Il mal di testa dei film per la festa… cosa vedere a Natale con la famiglia?

Ed eccoci di nuovo vicino a Natale, quell’insolito periodo dell’anno dove tutto rallenta dandoci il tempo di vedere qualche film assieme alla famiglia.

Ovviamente i nostri consigli non hanno una data di scadenza, quindi potete benissimo guardare anche il nostro articolo dell’anno scorso.

Le occasioni di guardare uno di questi titoli certo non mancano, tra cenoni, veglie e serate in compagnia ad ogni angolo fino a capodanno e oltre.

Insomma un vero e proprio complotto per farci restare a tavola e incurvare l’orizzonte dei nostri addominali (idealmente) perfetti.

Come al solito la dieta la cominceremo l’anno prossimo, ormai anche volendo non c’è più tempo. Che disdetta.

Ovviamente, ammettiamolo, quando siamo a pancia piena quasi tutti ci accomodiamo sul divano facendo un pò di zapping alla televisione.

Un pò come facevano i nonni dei nostri nonni attorno al fuoco, raccontandosi storie a modo loro per intrattenersi come si faceva un tempo.

Visto che ci siamo, perché non vedere un film aspettando la mezzanotte prima di scartare i regali di Natale con tutta la famiglia?

Certamente fare contenti tutti non è facile, ma è qui che il vostro umile amico cerca di venire in vostro aiuto.

Nel mio speciale bagaglio di Babbo Natale, ho giusto tre film adatti a divertire gli adulti senza annoiare i bambini.

Non è stato facile trovare la giusta miscela e combinazione di ingredienti, ma in fondo è il mio lavoro.

Perciò mentre il nostro intestino accumula inevitabilmente le calorie dei nostri cenoni, cerchiamo almeno di spassarcela coi nostri cari per digerire per bene le feste.

1- Miracolo sull’8ª strada (1987)

film natale da vedere in famiglia

Il nostro buffet inizia con film che, guarda caso, non ha niente a che vedere con il Natale, ma e’ perfetto per tutta la famiglia.

La storia comincia con alcuni reietti che vivono in un fatiscente edificio nel bel mezzo di un cantiere edile.

Alcuni balordi li infastidiscono continuamente, cercando di forzarli a vendere i loro appartamenti per costruire un lussuoso complesso di grattacieli.

La loro proprietà è l’unico ostacolo rimasto a questo progetto, dietro al quale c’e’ un tirannico imprenditore senza scrupoli.

Nel palazzo ormai sono rimasti davvero in pochi, molti dei quali più per una mancanza di alternative che per una vera e propria scelta.

Al piano terra abbiamo una coppia anziana che gestisce una tavola calda e un ex pugile timido e silenzioso, ma buono come il pane.

Ai piani superiori invece ci sono una ragazza incinta e un pittore senza successo, i quali si piacciono senza vere il coraggio di parlarsi.

Il gruppo sta per arrendersi, specie quando sono vittima dell’ennesimo attacco dei vandali che fanno a pezzi tutte le loro cose.

Ma il mattino dopo, miracolosamente, ritrovano tutti i loro beni preziosi riparati e anzi in condizioni migliori di prima.

Dai loro appartamenti mancano però alcuni oggetti, lasciando una scia che conduce fino al terrazzo.

Li tutti loro scopriranno di avere dei nuovi inaspettati vicini di casa, due piccoli dischi volanti che sembrano essere viventi e pensanti.

Questi alieni sono bravissimi a restaurare qualsiasi cosa danneggiata, ma rubano alcune loro cose e la loro corrente elettrica costruendo una specie di nido sicuro.

Infatti la signora aliena è in dolce attesa, sfornando tre allegri robottini che iniziano anch’essi a svolazzare dappertutto.

Ma l’imprenditore e i suoi scagnozzi non si sono affatto arresi, progettando addirittura di dare fuoco all’intero edificio per fare sloggiare i suoi ospiti.

Piccoli incontri ravvicinati del terzo tipo

Come potete vedere da voi, l’ho detto fin dall’inizio, non parliamo strettamente di un film che si svolge durante il periodo di Natale.

Eppure questa questa è senza dubbio una divertente avventura romantica per le feste con la famiglia.

