Luciano Moggi al Toro? Parla Enea Benedetto:”ho detto che lo vorrei come mio consulente”

Seguito alla clamorosa notizia di un eventuale arrivo di Luciano Moggi al Toro con la cordata Taurinorum, abbiamo intervistato direttamente il fondatore del progetto, il dottor Enea Benedetto

Da un paio di giorni, una notizia, clamorosamente riportata come esclusiva da una pagina Facebook, Radio Granata, ha fatto il giro del web, diventando il trend topic del mondo granata e non solo. Ovvero, un clamoroso ritorno nel mondo del pallone, da parte di una figura tra le più controverse della storia del calcio italiano: Luciano Moggi.

Un personaggio che, è bene ricordarlo, dopo aver scontato cinque anni di inibizione dovuti a “Calciopoli” è stato precluso da qualsiasi incarico nell’ambito dello sport italiano. In una parola: radiato.

L’ex capostazione di Civitavecchia, sarebbe, a detta dei gestori della pagina Facebook, il personaggio famoso, e misterioso, dietro la cordata “Taurinorum” che ormai da circa sei mesi, si è detta disponibile ad acquistare il Torino FC da Urbano Cairo.

Ma andiamo con ordine.

29 luglio 2020

Tutto nasce da una conferenza stampa, organizzata in fretta e furia alla fine del mese di luglio, dove questo sedicente comitato, venne praticamente sbranato dai colleghi presenti nella sede di Console & Partners, a Torino, rimediando una figuraccia.

Zetatielle Magazine era presente, e potete leggere qui il riassunto di quelle frenetiche giornate.

Da allora, fra una pec senza risposta, un fax forse inviato e mai ricevuto, e l’assoluto silenzio da parte media più importanti ed autorevoli (almeno “sulla carta” concedetemi la battuta), la situazione si è evoluta, e il Dr Enea Benedetto, è salito alle cronache, come nuovo portavoce del comitato, che nel frattempo ha registrato profondi cambiamenti al proprio interno.

Enea Benedetto

enea benedetto nella foto, sorridente, indossa un abito blu

Inutile in questa sede riportarne il curriculum, non è lo scopo di questo articolo.

Ciò che ha colpito, assai poco favorevolmente parecchi tifosi e addetti ai lavori è stata la scelta di affidare ai social la cronistoria della trattativa (per il momento non ancora iniziata), anziché rivolgersi ai canali convenzionali di informazione. Meglio sarebbe stato, a detta dei più, scegliere la via del silenzio, per poi parlarne a trattativa conclusa.

Da qualche mese abbiamo assistito a comunicati e video, da parte dello stesso Enea Benedetto, sul suo profilo Facebook, dove si parla di un progetto finanziario, che vedrebbe coinvolti misteriosi personaggi del mondo dell’industria, fondi lussemburghesi di investimento, banche e partners di vario genere. Nessun nome, però.

E i nomi, naturalmente, sono quelli più bramati dalla tifoseria e dagli addetti ai lavori.

Nell’intervista che il Dr Benedetto mi ha gentilmente rilasciato, ho cercato di carpirgli finalmente questi tanto agognati nomi ma il buon Enea, in modo educato e molto sabaudo, non si è, purtroppo, sbottonato. L’appuntamento, è per la fine mese di gennaio, quando, forse, finalmente ne sapremo di più, come affermato dallo stesso portavoce.

Ma il sapere questi nomi non è il solo cruccio della tifoseria.

Luciano Moggi

Domenica 10 gennaio, nel corso della trasmissione web “Radio Granata”, Leo Menegazzi ha affermato con voce solenne: “…dietro agli investitori di Enea Benedetto, c’è un personaggio, un nome che non abbiamo paura di fare, che lo stesso Enea Benedetto ci ha dato il permesso di dare. Si chiama Luciano Moggi.

Luciano Moggi ha un senso di rivalsa verso la Juventus, ha palesato a più riprese il desiderio di far tornare grande il Toro, quindi noi senza paura e senza timore, possiamo dire, con estrema certezza, da fonte certificata dallo stesso interessato, che dietro al gruppo di investitori di Enea Benedetto c’è Luciano Moggi”.

La notizia, naturalmente, in pochi minuti ha fatto il giro del web.

Luciano Moggi al toro - lo screenshot di tre articoli riguardanti la notizia

L’ex capostazione di Civitavecchia e gli imprenditori bresciani

Al di là del gradimento o meno per il personaggio, non è proprio così. Anzi.

E’ stato mio scrupolo cercare alla fonte la conferma, e a domanda specifica lo stesso Enea Benedetto, ha così risposto: “Mi hanno chiesto se ho un rapporto con Luciano Moggi, e io ribadisco che è uno dei più competenti, esperti del settore calcio, e che lo vedrei bene come mio consulente, nel progetto Taurinorum”.

Quindi la risposta è chiara: Luciano Moggi non è dietro il progetto Taurinorum, e Enea Benedetto non conferma di avere rapporti diretti con lo stesso, ma esprime semplicemente di ambire, qualora fosse possibile, ad una collaborazione con l’ex dirigente sportivo. Punto.

Quando si dice “fare i conti senza l’oste”.

I più intransigenti, tra cui il sottoscritto, possono dormire sonni tranquilli: dietro il progetto Taurinorum non c’è l’ex capostazione di Civitavecchia. Luciano Moggi al Toro è solo un’idea del Dr Enea Banedetto, che lo vorrebbe come consulente, qualora la cordata acquisisse la società Torino FC.

C’è anche da sottolineare che, contrariamente a quanto affermato sempre nella stessa trasmissione, gli imprenditori coinvolti non sarebbero “bresciani e bergamaschi”. Infatti, sempre a domanda specifica, la risposta è stata “lombardi”.

Intervista con Enea Benedetto

Per amor di precisione e di correttezza d’informazione, ho voluto approfondire l’argomento e ringrazio pubblicamente il mio interlocutore, per avermene dato la possibilità.

Certo, risposte certe (scusate il gioco di parole), ancora non ce ne sono, e la curiosità è tanta; il tempo stringe e nessuna trattativa è ancora stata intavolata.

La situazione di classifica della squadra è sotto gli occhi di tutti, l’immobilismo di Urbano Cairo pure e non si vede la luce in fondo al tunnel.

Purtroppo, non ci resta che aspettare, fiduciosi, forse si, impazienti, sicuramente.

E adesso la parola a Enea Benedetto.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.