E gli animali dissero :”Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost”

Sembra impossibile, ma è successo veramente. Dall’oggi al domani l’umanità si è ritrovata catapultata nello scenario di un film apocalittico. Ma la notte è il momento più suggestivo. Città, piazze e strade hanno un aspetto sinistro, inquietante, avvolte da una nuvola di silenzio assordante, come lo ha definito Papa Francesco. Una realtà da “Io sono leggenda“, dove, proprio come nel film, gli unici passanti sono quelli che portano a spasso al guinzaglio il proprio cane. E invece è successo sul serio. E in questo silenzio, senza il caos frenetico del traffico la natura riprende piano piano possesso del territorio. Se fosse davvero un film, dove tutto è permesso, il titolo sarebbe E gli animali dissero “Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost”.

La citazione presa dal film di Gomorra trovo che calzi a pennello, perchè la natura trova sempre una via.

Questa quarantena forzata che ci ha messo tutti ai domiciliari all’insegna di #iorestoacasa, ha i suoi risvolti positivi, volendo trovare in questa tragedia qualcosa di buono. Con le scuole, fabbriche e uffici chiusi si è ridotta di molto l’immissione di gas inquinanti nell’atmosfera. I riscaldamenti chiusi nelle strutture pubbliche, l’assenza di attività industriali, fa si che migliori la qualità dell’aria. Anche il mare comincia ad avere dei benefici dalla riduzione di inquinamento, tant’è che a Venezia le acque dei canali sono pulite.

E gli animali dissero:”Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost”

Torniamo al nostro film. Mi piace immaginare che i primi due giorni tutti gli occhi della “foresta” intorno alle città siano stati stupiti dal non vedere più umani in giro. Mi piace immaginare che con l’olfatto tutti gli animali abbiano annusato l’aria che piano piano sapeva sempre più di fresco e sempre meno di monossido di carbonio. E mi piace ancora immaginare che abbiano incominciato ad avvicinarsi, incuriositi da quello spazio fino ad oggi interdetto alla loro presenza e che abbiamo deciso di andare in esplorazione.

Ma il discorso si estende anche a chi ha ali o pinne. Immaginate anche voi di essere immersi in un immenso spazio blu che piano piano non assorbe più i rumori dei motori di scafi, navi e traghetti. Immaginate di volare su una piazza con una bellissima piscina di marmo al centro, che in tempi normali è gremita di gente.

E in mezzo a tante notizie sconfortanti ecco che arrivano gli animali a farci sorridere. L’Italia comincia ad essere un grande giardino zoologico a cielo aperto. Cinghiali che passeggiano per Genova e Sassari, delfini che fanno capriole festosi a Venezia. Divertenti le papere che sguazzano in piazza di Spagna a Roma o i daini che zompettano nel reggiano… Qualche video estratto da un ipotetico film dal titolo “E gli animali dissero: Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost“, tanto per sorridere un pò e per riflettere sul nostro ruolo di esseri umani e sull’importanza della responsabilità che abbiamo di questo meraviglioso pianeta chiamata Terra.

Cinghiali a Sassari

Daini nel reggiano

Cinghiali in giro per Genova

Le evoluzioni dei delfini a Venezia

Le papere in piazza di Spagna a Roma

"e gli animali dissero," la pubblicità del governoche invita a restare a casa #iorestoacasa
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”