“Malifesto”, il nuovo album di Malika Ayane

«Questo album per me rappresenta un traguardo importante che penso di essere riuscita a raggiungere: raccontare un presente che contemporaneamente si vive e si osserva. Si può essere nell’attimo senza giudicare o farsi prendere troppo da una parte o dall’altra». “malifesto”, il nuovo album di Malika Ayane, è uscito lo scorso 26 marzo. 

“malifesto”

Il sesto album della cantante esce arriva appena dopo Sanremo 2021 e contiene anche la canzone del Festival “Ti piaci così”. «Questo disco – spiega lei – ha preso la visceralità che nel 2010 avevo racchiuso in “Naïf” e il bisogno di osservare di “Domino” del 2018».

Il videoclip di “Ti piaci così”

In “malifesto” – il cui titolo è una fusione tra “Malika” e “manifesto” – ci sono anche preziose collaborazioni. C’è la modernità portata da Colapesce con cui la cantante milanese ha condiviso il palco dell’Ariston. E ci sono anche Pacifico, Antonino Di Martino, Alessandra Flora, Leo Pari, Rocco Rampino e i produttori Antonio Filippelli e Daniel Bestonzo. «La scelta produttiva – dice Malika – prende ispirazione dalla musica contemporanea francese. Ho voluto raggruppare tanti nomi perché penso che sia utile dare una pluralità anche nella scrittura. Serve per avere più punti di vista su una stessa cosa. Li racconto io con la mia vocalità, ma dietro ci sono tante altre voci».

Anche per questo la cantante ha scelto un titolo a effetto: in quella crasi c’è la sua identità e la voglia di manifestarla. Per farlo è ricorsa ai suoni più vari: oltre al principale composto da batterie strette registrate con pochi microfoni, ci sono simulatori di nastri, vinile e drum machine, come la Linn o la CR78, e il basso Hofner usato per creare un disco “bassocentrico”. Si aggiungono poche chitarre elettriche e tanto spazio agli strumenti acustici a corda come chitarra classica, ukulele, chitarra acustica e AutoHarp. Infine i tasti, con pianoforte verticale, Clavi, Rhodes e synth come Juno 60, Jupiter, il tutto abbracciato da tappeti di mellotron e archi.

malifesto, la foto copertina dell'album ha il nome stampato al centro, è in bianco e nero con Malika mossa, indossa una maglia nera

La copertina dell’album

Di seguito la tracklist dell’album: 

  1. peccato originale
  2. ti piaci così
  3. telefonami
  4. come sarà
  5. per chi ha paura del buio
  6. mezzanotte
  7. a mani nude
  8. brilla
  9. formidabile
  10. senza arrossire

Tra presente e futuro

«È il terzo album che scrivo sul presente – spiega Malika Ayane –, con la differenza che questo presente è sicuramente molto diverso dall’ultimo anno. Non parlarne, però, sarebbe stato impossibile. Non è solo un momento storico che subiamo ma anche una condizione temporale in cui stiamo vivendo»

Nella scrittura di “come sarà”, a quattro mani con Leo Pari, non manca anche uno sguardo al futuro. «La canzone – spiega la cantante – guarda a noi come esseri umani di fronte all’incertezza. Il tema è che l’unica certezza che abbiamo è come stiamo vivendo il presente e come ci relazioniamo con i sentimenti e con gli altri».

Malika l’ha provato sulla sua pelle quella sensazione, soprattutto dopo il Festival di Sanremo. «Ho pensato se far uscire comunque il disco o no – ammette –. Ho prefetito mantenere tutti gli impegni consapevole che però, ok questo bel periodo, ma poi finisce. È una situazione che mi fa sentire molto fragile. Ho una responsabilità soprattutto verso mia figlia, a cui spiego la situazione, e verso chi mi ascolta. Per questo cerco sempre di essere ottimista, ho la fortuna di esserlo di natura. Penso, però, che sia anche importante e giusto ogni tanto ammettere di sentirsi smarriti, per far sì che nessun altro si senta sbagliato».

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.