One Love Reggae Reunion: a luglio, il Raduno del reggae nazionale

Africa Unite, Villa Ada Posse, Lampadread e tanti altri al “One Love Reggae Reunion”, il Raduno del reggae nazionale ad Aprilia Marittima

Il reggae è musica che procede a testa alta, per essere alla sua altezza devi essere orgoglioso e consapevole del senso della creazione“.Così parlava Bob Marley.

Il reggae non è solo musica: l’espressione di uno stato spirituale raggiunto e condiviso. E’ unità, è consapevolezza delle dinamiche dell’universo. Il reggae è rispetto.

Wake up and live

Difficile parlare di spiritualità e di condivisione in un mondo come quello che stiamo vivendo. I mesi che abbiamo attraversato hanno ben evidenziato quanto l’essere umano sia fragile e impotente di fronte non solo allo straordinario evento di una pandemia, ma di come proprio un evento straordinario, come la pandemia, possa isolare anzichè unire.

Distruggere, anzichè costruire. Ha dimostrato di quanto gli esseri umani siano dipendenti dal sistema di cui fanno parte e di quanto l’individuale sopravvivenza non dipenda dalle proprie capacità e attitudini, ma dalle decisioni di pochi che detengono il potere. Giuste o sbagliate che siano, queste decisioni hanno dettato le linee guida delle dinamiche e dei comportamenti mondiali. E non stiamo parlando di politica, ma semplicemente di vita.

La pandemia ha generato il lockdown, e il lockdown ha generato la paralisi. La paralisi ha generato isolamento e l’isolamento ha generato l’egoismo. Se poi tocchiamo corde più sensibili, possiamo aggiungere, anzi, dobbiamo, che la paralisi ha fermato, per mesi, l’arte, la musica, l’espressione artistica confinandola in un piccolo schermo rettangolare, e se parliamo di eventi pubblici, ancora oggi la loro organizzazione presenta forti limitazioni. Ma la conseguenza più grave di tutto questo straordinario periodo, è che sta venendo a mancare l’unità, di spirito e di intenti.

Reggae Ambassadors’ Message

In Italia bisogna lavorare molto per recuperare lo spirito di unità. Abbiamo peace, love e unity, a cui però non si dà la stessa importanza. E invece sono tutte e tre allo stesso livello. Senza unity non andiamo da nessuna parte. Perché quando uno dei tanti della famiglia riesce a ottenere un successo bisognerebbe essere tutti contenti e non invidiosi. Perché dopo di lui magari tocca a me e indifferentemente di quando toccherà anche a me l’importante è crescere”. Filippo Giunta, reggae Ambassador e già del Rototom Sunsplash, mette l’accento proprio sul bisogno di unità, valore bandiera della community reggae.

Sarebbe importante far rinascere anche nel pubblico quell’attitudine li, come agli inizi in cui ci si sentiva una grande famiglia che andava insieme nella stessa direzione. One aim, one destiny, mirare sempre nella stessa direzione. Il fatto di promuovere, pubblicizzare e supportare la cultura del reggae, va anche oltre la musica, rispettare la cultura del rispetto dell’altro, la cultura del rispetto del diverso. Questa roba qua va di pari passo col reggae. La musica è divertimento, però tutto quello che sta dietro è importante. Il messaggio, che rivenga fuori, deve passare anche alle nuove generazioni. Questo è fondamentale”.
Il commento di Bunna degli Africa Unite, eletto reggae Ambassador dall’associazione One Love, richiama appieno lo spirito reggae. Ma, soprattutto, richiama lo spirito dell’associazione One Love, nata circa un anno fa con lo scopo di far rinascere e promuovere il reggae nazionale, riunendo sotto un unico tetto gli artisti e gli appassionati di reggae italiani.

One love

L’associazione non vuole essere solo un punto di riferimento per la comunità reggae nazionale. Si offre come organizzazione di eventi reggae, mettendo a disposizione l’esperienza di una squadra completa di professionisti, proprio per far rifiorire la scena reggae nazionale dopo questo lungo stop.

Un’organico e un’organizzazione che copre ogni fase della realizzazione di un evento musicale e culturale, con la consapevolezza e le capacità per promuovere ciò che la musica e l’arte rappresentano da sempre: integrità sociale e condivisione di valori.

