#Sanremo1956 e #Sanremo1997: gli anni di C’era una volta Sanremo all’Eurovision

Torniamo anche questa settimana, eccezionalmente di lunedì, con la rubrica “C’era una volta Sanremo” e lo facciamo parlando dell’Eurovision per ricollegarci all’evento storico andato in onda nella serata di sabato 16 maggio, “Eurovision shine a light”, la prima manifestazione online in streaming. Il legame con il Festival della canzone italiana è nato a #Sanremo1956 e messo in pausa per poco più di un decennio dal #Sanremo1997.

#Sanremo1956

#Sanremo1956 si svolge al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dall’8 al 10 marzo 1956 dalle ore 22. A condurlo ci sono Fausto Tommei e Maria Teresa Ruta, alla sua seconda conduzione consecutiva. A vincere #Sanremo1956 è “Aprite le finestre” cantata dalla debuttante Franca Raimondi, al secondo posto arriva Tonina Torrielli con “Amami se vuoi” e al terzo Luciana Gonzales con “La vita è un paradiso di bugie”.

Il 1956 è anche il primo anno dell’Eurovision Song Contest. L’Italia partecipa immediatamente, insieme a Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Germania Ovest, Francia e Lussemburgo. A partecipare per il nostro Paese direttamente da #Sanremo1956 ci sono la canzone vincitrice “Aprite le finestre” e la seconda classificata “Amami se vuoi“. Il regolamento voleva, infatti, che ogni Stato partecipasse con due canzoni che non superassero i tre minuti e mezzo di durata.

Tornando a #Sanremo1956 i sei cantanti selezionati per la gara sono Luciana Gonzales, Gianni Marzocchi, Ugo Molinari, Franca Raimondi, Tonina Torrielli e Clara Vincenzi. Contrariamente alle tre edizioni precedenti, a #Sanremo1956 ogni canzone viene eseguita una sola volta.

Tra le voci nuove l’unica a ottenere un certo successo è quella della seconda classificata Tonina Torrielli, soprannominata la caramellaia di Novi per il suo lavoro di operaia.

L’Eurovision continua ad accogliere i cantanti di Sanremo fino a #Sanremo1997, anno in cui inizia la lunga pausa fino a #Sanremo2010. L’Italia, infatti, che è tra i Paesi fondatori della gara internazionale, decide di ritirarsi e interrompere la trasmissione.

#Sanremo1997

#Sanremo1997 si svolge al Teatro Ariston dal 18 al 22 febbraio. A condurlo ci sono Mike Bongiorno (alla sua unidcesima e ultima conduzione del Festival, da cui mancava dal 1979) e Piero Chiambretti insieme a Valeria Marini.

Vincitori della categoria Big di #Sanremo1997 sono i Jalisse con la canzone “Fiumi di parole” che, però, si rivela commercialmente fallimentare. Il duo sparisce presto dalla scena musicale per poi tornare sulla cresta dell’onda mediatica grazie al programma “Ora o mai più” condotto da Amadeus nel 2019.

I Jalisse in “Fiumi di parole” a #Sanremo1997

Al secondo posto di #Sanremo1997 arriva Anna Oxa con “Storie”, mentre sul terzo gradino del podio c’è Syria con “Sei tu”. A riscuotere ottimi successi in termini di vendita ci sono anche Patty Pravo con “E dimmi che non vuoi morire”, canzone scritta da Vasco Rossi e Gaetano Curreri degli Stadio che vince anche il Premio della critica, e Nek con “Laura non c’è”.

Le nuove proposte

Tra le Nuove proposte di quell’edizione del Festival ottengono un discreto successo il duo Paola & Chiara con “Amici come prima”, Alex Baroni che presenta “Cambiare” e Niccolò Fabi con “Capelli”, vincitore del Premio della critica Mia Martini.

Come detto, da #Sanremo1997 si interrompe per più di dieci anni la partecipazione all’Eurovision Song Contest. Questo non impedisce all’Italia di ottenere i suoi successi internazionali. Nel 1964 Gigliola Cinquetti vince con “Non ho l’età (Per amarti)” ottenendo così la possibilità di ospitare per la prima volta la gara l’anno successivo, nel 1965, a Napoli.

Gigliola Cinquetti all’Eurovision Song Contest nel 1964

Successivamente, nel 1990 l’Italia trionfa di nuovo con “Insieme” di Toto Cutugno, l’eterno secondo posto di Sanremo. Anche a #Sanremo1990 era arrivato dietro ai primi classificati Pooh ma con un’altra canzone, “Gli amori”. L’anno successivo, nel 1991, l’Eurovision si tiene di nuovo in Italia, questa volta a Roma.

Dopo #Sanremo2011

Infine, come dimenticare gli ultimi ottimi piazzamenti? Dal 2011, dalla fine della pausa, ricordiamo una Francesca Michielin al sesto posto nella classifica finale con “Nessun grado di separazione”, in gara dopo #Sanremo2016 al posto degli Stadio che, come vincitori della kermesse italiana, sarebbero andati di diritto in gara; nel 2017 il nono posto di Francesco Gabbani con “Occidentali’s karma” e, infine, il secondo posto di Mahmood con “Soldi” nel 2019.

Quest’anno avremmo sicuramente avuto ottime possibilità di vittoria, con la “Fai rumore” di Diodato. Per la classifica di voto raccontata dalla Repubblica di San Marino era al primo posto assoluto di gradimento del pubblico, ma per l’annullamento della gara a causa dell’emergenza Coronavirus, ha solo partecipato in differita per intrattenimento. Noi comunque non dimenticheremo mai l’esibizione emozionante in mezzo a un’Arena di Verona completamente deserta.

Diodato in “Fai rumore” all’Eurovision shine a light 2020

#sanremo1956 #sanremo1997 - il logo della fasee due su sfondo blu e la scritta "se ami l'Italia mantieni la distanza
Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.