Gatti al guinzaglio, sulle spalle e in viaggio, perché no?

Molto spesso osservo i miei due meravigliosi gatti mentre giocano insieme fuori nel cortile di casa, e a volte mi capita di pensare: “Perché non portarli a fare una passeggiata fuori al parco?”. Può sembrare assurda come idea, ma perché i cani possono uscire fuori, e i gatti no? Forse non tutti sanno che da un po’ di tempo, nei negozi di animali, vendono anche guinzagli per gatti.

Gatti al guinzaglio: ne soffrono? E’ vietato?

Personalmente non mi è mai capitato di vedere un gatto al guinzaglio, ma non mi dispiacerebbe essere io la prima a dare inizio alle passeggiate con i gatti.

Probabilmente l’unico problema sarebbero i cani. Perché, però, creare degli spazi all’aperto per i cani, e non anche per i gatti? Dopotutto, anche loro hanno diritto a prendere un po’ d’aria, non credete? Pensate ai poveri gatti costretti a vivere perennemente chiusi in un appartamento!

I gatti sono animali cacciatori, e suppongo che i proprietari di questi esseri spericolati unici al mondo lo abbiano ormai capito.

Non vi è alcun divieto per le passeggiate al parco con i gatti. L’unica difficoltà è portare il gatto al guinzaglio. Con un cane è diverso, così come anche la sua struttura ossea è diversa, rispetto a quella di un gatto.

Inoltre, sono i gatti a comandare noi, e anche questo dovreste ormai averlo capito. Io ho provato in tutti i modi a dare ordini ai miei gatti ed educarli, e dopo inutili sforzi, ho rinunciato.

Il collo del gatto è una parte del corpo molto sensibile, pertanto è assolutamente sconsigliato mettergli il collare, anche perché in due secondi sarebbe in grado di sfilarselo, data la sua elasticità.

Per cui, è consigliabile utilizzare una pettorina, di modo che i suoi movimenti siano più facilitati.

Non tutti i gatti, ovviamente, sono propensi ad essere portati al guinzaglio. Sarebbe, infatti, più giusto dire che siano loro a portare noi a fare una passeggiata fuori al parco!

Se si ha a che fare con un gatto abituato a vivere in casa, è praticamente impossibile riuscire a portarlo fuori. Quindi è meglio se viene abituato fin da piccolo, e inizialmente in ambiente domestico.

gatto bianco e rosso al guinzaglio in città, indossa una pettorina, un collare con il campanellino e un guinzaglio viola, cammina sotto una panchina sulla quale è seduto un signore, si vedono solo le gambe e i sandali marroni

Il gatto equilibrista

Come vi dicevo, ho due gatti, uno di quattro anni, ed uno di soli 6 mesi. Quello più grande è molto tranquillo, quello più piccolo… non sono sicura che sia un gatto!

Guai se mi trova accovacciata: sale sopra le mie spalle e non scende più giù, a meno che non lo imbroglio con una gustosa bustina Whiskas!

Altrimenti, resta sopra le mie spalle ovunque io vada e, non appena trova un posto interessante in alto su cui saltare, scende giù con un bel balzo.

A proposito di gatti sulle spalle, a Torino è stato avvistata più volte una strana coppia.

Un signore di nome Pierpaolo Dogliotti e il suo gatto Toby, escono a fare lunghe passeggiate per corso Francia, attirando l’attenzione di tutti.

“L’ho abituato ad uscire fin da piccolo e quando lo porto ai giardini del grattacielo gli metto anche il guinzaglio”, racconta Dogliotti sul giornale La Stampa, “A forza di farlo uscire, ora Toby miagola in casa molto forte finché non si fa portare giù”.

Personalmente, eviterei di farlo con il mio Charlie, perché ha delle unghie affilatissime, e ogni volta che salta sulle mie spalle mi ritrovo piena di graffi.

Un signore anziano  con il berretto e una tuta porta a spasso sulle spalle il suo gatto bianco con un a chiazza beige sull'occhio sinistro
Toby e il Signor Pierpaolo Dogliotti

A spasso nello zaino!

Non penso che Charlie farebbe il bravo al guinzaglio. Come vi dicevo, non sono sicura al 100% che sia davvero un gatto. E’ più paragonabile a un incrocio con un canguro, un coniglio e una saponetta.

Quando lo prendo in braccio, scivola giù come un sapone facendo capriole che farebbero invidia ai migliori ginnasti del mondo. Quando scende le scale, invece, intento a rincorrere l’altro gatto, le scale non le tocca: le sfiora, talmente è veloce!

Quindi, porterebbe lui al guinzaglio me! Ma non mollo! Voglio a tutti i costi portare il mio gatto fuori. E’ molto curioso, e mi dispiacerebbe sprecare la sua curiosità a scoprire il mondo.

E così, ho pensato di portarlo a fare passeggiate nello zaino!

So che può sembrare una cattiveria, ma non si tratta degli zaini comuni che usavamo per andare a scuola. Si tratta di zaini fatti appositamente per gatti, dotati di una visiera e di buchi per poter respirare.

Suki, il gatto viaggiatore

Amo viaggiare, e sarei orgogliosa di portare il mio gatto insieme a me nelle mie avventure!

C’è chi lo fa davvero, e vorrei fare lo stesso anche io un giorno, quando Charlie si darà una calmata.

Suki è una bellissima gatta del Bengala che accompagna la sua proprietaria Monika nelle scoperte delle terre selvagge del Canada.

La ragazza pubblica foto davvero incredibili della sua gatta in mezzo alla natura sul suo profilo privato Instagram, dove più di 924.000 followers la seguono e ammirano le sue fotografie.

Suki è una gatta molto coraggiosa, avventurosa e soprattutto piuttosto fotogenica, e accompagna Monika in qualsiasi avventura all’aperto, nel trekking e addirittura nel canottaggio.

Chissà se potrò fare lo stesso con il mio gatto. Beh, sognare non costa niente!

Ana Maria Manea
Ana Maria Manea
Studentessa aspirante insegnante di inglese. Poetessa Dice di sé: “25 anni molto ambiziosa e sognatrice, scrivo poesie fin dal momento in cui ho preso in mano per la prima volta una penna, all'età di 6 anni. A scuola ero una piccola Hermione Granger, e ho sempre amato scrivere. Ma la mia vera passione prende piede all'inizio della mia adolescenza, con la poesia intitolata "Il valore della donna", sul tema della violenza sulle donne. Sono talmente legata alla natura che mi circonda e alla vita, che mi basterebbe anche solo una goccia di pioggia perché l'ispirazione prenda il sopravvento”.