“Keep the faith” l’album della svolta pop rock dei Bon Jovi

Per la rubrica “33 giri di ricordi”: recensione e retrospettiva dell’album “Keep the faith” dei Bon Jovi.

La Storia non è solo quella che si studia sui libri di scuola. E’ storia tutto ciò che ha contribuito al nostro sviluppo sociologico e che ha segnato gli eventi culturali. Ogni contesto storico è stato accompagnato dalla musica, colonna sonora che ha “battuto il tempo” e raccontato in modo indelebile la storia, fissandola a colpi di note nella nostra memoria. Nasce così la rubrica “33 giri di ricordi”, la musica che ha fatto la storia.

Proseguono gli appuntamenti con i 33 giri di ricordi, quelli che hanno segnato un’epoca: oggi tocca a “Keep the faith” dei Bon Jovi.

1992

1° gennaio: La Russia rende ufficiale l’indipendenza dall’U.R.S.S. dichiarata sciolta sei giorni prima dal parlamento.

Roma: la prima sezione della Corte Suprema di Cassazione, pronuncia la sentenza definitiva che chiude il maxi processo di Palermo, con 360 condannati su 474 imputati. Le condanne ammontano a 2.665 anni di carcere.

Milano: il socialista Mario Chiesa, direttore del Pio Albergo Trivulzio, viene arrestato dopo aver ricevuto una tangente di 7 milioni di lire. È il 17 febbraio, e questo è il primo atto dell’inchiesta “Mani pulite” che segna l’inizio di Tangentopoli.  

Il giorno della Liberazione, attraverso un videomessaggio, il presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga, annuncia che formalizzerà le proprie dimissioni il 28 aprile.  

Il democristiano Oscar Luigi Scalfaro, già Presidente della Camera, viene eletto Presidente della Repubblica, al 16° scrutinio.

23 maggio ore 17,57: in una assolato tardo pomeriggio siciliano, a Capaci si ferma il tempo e il mondo. Un cratere si apre sotto l’autostrada che porta a Palermo e nell’esplosione muore il giudice Falcone con la moglie Francesca e tre componenti della sua scorta. Solo tre mesi dopo, il 19 luglio, sempre a Palermo, Paolo Borsellino, il suo amico e collega magistrato, e i cinque agenti della scorta, rimangono anch’essi uccisi dall’esplosione di un’autobomba in via D’Amelio.

USA: Bill Clinton è eletto Presidente degli Stati Uniti d’America.

Riccardo Fogli vince il Fesstival di Sanremo con “Storie di tutti i giorni

Il Milan vince il campionato di calcio, rimanendo imbattuto, prima squadra a riuscirvi dall’istituzione della Serie A, a girone unico. Capocannoniere Marco Van Basten con 25 reti.

I Chicago Bulls, capitanati da Michael “Air” Jordan, vincono il campionato NBA, battendo ai play off i Portland Trail Blazers.

keep the faith bon jovi - l'ultimo canestro di michael jordan con la casacca dei chicago bulls

Bon Jovi: Starting all over again

Dopo la straordinaria fortuna commerciale degli anni ’80, i Bon Jovi optano per una pausa di riflessione che porta ad un deciso restyling sonoro.

Il leader, Jon Bon Jovi, è il primo a dare i segni di un cambiamento di rotta artistica, col l’album di esordio da solista, “Blaze of Glory”, colonna sonora del film “Young Guns II”, che, oltre a guadagnarsi una nomination agli Oscar, grazie alla title-track, vede la presenza di celebri colleghi, come Jeff Beck, Elton John, Randy Jackson, il produttore Danny Kortchmar, e due canzoni, “Blood money” e “Bang a drum”, dedicate rispettivamente a Bob Dylan e Little Steven.

Nello stesso anno tocca al chitarrista Richie Sambora, nel frattempo divenuto compagno di Cher, dar alle stampe “Stranger in this town”, sia pur con risultati commerciali meno eclatanti rispetto al compagno.

La band torna a far parlare di sé, nel 1992 con la pubblicazione di “Keep the faith”, che risente parecchio del cambiamento dei tempi e delle esperienze soliste. Particolarmente influenzato da sonorità vicine agli U2, il disco non crea affatto disaffezione da parte dei vecchi fans, anzi: anche in questa occasione le vendite saranno milionarie.

bon jovi - la copertina dell'album keep the faith

Keep the faith

La title-track che apre il disco, è la bandiera ideale del new deal intrapreso dalla band, una canzone che rappresenta appieno la maturità della band, che troverà poi conferma nei seguenti lavori.

Una linea di basso potentissima, una batteria che picchia in modo forsennato, una chitarra lancinante, sia negli assoli che nella ritmica. E naturalmente la voce, marchio di fabbrica indelebile ed insostituibile. Mi sia concesso: anche inimitabile. Diventerà un classico da concerto.

Assolutamente imperdibile il videoclip, 22 milioni di visualizzazioni, che ritrae, sia a colori che in bianco e nero, il leader, novello sex symbol, canotta, tatuaggi, orecchini e faccia da tamarro, e la band, in particolare il chitarrista, in giro per New York e mentre si esibiscono su un palco.

Bed of roses

La power ballad per eccellenza. Un “lento”, come solo i rocchettari veri sanno scrivere: canzone strappamutande, ideale sottofondo per…si…insomma…ci siamo capiti…

Leggenda vuole che John Francis Bongiovi, alias Jon Bon Jovi, l’abbia scritta in una camera d’albergo, munita di pianoforte, dopo una solenne sbronza: “Seduto qui distrutto e ferito a questo vecchio pianoforte, tentando di catturare il momento di questa mattina. Non lo so. Perché una bottiglia di vodka, è ancora nella mia testa, e una bionda mi ha fatto venire gli incubi”.

Arpeggi di pianoforte, ad introdurre una voce più calda e sottile del solito, altro fatto che all’epoca rappresentò una novità assoluta per i fan del gruppo. Leggeri riff prolungati di chitarra,poi il brano cambia ritmo nei ritornelli, quasi una deflagrazione, quando Jon Bon Jovi inizia a far uso del suo modo di cantare abituale.

Banco di prova e di giudizio, per tutte le tribute band, soprattutto per i lead vocalist.

Starting All Over Again

“Keep the faith“ è stato una fucina inesauribile di hit single: oltre alle due canzoni sopracitate, “I Believe”, “In These Arms”, “I’ll Sleep When I’m Dead”, e “Dry County”, hanno raggiunto i primi posti nelle top chart internazionali, ed hanno fatto sì che all’album diventi il più venduto nella storia della band del New Jersey.

Keep the faith”, l’album della svolta e della definitiva consacrazione.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.