“Elisabetta” tra Buckingham Palace e la Romagna: l’estate di Igor Nogarotto

Dopo il grande successo serio e riflessivo di Eleonora sei normale, brano che tratta il grave problema dei disturbi alimentari, ecco un secondo estratto dell’album di Igor NogarottoD Di Donne“, Elisabetta.

Ci sono cose senza tempo, persone senza tempo e canzoni senza tempo. Ma trovare qualcosa che sia tutte e tre le cose insieme è praticamente impossibile. Ma Igor Nogarotto è il mago delle magìe, è il poeta del mai cantato ed è l’uomo giusto quando si tratta di musica e donne, le sue due passioni più grandi.

Cantare le donne per Igor deve essere normale, tanto che il suo album “D Di Donne” è interamente dedicato al gentil sesso ed ogni brano porta il nome di una gentil fanciulla. Ed ecco un album senza tempo con canzoni senza tempo che parlano di cose e persone senza tempo. Dopo il grande successo serio e riflessivo di Eleonora sei normale, brano che tratta il grave problema dei disturbi alimentari, ecco un secondo estratto dell’album di Igor NogarottoD Di Donne“, Elisabetta, brano un pò più “leggero” dedicato alla Queen per eccellenza.

God save the Queen

94 anni e non sentirli, un regno, il più longevo in assoluto con ben 68 anni di reggenza al trono, ha sotterrato ben 8 primi ministri su 15. E se uno di questi, Margaret Thatcher era soprannominata la Lady di Ferro, la Regina è sicuramente la Lady al Titanio.

L’ultima sopravvissuta della dinastia dei Windsor da quando questo nome è diventato quella dei reali inglesi nel 1917. L’ultima perchè in teoria i figli dovrebbero fare Mountbatten all’anagrafe, ma la Regina ha negato anche questo a suo marito Filippo, oltre ad avergli spezzato una fulgida carriera militare.

Il figlio Carlo, una vita dedicata alla futura carica di Re che non vedrà mai la luce, in quanto la buona Elisabetta tiene ancora botta e non sembra avere l’intenzione di mollare. Gli altri figli non contano e la discendenza fa solo danni dal Botswana al Canada. Di quanto scriverci una canzone.

Elisabetta Igor Nogarotto nella foto la regina su sfondo giallo tiene in mano un ghiacciolo

Elisabetta

“Elisabetta” è la seconda tappa dell’iter di brani interamente dedicati al mondo femminile, tutti facenti parte del concept album di Igor Nogarotto dal titolo “D Di Donne”.

Igor riesce a fare un dipinto in musica, tracciando pennellate ironiche dei lati più austeri della Regina e tocchi leggeri di tenerezza qua e là che la rendono un pò più “umana” e meno aliena. Musicalmente è orecchiabile, se mi è concesso, un richiamo alla Balalaika di Enrico Ruggeri, ma solo un pò, quel tanto che rende più “italiana” la versione molto british del personaggio stesso.

Il video, come il brano è divertente, fresco, semplicemente geniale. Così come è geniale l’idea del juke box nel video, un tocco vintage che ci sta alla grande. Un fiume di amici che cantano, ballano e celebrano l’allegria del brano, si susseguono nel videoclip. E non poteva non essere così perchè Igor, oltre alla musica e alle donne, non può fare a meno degli amici e della loro amicizia.

Insomma, dopo il lockdown c’è proprio voglia di una vita in vacanza, con una vecchia che balla, spaparanzati sul lungomare romagnolo, piadina e Sangiovese, circondati dalla patacca: colonna sonora ideale per il remake di “Rimini Rimini”.

Sono sicuro che a Betty piacerà moltissimo, anche se anche a lei resterà il dubbio, come a tutti noi, di sapere qual’è la rima maledetta! Soprassediamo e non lo chiediamo all’autore per timore della risposta, appellandoci al motto “God Save The Queen”!

Da mercoledi 10 giugno 2020 su tutti i digital Store!!!

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.