Granchi nel secchiello? Attenzione bambini: è reato!

Finalmente sono arrivate le tanto agoniate vacanze e molte famiglie si preparano per andare al mare. Le spiagge saranno prese d’assalto dai vacanzieri che sotto il loro ombrellone godranno finalmente di un pò di meritato riposo. I bambini invece, avranno l’adrenalina a mille e anche loro finalmente potranno sfogarsi all’aperto con giochi, tuffi e bagnetti lontano dai pasti, ma attenzione a catturare molluschi e granchi da mettere nel secchiello perchè è reato penale.

Granchi nel secchiello? Si va in prigione.

Molti bambini, aiutati dai loro genitori, si impegnano nella cattura di questi animaletti marini. Un gioco “innocente” di interazione con il mondo animale che però può costare davvero caro poichè rientra nei reati del Codice Penale.

Non si tratta quindi solo di infrangere il codice civile e incorrere in qualche sanzione pecuniaria, ma di violare un articolo del codice penale che prevede la reclusione, quindi il carcere, da 3 mesi a due anni. Lo dice l’articolo 544 bis e ter del nostro Codice Penale.

Art. 544 bis:”Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni“.

Art. 544 ter:”Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro“.

Un granchio rosso con lunghe chele bianche , in una mano di un uomo nell'atto di ributtarlo in mare. sullo sfondo si vede un isolotto

“Tanto lo ributtiamo in acqua”

L’azione di imprigionare i molluschi e i granchi nel secchiello equivale a una vera e propria tortura per la legge italiana. L’Enpa da anni, in questo periodo di vacanze, lancia appelli e richiama l’attenzione sui comportamenti adottati sulle spiagge da molti turisti.

Il solo fatto di catturare un animale è già di per sè una violenza sull’animale.

Inutile scusarsi dicendo che “tanto lo ributtiamo in acqua“. L’acqua in cui viene immerso, raggiunge rapidamente delle alte temperarture, insopportabili per il povero granchietto. Per non parlare delle meduse e delle stelle marine.

Il divertimento di osservare le reazioni dei poveri animaletti marini, nel tentativo di scappare dal secchiello, è un avera e propria perversione alla quale si può, anzi, si deve, rinunciare.

E se la replica dei genitori è “educhiamo i bambini a non avere paura dei piccoli animali“, provate a pensare che l’educazione parte dal rispetto alla vita degli stessi crostacei che avete catturato.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”