“Pietre” (Lo Studio Records), è il titolo del nuovo singolo del cantautore Giors.
Festival di Sanremo 1967
Niente a che vedere con l’omonimo successo, targato anni ’60 del mio amico Gian Pieretti. “Pietre” venne presentata al Festival di Sanremo nel 1967, dove si classificò all’ottavo posto, davanti a “L’immensità” di Don Backy. Per la cronaca l’edizione numero diciassette, della kermesse sanremese, venne vinta dalla coppia Claudio Villa – Iva Zanicchi con “Non pensare a me”.
Si, era un periodo in cui le canzoni si presentavano a coppie: “Pietre”, venne interpretata, oltre che da Gian Pieretti, anche da Antoine: da canzone di protesta, il cantante francese la trasformò in una sorta di marcetta commerciale.
Pietre
“Le pietre sono memoria, sentiero silenzioso, tessuto di un tempo, che molto spesso proviamo a interpretare, per affermare noi stessi, più che per rivelarne il senso. Le pietre sono libri / di questa nostra Terra, pilastri di una cattedrale, o cima di montagna, dove la fatica scompare, per lasciare spazio al sogno, per sentirci più vicini al cielo”. Questa è poesia.
La canzone, nata dalla passione dell’autore per il camminare, racchiude in sé le molteplici sfumature che possono caratterizzare un semplice frammento di roccia: dai gioielli al vasellame, dai templi alle abitazioni, fino ai monumenti, alle cattedrali e ai sentieri di montagna; ma senza dimenticare anche le rivolte di piazza e la privazione della vita con la lapidazione.
Una canzone d’autore vecchia scuola, come quelle che si scrivevano e si cantavano una volta, da Francesco Guccini a Pierangelo Bertoli: un tuffo nel passato, una piacevole sensazione di deja-vù, per chi, come me, ha vissuto il boom dei cantautori, quelli veri o “impegnati”, come si usava dire, della seconda metà degli anni ’70.
Giors
C’è un relativo alone di mistero attorno al personaggio: scarsissime, per non dire nulle, notizie biografiche.
Da torinese doc quale sono, posso desumere che il cantautore sia mio concittadino, visto che “Giors”, in dialetto stretto, è il diminutivo del nome Giorgio.
In questa occasione, più che alle note biografiche, la parola è lasciata alla musica. Mi adeguo con piacere.
Video & Credits
Al momento non è disponibile il videoclip ufficiale, e sul “tubo” trovate solo la versione “tema”. Non abbiamo notizie riguardo alla eventuale realizzazione del videoclip. Stay tuned.
Il progetto grafico è stato curato dal giovane artista torinese Matteo Baracco.
Hanno suonato: Vincenzo Delli Carri, chitarra, Luciano Saracino, basso, Axel Scarpulla, batteria,
Paolo Meinardi, organo Hammond.
“Pietre” (WB Productions – Lo Studio Records) è disponibile sulle piattaforme digitali dal 23 ottobre, ed anticipa la pubblicazione del nuovo album di inediti, prevista per il 2021.
Potete seguire Giors sui social: Facebook, Instagram, sito ufficiale e canale YouTube.