Herré: “Parlo al me del futuro in maniera sincera”

«È un promemoria per il futuro. Ed è importante per me perché sta avendo anche un buon riscontro. Tanti ci si rivedono». “Lettera a me stesso” è il brano autobiografico di Herré, all’anagrafe Riccardo Guglielmi.

«La canzone è stata scritta in uno di quei momenti bui da superare – spiega Herré –: nasce dalle inquietudini giovanili e dalle incertezze presenti e future. L’ho scritta per ricordarmi di essere forte quando sarà il momento, e di dare sempre il massimo per il raggiungimento dei miei sogni».

Nonostante sia un racconto personale al sé del domani, la canzone di Herré arriva a tutti. Sarà complice il periodo. «Stare con se stessi, e non da soli, come la pandemia ci ha costretto a fare – dice l’artista – probabilmente permette di immedesimarsi nel testo che ho scritto. Io stesso ho capito quale potrebbe essere la mia direzione».

Il resto, è tutto in questa bellissima chiacchierata.

Lettera a me stesso: il videoclip

Il videoclip di “Lettera a me stesso” è una metafora.

Il naufrago, simbolo della dispersione personale, si ritrova nel gomitolo delle idee confuse della mente e inizia il proprio viaggio che lo porta dal mare al palcoscenico, rigorosamente vuoto.

L’alternarsi delle location dà risalto alla musica, che si fonde con le immagini in un’unica cosa. Si percepisce il percorso, l’inizio e la fine, con l’ultima destabilizzante scena, che racchiude tutto in un unico sogno, forse, mai esistito o forse ancora da avverare.

Per Riccardo è stata una scoperta non solo di scrittura, ma anche sull’arrangiamento. E arriva al pubblico proprio perché parla in maniera sincera. Come aveva fatto col brano presentato a Sanremo che raccontava della perdita del nonno. 

Ai tempi di Sanremo

Riccardo aveva partecipato ad Area Sanremo 2018, arrivando a giocarsi così, al cospetto di Claudio Baglioni, un posto per Sanremo 2019.

Il brano “I miei giorni con te” era risultato vincitore di Area Sanremo. Anche nel 2020 è arrivato in finale.

Il futuro? «Tornerei subito a Sanremo – dice Herré –. È una vetrina importante e serve tanto a livello umano e artistico. Si impara tanto»

Chi è Herré

Riccardo Guglielmi, in arte Herré, nasce nel settembre ‘97 all’Isola d’Elba. Il suo percorso di studi musicali inizia nel 2010 quando, grazie al suo professore di musica delle scuole medie, si avvicina allo studio del pianoforte.

Nel 2013 inizia a cantare, frequentando le scuole musicali del territorio Elbano, proseguendo poi gli studi musicali all’Accademia delle Muse di Piombino.

Nel 2017 esce il suo primo singolo da cantautore, “Come il sole quando piove”. E uest’anno,2021, firma con Greylight Records, continuando il suo percorso artistico e pubblicando, il 23 luglio, il nuovo singolo “Lettera a me stesso”.

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.