La parola al Presidente Lucio

Stiamo proponendo in Italia un evento che solo Giunta Filippo dei Rototom aveva pensato prima di noi. Noi abbiamo voluto creare questa reunion che ci sta dando dei gran bei risultati. Tutto ciò è formato da un’equipe di volontari, impegnati a mille, solo per la passione della musica. Per regalare al pubblico delmondo del reggae, al popolo del reggae, un piacere di stare insieme, dopo due anni di chiusura…è stata un pò dura“. Hadichiarato ai nostri microfoni Lucio, il presidente dell’associazione One Love.

In merito alle misure che dovranno essere osservate per le misure Covid il presidente ha specificato:”non è colpa nostra se c’è un corovirus che gira. Non siamo noi a fare le regole e le dobbiamo rispettare. Per la questione del ballare, capiamo perfettamente che non si può ascoltare la musica reggae senza ballare.

Noi abbiamo voluto fortemente questa cosa e per realizzarla dobbiamo stare alle regole della legge italiana che dice che per le discoteche bisogna avere un tampone, un vaccino fatto o aver passato il coronavirus. Bisogna avere una documentazione per dimostrarlo. Noi questo lo abbiamo fatto per ritrovarci, per poter star tutti insieme. Perchè è questo che noi vogliamo stare tutti nello stesso ambiente con della buona musica, peace and love.

Tutto ciò non è stato fatto per un interesse di business. Tutto ciò è stato fatto e creato per amore e passione della musica reggae, per la pace di stare bene insieme e ritrovarci dopo tutto questo pandemonio che non è ancora finito. Speriamo che tutto finisca in fretta ma per ora ci dobbiamo adattare. Chi vuole venire con noi e divertirsi con noi, rilassato con la musica reggae ecco che ha trovato il posto giusto. Si possono portare anche i bambini che possono divertirsi e saranno seguiti in piscina. Tre giorni di campeggio e di vacanze reggae, tre giorni di pace“.

estratto della conferenza stampa

Un grande evento estivo, un vero e proprio raduno della scena reggae nazionale. L’appuntamento è per i giorni dal 29 al 31 luglio 2021, ad Aprilia Marittima (UD).

One Love Reggae Reunion

La location è perfetta: il Camping Girasole, un punto di riferimento storico per il reggae del nordest italiano. Fin dai primi anni Novanta ha ospitato le prime edizioni del Rototom Sunsplash Festival, prima che si spostasse in Spagna. Fino all’ultima estate pre-pandemia ha ospitato diverse edizioni di festival reggae internazionali che hanno riempito di musica in levare le estati del litorale friulano. Ed ora ha di nuovo risposto “presente” alla proposta dell’associazione One Love, mettendo a disposizione i suoi spazi per la realizzazione di questo grande raduno aperto a tutte le realtà artistiche nazionali legate alla musica reggae.

Una manifestazione di tre giorni, realizzata in collaborazione con il Camping Girasole di Aprilia Marittima, durante i quali si susseguiranno dibattiti, incontri e racconti. Di giorno, nei pressi della piscina, gli appuntamenti saranno accompagnati dal sound system di Sattamassagana e dei suoi tanti ospiti. La sera, il palco ospiterà i maggiori artisti italiani del panorama reggae nazionale. Un palco importante, volto a far riemergere una scena musicale e sociale, quella del movimento reggae e rastafariano, che dagli anni 80 ad oggi in Italia è cresciuta, si è evoluta e ora vuole ridefinirsi e riaffermarsi sul panorama musicale italiano.

one love reggae reunion la locandina

Peace, Love and Unity

E’ il motto portante dell’associazione. Un motto che è azione e che si è realizzato attraverso eventi online in questi ultimi mesi ha ricostruito la storia del reggae italiano attraverso le voci dei Reggae Ambassadors italiani attraverso post di storia e di canzoni dove il messaggio emerge forte e chiaro.

Un ritorno alle origini, quando la dancehall racchiudeva in se il significato sublime del messaggio di Bob Marley, del reggae e della cultura Rastafari. Un messaggio di rispetto verso il prossimo che ci ha lasciato Bob Marley ormai più di 40 anni fa.

Radunarsi oggi, quindi, vuol dire anche ritrovare quel messaggio che Marley ci ha lasciato. Tornare ad andare nella stessa direzione, nel rispetto della cultura del rispetto dell’altro e sentirsi nuovamente parte di una grande famiglia. La scena reggae italiana va riunita e riportata alle sue origini e il raduno al Camping Girasole quest’estate sarà l’occasione per porre le basi di un nuovo inizio.  

