Con il mese di gennaio che avanza e mentre i ritmi frenetici dell’anno appena iniziato ci stanno già avvolgendo, fermiamoci a guardare cosa succede intorno a noi e quali piante possono aiutarci per adattarci al Tempo Nuovo che la Natura ci offre.
La verbena
Pensiamo alla semplice verbena, con il suo fusto sottile, ruvido, spigoloso e i suoi fiori delicati che ci racconta millenarie tradizioni e leggende. Questa pianta è stata da sempre accostata ad un potere divino e magico, tanto che ancora all’inizio del secolo in alcune parti d’Italia c’era la credenza che dopo averla strofinata in mano, si assumeva il potere di fare innamorare la prima persona a cui si sarebbe stratto la mano.
La pianta della Grande Madre
Ma la sua sacralità va indietro, ma molto indietro nel Tempo, e probabilmente il suo culto appartiene a quello atavico della Grande Madre, perché nei secoli è stata accostata alle più importanti divinità femminili da Iside a Giunone, passando da Demetra. I Romani, alle calende di gennaio, cioè quando un anno iniziava, usavano scambiarsi dei doni proprio come facciamo noi, e la tradizione voleva che si trattasse dei rami di verbena. Questi regali augurali, erano chiamati strenne, perché venivano colti dal bosco consacrato alla dea Strenna, che era una divinità di origine sabina, foriera di fortuna e felicità.
Usi terapeutici
La verbena ci può accompagnare nel mese di gennaio con le sue proprietà terapeutiche: assunta in tintura madre migliora il tono dell’umore, placa l’ansia, conferisce calma e connessione alla nostra esistenza così frenetica. Quando lo stress diventa più acuto, quando i pensieri si accavallano e non riusciamo ad essere centrati nel qui ed ora, una goccia di olio essenziale in un fazzoletto, ed il suo aroma sottile ci riconduce verso i sentieri più profondi della nostra Anima, dove buio e silenzio sono archetipi stabili e strutturati e dove non arriva il suono dei clacson invadenti delle auto.
Anche in tisana
Usalo anche in taglio tisana, per iniziare una giornata di Gennaio senza essere ostaggio dell’Orologio o per concederti una coccola piacevole la sera prima di andare a letto, e raggiungere una pace interiore, che migliorerà le tue ore di sonno. Ma non solo, le sue proprietà depurative conferiscono a questo infuso il potere di aiutarci dopo i pranzi e i cenoni delle festività natalizie. Per potenziare l’azione detox, aggiungi un cucchiaino di miele di corbezzolo, dal caratteristico colore ambrato, sapore amarognolo e profumo deciso.
Vervain
Ma la verbena non è sfuggita nemmeno al dottor Edward Bach, che l’ha inserita tra i trentotto fiori con i quali modulare i disagi dell’Anima. Il soggetto vervain è un entusiasta, la sua passione è tale che vuole divulgarla agli altri in ogni modo, ma spesso può diventare fanatico ed invadente. L’essenza floreale facilita la capacità di ascolto e comprensione, e predispone all’accettazione dell’idea altrui, rispettandola.
Il cavolo nero
A tavola fai spazio al cavalo nero, con le sue foglie verde scuro dalla superficie bollosa ed irregolare, così ricco di fibre, tre grammi per ogni cento, di minerali, tra tutti il potassio, ma anche calcio, fosforo, sodio, e le tante vitamine, principalmente la C. In questo modo sfrutterai le sue notevoli proprietà antiossidanti, andrai a sostenere il sistema immunitario, aiuterai stomaco ed intestino, regolerai la pressione arteriosa.
L’estratto
La contemporanea presenza di un buon apporto di ferro e di vitamina C rende questo minerale più biodisponibile per l’assimilazione, ma se vuoi ottimizzarne l’assunzione prendilo sotto forma di estratto insieme ad un limone, una carota ed una mela. Usando la varietà annurca andrai ad agire anche sul colesterolo Ldl, quello cattivo, riducendolo e su quello Hdl, buono, aumentandolo.
Il ciclamino
Non dimenticare di rallegrare la tua casa con una piantina. Scegli il ciclamino, che in questo mese, in cui sta cominciando ad aumentare la luce, ti ricorda con i suoi fiori, che non sono ancora appassiti, che la primavera è vicina e che c’è sempre una Rinascita dopo ogni Evento avverso. Prendersi cura di questa pianta, ti aiuterà a spostare l’attenzione dalle cose della Vita di tutti i giorni a quella della Natura, con i suoi colori, i suoi profumi, i suoi ritmi così cadenzati e precisi.
L’amuleto
Nell’Antichità in tutti gli orti o giardini intorno alle case c’era un ciclamino, perché ricordava il grande scrittore naturalista Plinio il Vecchio, la sua presenza impedisce ai filtri malefici di arrecare danno. Usalo anche Tu come amuleto, il talismano di un anno che inizia, e lascia che i suoi colori e la sua discreta allegria ti accompagnino attraverso le difficoltà, se verranno.