“Pittori di carta”, la magia delle illustrazioni raccontata da Santo Alligo

Pittori di carta: sono gli illustratori visti da Santo Alligo, uno che la storia dell’illustrazione l’ha fatta, e ci proietta tra artisti creatori di sogni, dai tratti capaci di immergerci in mondi fantastici. Sfogliare Pittori di carta è come essere al cinema e nello stesso tempo a teatro. È immergersi in un immagine spesso leggera, incompleta, lieve come un fotogramma. È un passaggio di tempo.

Alligo nella sua carrellata di quattro volumi, tutti editi da Little Nemo ci porta nella costruzione della scena, negli effetti di profondità di campo, nei toni del colore e nelle sfumature delle diverse espressioni del personaggio in tutta libertà. Scopriamo il piacere di creare. Di inventare, muovere, far agire, esistere e stare in relazione agli altri un personaggio dando la sensazione di essere credibile, palpitante, vivo. La bellezza di un’illustrazione non è un fatto estetico, ma empatico.

Pittori di carta", la magia delle illustrazioni raccontata da Santo Alligo. Copertina del quarto volume libri illustrati tra Ottobre Novecento
Copertina del IV volume di Pittori di carta

Pittori di carta da Grandville a Kathleen Hale

Sono davvero molti gli artisti presentati, un enciclopedia dell’illustrazione da Grandville a Rockwell Kent, da Auguste Lepère a Ferenc Pinter, da Alberto della Valle a Colette Rosselli per finire con Walter Crane e Kathleen Hale.

Un’analisi approfondita degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia dell’illustrazione. Una proiezione di immagini dei grandi illustratori contemporanei . Antiche storie rivisitate in chiave moderna. In questi volumi Santo Alligo ci racconta come in un’illustrazione lo stile abbia un valore: serve a raccontare la storia in un certo modo, con un certo “tono di voce”.

Sergio Pignatone di Little Nemo: I libri di Santo sono usati come testi.

“Le edizioni che abbiamo fatto con Santo sono di artisti viventi o scomparsi che noi trattiamo – spiega Sergio Pignatone titolare della casa Editrice Little Nemo -. I testi che abbiano pubblicato con lui sono talmente interessanti e curati da un punto di vista professionale che vanno ad interessare anche un pubblico non collezionista“. Un rapporto quello tra Alligo e Pignatone che nasce come amicizia, con un Alligo che introduce il suo giovanissimo futuro editore all’affascinante mondo dell’illustrazione, complice una passione per il fumetto, e che poi si svilupperà nel tempo. Fino ad arrivare nel 1994 a pubblicare il primo libro insieme La Bibliografia Salgariana.

Un sodalizio che va avanti da anni, non sappiamo più dire se lui è il nostro autore o noi il suo editore – continua Pignatone -. Tra le soddisfazioni maggiori metterei quella che Pittori di carta è stato adottato come testo scolastico sia dallo IED di Milano che dall’Università di Siena. Un sempreverde che affascina un pubblico di addetti ai lavori, ma essenzialmente anche i giovani che continuano ad interessarsi al mondo affascinante delle illustrazioni.

Sergio Tofano raccontato da Alligo

Qui comincia la sventura del Signor Bonaventura” chi non conosce questo incipit[..]E dire che correva il 18 ottobre 1917 quando venne pubblicata per la prima volta sul numero 45 del Corriere dei piccoli la prima sventura del Signor Bonaventura. Scritta e disegnata da Sergio Tofano, in arte Sto“. Così racconta Alligo nel Quarto volume di Pittori di carta, libri illustrati tra Otto e Novecento. Con questa creazione Sto si guadagna il podio tra gli illustratori dell’epoca. E il signor Bonaventura si guadagna l’attenzione per tutta una vita del suo papà Sergio Tofano.

Pittori di carta", la magia delle illustrazioni raccontata da Santo Alligo
Copertina 1920

Nelle tavole disegnate da Sto, Bonaventura, vestito di rosso e di bianco con due lunghe scarpe da clown, corre cade, precipita, inciampa, accompagnato nella caduta da un giallo cane bassotto che gli sta sempre tra i piedi. Ma ogni atto maldestro trova nel giro di poche sequenze una spropositata ricompensa, un fazzolettone bianco di carta con su scritto “un milione”. Molte sono le tavole raccontate da Alligo nel capitolo dedicato a Sto. Venti pagine in cui l’illustratore Alligo, papá del famoso Ippopotamo blu di Carosello, racconta l’illustratore Tofano, papá di Bonaventura. E lo fa nel modo in cui Sto l’avrebbe apprezzato di più. Raccontando la sua vita attraverso le tavole. Da quelle apparse sul Giornalino della domenica nel 1908, a quelle di In penombra nel 1918 a Bonaventura nell’isola dei pappagalli del 1950, prima nato dallo stesso Tofano come testo teatrale.

Kathleen Hale, una vita da gatti

“Un secolo di vita, cento anni, più di un terzo dei quali dedicati a raccontare le storie di Orlando. Forse per nessun altro artista il gatto, un gatto colore della marmellata – ma di arance, si badi bene, perchè nella lingua inglese l’unica marmalade è quella di agrumi e particolarmente di arance amare, in quanto le altre sono jam di frutta – ha avuto un importanza capitale come per la sua creatrice Kathleen Hale. Quasi tutta la sua vita, la sua arte e il suo mestiere confluirononsubun gatto soriano. Un bellissimo soriano diventato uno dei più popolari personaggi tra gli Quaranta e Cinquanta, almeno nel mondo anglosassone.

Copertina litografia con un gatto médico chebascoltanun gattino nero di Kathleen Hale
Orlando the marmelade cat becomes a doctor copertina litografia 1944

Dei suoi 101 anni, trentaquattro furono assorbiti dai racconti di Orlando in 18 libri. Dal 1938 con la pubblicazione di Orlando the marmelade cat :A camping Holiday, al 1972 con Orlando the marmelade cat and the waters cats. Grazie a questa sua creazione la Hale, riceve in Buckingham Palace, nel 1976, l’OBE, Order of the British Empire.” Così inizia Alligo le cinquanta pagine dedicate a una delle poche illustratrice donne arrivate alla fama mondiale. Una storia tra le storie, un cameo perfettamente narrato.

Un mondo di sogni vividi e colori pastello

Con Pittori di carta, curato interamente da Alligo si entra in un mondo che forse non ricordavamo più. Quello dei sogni vividi e dei colori pastello. Un mondo che viene narrato con precisione estrema di testi, riferimenti, bibliografie. Un lavoro accurato e certosino per raccontare la vita dell”illustrazione.

E quello che ci emoziona in questi volumi è che Santo Alligo ci presenta l’illustrazione non solo come fare un ritratto di una certa scena del mondo, ma un raccontare la storia che è avvenuta su quella scena. Ci fa capire che lo stile di un’illustrazione ha una vera e propria funzione “narrativa”.Lo stile del testo e delle illustrazioni suggeriscono al lettore che tipo di storia sta ascoltando; la loro interazione crea un tutto, ogni volta diverso e unico.

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".