Giovedi

Si parte col botto giovedi 29 luglio, con gli Africa Unite nella “Unite Combo session”. Nella stessa sera, anche Awa Fall, una delle più promettenti voci femminili italiane che stanno spopolando a livello internazionale. A precederli la stessa sera ci penserà la Roots Family e la Sound Rebels Band, resident band del raduno, Matteo Ghione (brasiliano cresciuto in Italia che canta in dialetti vari) e la bellissima voce di Rastalady, che da anni ci accompagna su molti palchi italiani. Inoltre, a chiudere la line up della giornata Michele Mood con una performance in chiave reggae.

A divertire il pubblico con il djset dal mainstage che intervalla i cambi palco e in area dancehall post concerti, ci penseranno la prima sera due veterani dj come Vito War e Lampadread. Entrambi hanno ricevuto il riconoscimento di“Reggae Ambassador” per il loro continuativo impegno negli anni a far crescere la scena reggae italiana. Lampadread resterà in campeggio per tutta la durata del raduno per parlarne su Potradio e per tornare in djset sul mainstage sabato sera.

Venerdi

Venerdi 30 luglio, ad aprire la serata sarà la band romana tutta al femminile Hi-Shine. A ruota, la Sound Rebels Band, e ancora: Piero Dred, i Rhomanife da Bari e Bujumannu e Jambo (della storica band sarda dei Train to Roots).

Sul mainstage e in area dancehall due grandissimi nomi che giocano in casa. Sir Oliver Skardy (Ex Pitura Freska) e in dancehall la Northern Lights, affermata crew vincitrice di molti clash internazionali. Un nome che non necessita di presentazioni per chi segue la dancehall culture. I djset della serata sul mainstage saranno curati dallo storico dj e conduttore radiofonico Pier Tosi, anche lui nominato “Reggae Ambassador” per la sua pluri-decennale dedizione alla reggae music in radio e in console

Venerdì sarà anche la giornata dedicata alla storia del reggae della regione. L’incontro con la stampa è a cura della Run it Agency che, con la conduzione di Pier Tosi, vede la partecipazione di Paolo Baldini, dei Mellow Mood, dei Northern Lights, di DJ Tubet, dei Wicked Dub Division, dei Playa Desnuda e dei R. Esistence in Dub, ricostruiranno la storia del reggae del Friuli-Venezia Giulia. 

Sabato

Il 31 luglio toccherà agli storici Niu’ Tennici a fare da apri-palco. Seguirà la house-band gli artisti MarcOne, Tizla (che gioca in casa ed è cresciuta proprio all’interno dei festival nel Camping Girasole) e Fido Guido, che attraversando lo stivale da Taranto, è anche lui sugli stage italiani da moltissimi anni.

Sabato sera sarà anche il momento della Villa Ada Posse che si ritrova finalmente (a due anni dai festeggiamenti dei 25 anni di storia nel reggae italiano), con la Madhouse Band.

Chiuderanno in bellezza il cantante friulano raggamaffino Dj Tubet, seguito da Fenomeno Show & friends, e poi…festa per tutti e con tutti!

Potete trovare tutte le info sull’evento sul sito ufficiale dell’Associazione One love (clicca qui) o su quello del Camping Girasole (clicca qui).

L’evento è seguito da Potradio.it, media partner dell’evento che offrirà dirette quotidiane.

Info utili

Il Camping Girasole si presta alla perfezione ad ospitare famiglie con bambini, in quanto provvisto di un’area bimbi. Un luogo perfetto per tutti coloro che amano questa musica, e nel pieno rispetto di tutte le vigenti regole anti-covid.

Piccola curiosità finale. Il programma è ricco di attività volte al relax diurno, come i bagni sonori di gong, i massaggi con le campane tibetane, le lezioni di yoga, il villaggio africano e i tamburi afro-brasiliani della Banda Berimbau.

A integrare il programma dei piccoli, ma anche e soprattutto per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della street art, Daker e il suo team di street artists spiegheranno questa tecnica artistica a tutti gli interessati coinvolgendoli a realizzare opere di street art durante i tre giorni di vacanza.

Il tutto curato dall’Associazione One Love.

One Love reggae reunion il logo fatto da un cuore dal contorno rosso su sfondo bianco e le scritte della locandina
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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”