“Mose” il nuovo singolo al fulmicotone di Riccardo Inge

Gradito ritorno sulle nostre colonne, quello di Riccardo Inge: l’ingegnere che fa il cantautore, o il cantautore che fa l’ingegnere, ci propone un nuovo, bellissimo singolo, intitolato “Mose”.

Ritorna il nostro “uno nessuno e centomila” preferito, dopo l’ironia sottile e tagliente di “Abbiamo preso l’influencer”, dopo l’inno all’amore universale di “Due ragazzi Due ragazze”, e dopo l’elettro pop allegro e radiofonico di “Finale di Champions”.

Ho lasciato volutamente da parte il penultimo singolo, “Fulmicotone”, perché merita una premessa: in quell’occasione, scrissi “canzone molto sanremese”, sottolineando la godibilità della ballata e la raggiunta maturità artistica del cantautore milanese “tutto e niente”.

Mose

Ebbene, se il precedente brano ha segnato, a mio parere, la maturità artistica di Riccardo Inge, “Mose” rappresenta la tesi di laurea, e, di conseguenza, un dottorato musicale conseguito a pieni voti.

Una canzone bellissima, dal testo assai poetico, musicalmente accattivante: “sanremese” mai come in questo caso.

Tanto sanremese che, come dice lo stesso ingegnere, pardon, cantautore: “…avrei voluto presentarla per Sanremo Giovani se non avessero cambiato in maniera assurda l’età per presentarsi (sotto i 33 anni, ndr). Non dico che sarei arrivato in finale, ma sarebbe stato bello se non altro presentarsi e mettersi in gioco”. Mi permetto di dire che Amadeus, o chi per lui, non sa cosa si sia perso: sarà per un’altra volta, perché ci sarà un’altra volta. Ne sono certo.

Mose” è una canzone d’amore sui generis: per meglio dire una disperata richiesta d’amore, perché, altrimenti “Affonderò come Venezia e finirò come il Mose che nemmeno poi funziona”. Niente a che vedere, musicalmente parlando, con “Overdose d’amore” di Zucchero “Sugar” Fornaciari, anche se il messaggio è più o meno lo stesso.

Messaggio che arriva diretto, tramite immagini e similitudini tipiche del nostro tempo, attraverso un linguaggio semplice, ma azzeccato. Bravissimo.

mose di riccardo inge, in piedi davanti a un cancello, braccia conserte, camicia chiara e pantaloni rossi

Video & Credits

Al momento di “andare in stampa” non è ancora disponibile il videoclip ufficiale, e non ci sono notizie riguardo alla eventuale pubblicazione. Vi terremo informati. Stay always tuned.

Composers: Riccardo Diaferia e Simone Sproccati.

Mose” (LaPOP) è disponibile sulle piattaforme digitali dal 19 novembre.

Potete seguire Riccardo Inge su Facebook, Instagram e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.