Giaime e il rap da “Figlio maschio”: “Nelle canzoni parlo di me”

«È un disco che parla di me. Come dice il titolo, sono un figlio maschio. Nelle canzoni parlo di me, della mia musica, del mio lavoro e delle mie scelte». È uscito il 28 maggio il nuovo album del rapper Giaime “Figlio maschio”

Chi è Giaime

200 milioni di stream, disco di platino per “Mi ami o no” e “Fiori”, disco d’oro per il singolo “Parola” contenuto nell’ep “Mula”. Numeri da capogiro per l’artista che ha 26 anni e ha pubblicato il suo primo brano dieci anni esatti fa.

Una carriera tutta in ascesa che, però, non rispecchia del tutto il classico mondo rap a cui il pubblico è abituato. «Non sono uno di quei rapper – ammette Giaime – che ostenta ciò che riesce ad avere e ottenere, soprattutto se si parla di beni materiali. Certo, non ne sono estraneo, anche io mi tolgo i miei sfizi»

Nelle quattordici tracce del suo ultimo lavoro Giaime parla di sé e delle tematiche coerenti con la sua vita e la sua età. «Parlo di raggiungimento degli obiettivi e di sogni, di stabilità economica, denaro, comfort, amori e amicizie, famiglia. Del mio passato e del mio presente». Si presenta così, come il ragazzo della porta accanto, con la semplicità di chi ha il sogno della musica e lo sta realizzando.

Uomini che parlano di donne

E parla anche di donne. «Sono cresciuto circondato da donne – dice Giaime –, con mamma, nonna, zia. La tematica femminile doveva comparire per forza nelle mie canzoni. Anche se non sono un mammone nel senso classico del termine, sono comunque un romanticone. Mi piace parlare delle mie esperienze con le ragazze, dalle più frivole alle più impegnate. Ma il rispetto che ho nei confronti delle donne è immenso, tanto quanto a quello che ho nei confronti degli uomini, senza nessuna distinzione». Per questo è stato naturale per Giaime collaborare con cantanti donne come Chadia Rodriguez e Rose Villain

C’è anche qualche sperimentazione nel nuovo disco del rapper. Come nella sesta traccia “Mamma (scusa se)” che strizza l’occhio ai Blink-182 e Sum41 con una sonorità punk-rock insolita. «Non avrei mai pensato di avvicinarmi a quel sound – dice Giaime –. Mi sono messo alla prova. Alla fine è stato anche divertente e persino facile».

La tracklist del disco:   

  1. “Intro” (prod. Andry The Hitmaker)
  2. “Quando” (prod. The Ceasars)
  3. “Soli” feat. Rose Villain (prod. Andry The Hitmaker e Sixpm)
  4. “Ritardo” (prod. Andry The Hitmaker)
  5. “Sequel” feat. Nashley (prod. Andry The Hitmaker)
  6. “Mamma (scusa se)” (prod. Shorty Shok e Andry The Hitmaker)
  7. “Wonderful” (prod. Zef e Marz)
  8. “Ci sta” feat. Chadia Rodriguez (prod. Joe Vain)
  9. “Lacrima” feat. Guè Pequeno (prod. Big Joe)
  10. “Club Hotel” (prod. Andry The Hitmaker)
  11. “Motorino” feat. Jake La Furia (prod. Swan)
  12. “Favore” (prod. Andry The Hitmaker e Shune)
  13. “Amico (come stai)” (prod. Andry The Hitmaker)
  14. “Outro” (prod. Andry The Hitmaker)
Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.