“Fango”, il primo romanzo di Pasquale Listone

Intervista con Pasquale Listone, autore di”Fango”

“Ti rendi conto di quanto sia forte un’emozione, dal fatto che non trovi nessuna parola per descriverla”, afferma Pasquale Listone.
Se si potesse stilare una lista di tutte le emozioni che proviamo nel corso della nostra vita. Se potessimo cancellare quelle negative e rivivere all’infinito quelle che creano un groviglio nello stomaco e ci fanno sentire al settimo cielo.

Ma è vero che il dolore aiuta a crescere?

Dovremmo imparare a fermarci, a volte, prendere in mano il nostro tempo e capire il vero valore delle emozioni.
Quest’anno, tutti noi siamo stati colpiti da un periodo che porteremo dentro per sempre. Un periodo che ci ha fatto toccare il fondo e ci ha fatto capire quanto importante sia la ripresa. Ed oggi, per la rassegna Libri on the road, la recensione di “Fango”, il primo romanzo di Pasquale Listone.

Un libro assolutamente adatto al periodo che stiamo vivendo, ricco di positività e amore. Il regalo ideale, da leggere e donare per Natale.

Il romanzo “Fango”

“Forse è proprio perchè ho perso tanto, che spesso evito tutto. Tutti. Quando le persone ti prendono a schiaffi, tu cosa fai?”

Chi è il vero insegnante di vita? Quella persona che ci resta accanto e sembra proteggerci sempre? Chi è veramente ancora disposto a credere e sperare in quell’amicizia che ti stravolge la vita?
Lo sa bene Nicola, uno dei protagonisti di questo romanzo. “Stefano con il passare del tempo divenne il mio angelo custode. Hai presente l’angioletto che compare sulla spalla dei personaggi dei cartoni animati? Ecco. Stefano era quell’angioletto.”

Io sono Nicola

Nicola è un ragazzo che vive le sue emozioni e quelle di tutte le persone che incontra nel corso della vita. Ha paura di sbagliare ed è per questo che sembra non riuscire a vivere la sua vita fuori dagli schemi. “Allora io resto fermo. Se resto qui nessuno mi può toccare, giudicare, criticare e deridere.” Nicola conosce i suoi limiti ma racconta dell’amicizia e dall’amore sotto tutte le sue forme. A volte l’unico modo per scoprire se stessi è provare a vivere altre vite. E lo fa attraverso Stefano, Cristiano, Giulia, il professor Gallo e gli altri protagonisti.

“Fango” è un romanzo che lascia senza fiato, uno di quelli che sembra darti un forte schiaffo in faccia. Lo stesso che ti dà la vita difronte al dolore, alle delusioni, perchè “l’esperienza non insegna nulla per chi mette sempre il cuore. Farà sempre lo stesso rumore, sempre la stessa botta.”

Dove va a finire tutto l’amore finito? Quando inizia la fine di un sentimento? Sembra sempre così difficile fidarsi e poi ci accontentiamo di chiunque pur di non restare soli. Dovremmo capire che single non è sinonimo di solo, “perchè ci sono coppie che dell’amore non sanno nulla e ci sono single che potrebbero insegnare l’amore a chiunque”.

Pasquale Listone, un ragazzo di oggi

Pasquale Listone, classe 1992, è nato a Napoli ed e l’autore del romanzo “Fango”. Ci sono persone che, nella vita, non aspirano a diventare famose ma sentono semplicemente il bisogno di parlare e farsi ascoltare. Persone che vogliono sentirsi libere. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Pasquale Listone per conoscerlo meglio ed entrare nel suo mondo pieno di idee e parole.

Pasquale Listone, scrittore con un profilo Instagram di ben oltre 60mila followers. Innanzitutto complimenti, essere seguito da tante persone al giorno d’oggi penso che non sia una cosa da niente. Come nasce Pasquale Listone scrittore?

La domanda sul perchè scrivo è molto particolare ma di base anche semplice. come dico sempre, l’essere definito scrittore non è una cosa che mi appartiene. Spesso mi ritrovo in discussione perchè non reputandomi uno scrittore io sono semplicemente una persona con un’idea e quest’idea a volte sentivo la necessità di comunicarla e, per comunicarla, ho iniziato a scriverla.

“Sono un pensatore…”

Sono una persona che pensa e mette per iscritto quello che pensa. Poi lo possiamo chiamare scrittore, pensatore, persona. Più facile dire una persona che ha detto una cosa. Detto questo io avevo iniziato scrivendo su Twitter nel 2013, dove c’era questo giochino simpatico di dover mettere in 140 caratteri un pensiero, una frase o un concetto. Quando ho iniziato lì non c’erano persone che mi conoscevano a livello personale.

Su Twitter non essendoci molti ragazzi e molte persone di mia conoscenza, mi sentivo più libero di potermi esprimere. Dopo i primi tre mesi, ci fu subito una sorta di boom piccolo, di cinque/seimila persone. Dopo di che ho seguito l’andamento dei social. Io preferisco Instagram perchè è un pubblico più intelligente.

La scrittura è una via di fuga, per ritrovare se stessi. Forse è capitato anche a te con “Fango”. Da dove nasce questo titolo?

Fango è innanzitutto una canzone di Jovanotti, la più bella secondo me. Già in quella canzone c’è tutto, secondo me. Per me è anche una metafora, risalire dal fango, uscire dal fango. Però sempre positiva. Nel senso che quando uno pensa alla risalita dal fango, si sofferma sul “Sei caduto” e nessuno pensa che poi ne esci fuori e magari ne esci migliore. Io penso sempre che tu quando parti dalla base puoi realmente apprezzare quando ti trovi in cima alle situazioni. Se non sei mai stato giù non ti rendi conto.

La vita è fatta di priorità. Per te qual è la priorità più importante, o le più importanti?

Sarebbe scontato dire la famiglia. Ecco, uno pensa sempre alla priorità collegandosi ad una persona terza oppure ad un lavoro. Quindi ad una cosa che sta al di fuori di te. Io invece penso che la priorità è sentirsi liberi perchè tutti qua diciamo di essere liberi, ma nessuno si sente libero. Sono due concetti completamente diversi. E’ ovvio che la libertà non può essere esco per strada e mi sento libero di offendere le persone, non è quello che voglio esprimere.

E’ il potersi sentire libero anche a dire “no” ad una costrizione, ad una cosa che non ci va di fare. Perchè noi poi pensiamo sempre dopo. “Vabbè poi dopo sarà meglio, vabbè poi dopo succede quest’altra cosa, vabbè poi dopo questa cosa finisce”. Questo dopo è seguito sempre da dopo. E’ quindi non arriva mai il momento dove noi stiamo in pace con noi stessi, quindi ci sentiamo liberi. Siamo liberi ma non ci sentiamo liberi.

Quando tu sei triste e ti rendi conto che stai toccando il fondo, quello è già un momento dove tu ti stai rialzando. Già che te ne stai rendendo conto stai già tornando alla normalità. Ed è la stessa cosa nel senso positivo. Quando uno pensa “Sono felice” già stai tornando alla normalità. Nel momento in cui te ne stai rendendo conto stai già tornando alla normalità, quando inizi a pensare “Una serata così non la facevo da tempo” è il momento in cui quella serata già è finita.

Cosa pensi dell’amore?

L’amore è cambiare strada senza pensare dove stiamo andando.

Pasquale Listone lo trovi su Facebook e su Instagram.

“Fango”, edito per NEW-BOOK edizioni, è disponibile in tutte le librerie e sulle maggiori piattaforme digitali, Amazon, IBS e sul sito ufficiale della casa editrice.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.