richard Gere, è invece un affarista miliardario.

Ci sono tanti riferimenti che ci rimandano a Cenerentola. Uno è quello di incontrare il principe azzurro, proprio come sogna Vivian. A differenza del film d’animazione di Cenerentola, in Pretty Woman l’uomo non appare subito interessato alla donna.

La trama del film, quasi come quella di una favola, dà un segno di speranza. Il pubblico, fin dall’inizio, si lascia trasportare da questa storia d’amore con l’attesa che si concluda in un lieto fine.

Questa commedia romantica non smetterà mai di stupirci. Ci fa credere che le favole non sono sempre e solo scritte, ma che ogni tanto i sogni si avverano.

C’era una volta, due, tre, cento, mille… sì, perché è un po’ il sogno di tutte le ragazze quello di incontrare il principe azzurro e vivere un amore come quello delle favole.

Cenerentola, un’icona del lifestyle

Cenerentola ha anche un dark side. Dietro il miracolo del Principe Azzurro, la storia nasconde un serio dramma famigliare, che detta così sembra una battuta, in realtà, è ben più seria e importante. Cenerentola è vessata dalle donne di casa che sono una famiglia accquista dal secondo matrimonio del padre. E’ un contesto da servizi sociali ed è tremendamente attuale perchè rappresenta soprusi famigliari, più che mai attuali, nelle varie situazioni di famiglie allargate.

Un lifestyle, in questo caso, negativo, ma pur sempre uno stile di vita.

Solo che oggi, settant’anni dopo, l’accostamento di un disagio sociale ad una favola sembra una gags. Purtroppo non è così. Ci sono due, tre, cento mille Cenerentola ingiro per il mondo. Ma per ognuna di loro vale quanto detto sopra: il sogno è sempre l’amore e si sa, i sogni…

I sogni son desideri

Il film d’animazione è ancora nella mente di tutti noi ed ha segnato l’infanzia di grandi e piccini. 
Ad affiancare Cenerentola ci sono animaletti parlanti, che l’aiutano a trasformare i suoi sogni in realtà.

Il capolavoro Disney fa sognare milioni di bambine nel desiderio di trovare il vero amore. Il cartoon, famoso anche per il suo “Bibbidi-Bobbidi-Boo”, vuole far capire come i sogni e i miracoli, con pazienza e senza mai perdere la speranza, possano realizzarsi. 

E’ per questo che, malgrado i suoi 70 anni, Cenerentola non invecchia mai. E quindi..Buon Compleanno Cenerentola!

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.