L’atmosfera di fondo è quella tipica dei film della Disney, alternando dramma e commedia nelle giuste proporzioni.

Non a caso alla produzione c’è Steven Spielberg, il quale sa benissimo quali pulsanti pigiare per fare contento il suo pubblico.

Rispetto ad altri film simili, alla guida del cast abbiamo pero’ due veterani inossidabili del calibro di Hume Cronyn e Jessica Tandy.

Specialmente l’attrice interpreta con passione questa simpatica nonnina, a volte smemorata e irritante ma a modo suo anche commovente e emozionante.

Questi due vecchietti danno spessore a tutto il resto del cast, altrimenti composto dai soliti stereotipi e varianti razziali di outsider.

Inoltre, come ogni produzione Spielberg che si rispetti, gli effetti speciali sono sempre di prim’ordine e ammirabili ancora oggi.

I minuscoli alieni faranno la gioia dei vostri bimbi, animati con la stop-motion, una tecnica molto in voga in quell’epoca.

Anzi questo tocco di vintage sarà anche piu’ grezza, ma e’ anche più divertente rispetto alla moderna computer grafica.

Un’arte ormai decaduta, purtroppo, se non per alcuni rare eccezioni d’autore come il grande Nightmare Before Christmas di Tim Burton.

Insomma riassumendo con Miracolo sull’8ª strada si va sul sicuro, perciò tenetevelo da parte con gran cura.

A questo racconto non mancano i momenti romantici ed esilaranti, cosi come poi qualche punta furbescamente strappalacrime, ma senza esagerare.

In una parola, il classico film da vedere a Natale con tutta la famiglia per una storia di extraterrestri classica ma inusuale allo stesso tempo.

2- C’eravamo tanto odiati (1994)

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Passiamo ora a una storia decisamente più adulta, ma abbastanza comica da essere godibile anche per i bambini.

La notte di Natale, un rapinatore sta svaligiando una ricca villetta della periferia benestante americana.

Sfortunatamente fa scattare gli allarmi e la polizia arriva sul posto, mentre il suo compare in macchina lo abbandona fuggendo via.

Ferito e senza idea di dove andare, il ladro sale nella prima macchina che trova, prendendo in ostaggio una coppia sposata.

I due stavano giusto tornando da una insoddisfacente sessione di psicoterapia matrimoniale e sono ancora estremamente irritati l’uno con l’altro.

Comunque sia stabiliscono una temporaneamente una tregua, sotto la minaccia di una pistola,

Portano allora lo sconosciuto a casa loro, dove entro poche ore aspettano l’intera famiglia in arrivo per il cenone natalizio.

A completare il quadretto familiare si aggiunge il loro unico figlio, in ferie dall’accademia militare giusto in tempo per unirsi alla festa.

Tra loro e il ladro si sviluppa uno strano rapporto di amicizia, mentre la polizia lo cerca dappertutto bussando porta a porta pur di trovarlo.

Inizialmente timorosi verso il delinquente armato, marito e moglie arrivano però a confessare l’un l’altro cose mai dette prima.

Senza neppure volerlo, infatti, questo furfante si rivelerà il miglior terapista che potessero trovare, mettendoli finalmente di fronte ai loro problemi.

Quando poi tutto il resto della famiglia arriva per la cena, la situazione degenera in maniera esplosiva ed irreversibile.

A Natale siamo tutti più buoni, specialmente con una pistola puntata addosso

Ora non fatevi spaventare dall’atmosfera criminale di questa storia, stiamo pur sempre parlando di una commedia.

Anzi mi azzardo a dire che è una commedia brillante e a modo suo romantica, con un ritmo incredibile dall’inizio alla fine.

I battibecchi tra marito e moglie sono alcuni dei dialoghi più esilaranti mai visti, giocando sulle piccole bugie che tutti diciamo in famiglia.

Non a caso abbiamo due protagonisti d’eccezione dalla parlantina a mitragliatrice e l’umorismo affilato come un bisturi.

Kevin Spacey è cattivo e ironico come non mai, così come l’altrettanto agguerrita mogliettina tutt’altro che indifesa Judy Davis.

Tra loro due abbiamo poi l’altrettanto divertente Denis Leary, per tenerli sotto controllo e fare da giudice imparziale sul loro matrimonio.

