“Milano OltrePop” l’omaggio musicale di Flavio Oreglio & Staffora Bluzer

“Milano OltrePop”: finalmente disponibile il nuovo progetto discografico dell’artista di Peschiera Borromeo (MI), a quasi tre anni di distanza dal precedente “Anima popolare”.

Flavio Oreglio & Staffora Bluzer con la produzione artistica di Luca Bonaffini, regalano al pubblico un album da collezione, divertente, commovente, intrigante, e, se mi passate il termine “cabarettistico”.

Assolutamente da ascoltare e da collazionare.

Il momento è catartico. Atmosfera, grazie

Non credo sia il caso di ripercorrere la carriera artistica di Flavio Oreglio, sarebbe irrispettoso, mi limito a ricordare, come ho già fatto in un precedente articolo, che parliamo di un artista che vanta:

Decenni di onorata carriera come cantante, autore, comico, scrittore e anche insegnante: Flavio è un artista poliedrico a 360 gradi che non smette mai di evolversi, di stupirsi e di stupirci, con nuove idee e tanto, tanto buon umorismo. E’ una di quelle persone che ti lasciano una buona energia quando ti congedi da loro e che riescono a lasciarti un ricordo indelebile, del tempo passato insieme, direi quasi storico se non…catartico”.

milano oltrepop - la copertina, raffigurante un flauto dolce, del disco di flavio oreglio

Milano OltrePop

Chansonnier, jazz man, cantante consumato, performer (diamo un tocco di internazionalità, dai), a modo suo anche rocker in versione “baùscia” (in senso affettuoso, eh), e cabarettista: questo album sottolinea le mille facce di Flavio Oreglio.

Musica, arrangiamenti, e atmosfere tipicamente retrò, doverosamente menegnhine, assolutamente acustiche, riportano ad un periodo dove non c’erano i social, dove si cantava in osteria, e gli spettacoli si facevano dal vivo e non in streaming. Un viaggio dal Derby allo Zelig, con destinazione Milano.

Un piacevole, toccante tributo alla tradizione popolare, ma non solo: “La radio” manifesto musicale di Eugenio Finardi, in versione country, “Stranamore” in duetto con Roberto Vecchioni, meno roccheggiante rispetto all’originale, presentata qui in versione “Luci a San Siro”.

El purtava i scarp del tennis” è assolutamente il mio topic moment (qualcuno dal parcheggio creativo capirà): commovente e divertente tributo-omaggio a Enzo Jannacci, che vede coprotagonista GermanoMilanese ImbruttitoLanzoni, in versione giargia-traduttore.

Credits

La Track list presenta delle pietre miliari della canzone milanese, portata all’onor di Italia e del mondo: “La canzone intelligente”, “Il Riccardo”, “Ma poi”, “El purtava i scarp del tennis”, “Faceva il palo”, “El me gatt”, “Se l’è un cojon”, “Sorrisi e lacrime”, “El biscella”, “La povera Rosetta”, “El magnan”, “La radio”, “Stranamore” e “Non c’è Milano”.

Un parterre de rois di ospiti illustri, ad impreziosire l’opera: Roberto Vecchioni, Alberto Fortis, Roberto Brivio, Umberto Faini, David Riondino, Germano Lanzoni, Cochi Ponzoni, Ricky Gianco, Paolo Tomelleri, Enrico Intra, Fabio Treves e Lucio “violino” Fabbri.

Milano OltrePop“, (Long Digital Playing Edizioni Musicali) è disponibile in versione album-cd, in streaming e in digital download dal 28 maggio.

Potete seguire Flavio Oreglio su Facebook e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.