“Restless”: le emozioni al limite di Adriana Spuria

Adriana Spuria torna sulla scena musicale con un nuovo singolo, intitolato “Restless”, dopo il successo ottenuto con “L’attimo sospeso” e “VeroAmore”.

La cantautrice siracusana si ripresenta al pubblico in una nuova versione, dal respiro internazionale, non solo per il testo in inglese.

50 sfumature di…

Mi ha confidato la stessa “Adrienne”, durante una lunga chiacchierata telefonica: “Il tema di Restless, è una ricerca di emozioni al limite, tipo il sadomaso light, che la coppia protagonista va cercando nei locali, o attraverso scambi di coppia, voyerismo, eccetera, ma non ne parlo esplicitamente. C’è solo un piccolo riferimento nel testo, ‘stunning smell of leather clothes’, che rimanda alla cultura bondage. La mia domanda era, nel 2013 quando ho scritto il brano: come mai, prima un libro, poi un film, come ‘50 sfumature di grigio’, poi di rosso e di nero, hanno avuto tutto questo successo? La risposta che mi sono data è: perché ci sono un sacco di persone represse, che hanno rinunciato ai loro sogni, a vivere la propria vita, per fare quello che gli altri si aspettavano da loro, e quindi come reazione cercano queste emozioni molto forti, al limite dell’autolesionismo. Questa è la storia di Restless”.

restless - la copertina del singolo che vede adriana spuria in primo piano, in una foto in bianco e nero

Restless

Una “new version”, come sottolineato in apertura, di Adriana Spuria, rispetto al passato: una piacevole sorpresa per chi, come me, la conosce bene, ma anche e soprattutto per i nuovi follower.

Una pop ballad, dolce e roccheggiante allo stesso tempo, superbamente arrangiata, dalle atmosfere piacevolmeente retrò, per non dire vintage, grazie soprattutto agli strumenti suonati in presenza, come si usa dire ormi da qualche tempo. Il testo in inglese esalta al massimo la voce, come sempre spettacolare, come sempre valore aggiunto. Non è mai bello fare paragoni, ma questo nuovo singolo è degno della migliore Amy Winehouse. 

Bellissimo il gioco di parole nel ritornello, quel riferimento a “Johnny B Goode”, che magari qualcuno non ha afferrato: un divertissement intellettuale, una licenza poetica, all’insegna della sensualità, che da sempre caratterizza i testi dell’artista siracusana.

Un cambiamento quasi radicale, rispetto al passato, segno probabilmente di una “inquietudine” artistica, che sicuramente verrà recepito ed apprezzato dal pubblico.

Un brano come questo, meriterebbe, almeno a mio parere, una versione italiana. Io la butto lì…

Video & Credits

Back To Black” mi viene naturale da pensare, sempre in riferimento alla cantautrice londinese: immagini in bianco e nero, che sembrano uscire da un vecchio proiettore 8mm, città famose come “luoghi di perdizione”, e un’inquadratura ripetuta, quasi ipertestuale, di un nastro d’asfalto, che rappresenta probabilmente la ricerca della propria identità.

Ideato e diretto dalla stessa Adriana Spuria, rappresenta un ottimo connubio tra immagini, musica e parole.

Hanno suonato: chitarra acustica e voce, Adriana Spuria; basso, synth programming e piano, Lorenzo Coriglione; strings programming, Gaetano Capitano; batteria: Vincenzo Arisco; chitarra elettrica: Umberto Ferro.

Arrangiamento: Adriana Spuria, Lorenzo Coriglione e Gaetano Capitano.

Restless” (La Fabbrika Produzioni) è disponibile in streaming, in digital download e sul tubo dal 26 novembre.

Potete seguire Adriana Spuria su Facebook, Instagram, Twitter e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.