L’attore è di solito abituato ai ruoli da tipo tosto dalle poche parole, ma qui si adatta perfettamente all’atmosfera comica natalizia.

Insomma una commedia unica e straordinaria, diretta dall’allora astro nascente del cinema Ted Demme.

Il nipote del celebre Jonathan Demme, autore di capolavori come Il silenzio degli innocenti, sembrava destinato a ricalcare le sue orme.

Purtroppo il regista è morto giovanissimo per un attacco di cuore, dopo pochi successi internazionali come il famoso Blow con Johnny Depp.

Godiamoci quindi ciò che rimane di lui, i suoi splendidi film che sono sempre originali, divertenti e perfetti da vedere a Natale assieme alla famiglia.

3- Pleasantville (1998)

film natale da vedere in famiglia

Come ultimo consiglio di Natale, parliamo di quello che per me è un capolavoro dei film per tutta la famiglia.

La storia inizia con un fratello e una sorella che litigano davanti alla televisione, finendo col fare danni.

A quel punto chiamano l’assistenza che manda a casa loro un elettricista molto particolare.

Grazie a un telecomando magico, questo vecchietto spedisce i due ragazzi in una piccola città dei lontani anni 50.

Inoltre il posto dove finiscono non è neppure reale, ma anzi è la famosa Pleasantville, location della omonima sitcom televisiva.

Il fratello è entusiasta della novità, avendo visto ogni puntata e conoscendo ogni luogo e persona di quella fiction.

La ragazza invece trova terribilmente strana la loro nuova realtà in bianco e nero.

Molto presto entrambi scopriranno che in quella apparentemente felice comunità, vivono soltanto uomini e donne totalmente uniformate al sistema.

Non sopportando più di vivere secondo quelle regole, iniziano a sconvolgere la città con il loro libero pensiero.

Assieme a loro, inevitabilmente, anche tutti gli altri iniziano a cambiare e pensare per conto loro, sconvolgendo l’ordine prestabilito delle cose.

Per la prima volta i giovani di quel luogo scoprono cosa sia davvero la passione, assieme purtroppo all’odio e la paura dei benpensanti.

Ma alla fine varrà la pena puntare i piedi e affrontare il pericolo e l-autorità sempre più ottusa e repressiva.

Perche’ nel grande disegno delle cose, la gioia e i colori vincono sempre contro il mondo dei sorrisi falsi e il politically correct.

E’ meglio sembrare o essere davvero felici?

Pleasantville è una delle commedie fantasy più belle che abbia mai visto, trattando con delicatezza una serie di argomenti difficili.

Diciamo subito che la parabola del mondo della fction e quello reale che si incontrano l’avevamo già vista prima, quindi non è certo una novità.

Possiamo citare La rosa purpurea del Cairo di Woody Allen, col protagonista di un film che dallo schermo di un cinema arrivava nel mondo vero.

Oppure ancora più assurdo era Last Action Hero, dove Arnold Schwarzenegger ironizzava sul suo ruolo di eterno supereroe entrando nella vita di un ragazzino qualsiasi.

In questo caso però il regista Gary Ross esplora il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, affrontando il duro conformismo di una società intollerante.

I personaggi fittizi di questa città immaginaria acquistano una vera consapevolezza solo quando incontrano due persone reali come i due protagonisti.

Assieme alle emozioni, arrivano anche i colori, come vale per il timido barista Jeff Daniels che si apre al mondo dell’arte e la pittura.

Ma con il cambiamento arriva il razzismo, sempre dietro l’angolo in attesa di punire le persone di colore.

Colore che stavolta è inteso nel vero senso più ampio della parola e non limitandosi agli afroamericani, anche se il parallelismo è evidente.

Estremamente bravi i protagonisti, tra cui Tobey Maguire che di li a breve sarebbe diventato il primo (e ancora il migliore) Spiderman cinematografico.

Al suo fianco c’è l’esplosiva Reese Witherspoon, di una bellezza e simpatia irresistibili.

Personalmente la credevo solo una delle tante biondine di Hollywood, ma poi mi ha fatto ricredere con interpretazioni magistrali come in Walk the Line.

Insomma, Pleasantville è un film dove c’è molto da vedere e da capire, parlando di società, famiglia e cambiamento in modo inusuale e originale.

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!