E’ successo stasera in Cina alle 19.15 crolla un hotel che ospitava delle persone messe in quarantena da coronavirus.
Un forte boato nel silenzio di una città messa in ginocchio da un’epidemia devastante. Un boato improvviso, un fragore simile ad un’esplosione, dicono i testimoni. E invece no. Non è esploso nulla, semmai è imploso. Nell’arco di pochi secondi una struttura di cinque piani è crollato su se stesso.
L’hotel Xinjia si trova Quanzhou, nella zona est della Cina. Si trova nella provincia di Fujian, a circa mille chilometri alla zona dove è iniziato il contagio della pandemia. Conta 296 casi e ben oltre dieci mila persone sono state messe in quaranterna.
E’ stato inaugurato solo due anni fa e da poche settimane ospitava un centinaio di persone messe in quarantena per coronavirus. Ci sono una settantina di persone intrappolate e solo trentotto sono stati estratti vivi.
L’albergo aveva 80 stanze su cinque piani e attualmente non sono ancora chiari i motivi del crollo.
I soccorsi sono arrivati tempestivamente e lavorano sodo per estrarre le vittime dalle macerie. Nelle prossime ore avremo notizie più complete in merito ai salvataggi.
Certo non ci voleva. Sembra una maledizione infinita che si abbatte sulla Cina. Intanto i numeri cominciano a scendere. Un bilancio di 80.651 contagi con 55 mila 404 guarigioni, quasi il 70%, con una curva epidemica finalmente in discesa.