L’ Arte cura, si sa da sempre, e infatti già a metà ‘800 Dostoevskij faceva dire al Principe Myskin che “la bellezza salverà il mondo“. Per cui, forti degli insegnamenti storici, si definisce, proprio in questi giorni, al museo di Rivoli (Torino) il progetto pilota chiamato L’ arte cura per le vaccinazioni anticovid 19. ll progetto vede la collaborazione tra Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Città di Rivoli e l’ASL TO3.
I piani prevedono di destinare alcuni spazi del Museo, in particolare il terzo piano, a sede per le vaccinazioni anticovid «L’enorme galleria al terzo piano del Castello di Rivoli di oltre 10.000 metri quadrati offre uno spazio ampio e sicuro anche per una sala d’attesa socialmente distanziata, nonché cabine per i vaccini ed una comoda area di monitoraggio post-vaccinazione», afferma una nota del museo.
L’arte cura è a servizio della comunità
“L’arte ha sempre contribuito alla cura della società – non è un caso che alcuni dei primi musei al mondo fossero precedentemente degli ospedali – dichiara il Direttore del Castello di Rivoli Carolyn Christov-Bakargiev -. Vorremmo adesso restituire il favore, per così dire, mettendo a disposizione le sale del Castello di Rivoli per il piano di vaccinazione nazionale. Il nostro Museo, ospitato in un edificio barocco, è ben attrezzato per questo scopo.
I nostri spazi sono abbastanza ampi da ospitare un centro per le vaccinazioni sicuro, in cui si possono rispettare le distanze di sicurezza; i nostri custodi sono accoglienti e ben addestrati nel monitorare il pubblico. Ma soprattutto si tratta di un impegno – condiviso anche da altri musei pubblici – a creare uno luogo accessibile e al servizio della comunità. Sebbene le nostre mostre siano attualmente chiuse al pubblico, i nostri edifici possono continuare a servire a questo scopo e ad adempiere alla nostra missione – l ‘Arte cura.”
Un luogo confortevole e sicuro
Sul sito del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea si legge che le ampie sale del terzo piano del Castello di Rivoli, permetteranno di allestire nei prossimi mesi postazioni vaccinali e spazi per il monitoraggio post-vaccinale. I locali che ospitano attualmente la mostra wall painting di Claudia Comte diventeranno, grazie alle rigorose procedure igieniche, un ambiente confortevole e sicuro.
I portavoci del museo fanno comunque sapere che il vaccino che sarà somministrato nelle sale museali non potrà essere quello della Pfizer, in quanto il museo non è ovviamente attrezzato a una conservazione in uno stato così alto di refrigerazione. I tempi potrebbero essere quelli della primavera inoltrata, validazioni ASL permettendo. Nulla esclude che anche qualche installazione d’arte, proprio al terzo piano, potrà arrecare un buon sollievo alle persone sottoposte al vaccino.
Una proposta di alto profilo
Il Sindaco di Rivoli, Andrea Tragaioli, dichiara che si tratta di “una proposta assolutamente interessante, funzionale e di alto profilo quella di somministrare i vaccini alla cittadinanza nelle auliche sale del Museo di Arte Contemporanea al Castello di Rivoli. Gli spazi individuati possono essere funzionali al protocollo previsto per la somministrazione del vaccino e ho già avuto un primo riscontro positivo da parte dell’Asl To3 che deve comunque attendere le indicazioni dal Ministero della Salute. L’Amministrazione è propensa a supportare in ogni modo questa lodevole iniziativa che avvicina il Castello alla città”.
Questi I musei nel mondo centri vaccinazioni anticovid
Parte l’Inghilterra, con il Science Museum di Londra che dovrebbe iniziare a brevissimo con il processo di vaccinazione. A ruota il Black Country Living Museum di Dudley. Batte tutti sul tempo il Thackray Museum of Medicine di Leeds che già da dicembre è partito con le vaccinazioni.
In Italia, il Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli diventerà la prima istituzione museale del Paese ad essere utilizzata come centro vaccini. Oggi l’arte cura.