“Scena Unita” il fondo privato a sostegno del mondo dello spettacolo

Scena Unita per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo” è il fondo privato dove il mondo degli artisti si è unito a quello degli enti privati per dare un contributo concreto alla filiera dei lavoratori della Musica e dello Spettacolo.

Il primo a capire che le cose si sarebbero messe davvero male per il mondo dello spettacolo, fu il tanto contestato, ma più che mai profetico, Tiziano Ferro, ma a mettere in pratica, nero su bianco un aiuto concreto per il mondo della musica è stato Fedez.

Poi, il messaggio lanciato qualche mese fa da La Musica Che Gira. “Per essere uniti abbiamo deciso di usare tutti insieme l’hashtag #senzamusica. Ognuno sui propri social per amplificare il messaggio coinvolgendo chiunque: che lavori nella musica o che sia un semplice ascoltatore, fan o appassionato”. Chiaro e cristallino.

Non è bastato.

#iolavoroconlospettacolo

I tour di concerti e spettacoli comprendono un indotto di persone. Attrezzisti, facchini, montatori, autotrasportatori, tecnici audio e luci, addetti al merchandising, musicisti e fonici di palco. Un mondo di artisti e di addetti ai lavori che sono preziosi ingranaggi di una macchina chiamata arte, sotto qualsiasi forma. Tutto questo per regalare emozioni.

Senza dimenticare produttori discografici, tour manager. Ma anche noi riviste, giornali, magazine, addetti stampa: tutte figure che ruotano attorno ad un artista, e che in questo momento si trovano in ginocchio, esattamente come molte altre categorie di lavoratori e piccoli imprenditori.

Le conseguenze del prolungato lockdown che per il settore dello spettacolo non si è praticamente mai interrotto, ha avuto conseguenze devastanti su tutta la filiera produttiva. A questo settore appartengono lavoratori autonomi o con contratto a intermittenza, senza le giuste tutele, e piccole imprese con margini davvero irrisori. Dopo quansi un anno di fermo, la possibilità che l’intero comparto non regga più è non solo probabile, ma per alcuni, è certa

Un intero sistema al collasso

Il sistema è praticamente al collasso.
Luoghi che componevano il tessuto connettivo della scena culturalenon hanno più riaperto. Questo ha inciso gravemente sia sulle opportunità di crescita degli artisti, emergenti e non, che sull’intero indotto economico.

Il settore dello spettacolo è un sistema complesso non sempre dotato di strumenti adeguati, sia da un punto di vista di inquadramento professionale che rispetto al sostegno economico alle realtà che lo compongono da parte dello Stato. L’emergenza sanitaria ha generato un peggioramento progressivo della situazione economica del settore che oggi rende non sostenibile la sopravvivenza delle persone e delle realtà, profit e no profit, che in esso operano“. Non ci sono parole migliori per esprimere la situazione.

Scriveva bene Marco Masini sul suo profilo Facebook. “La musica non siamo solo noi artisti, la musica non è soltanto dei protagonisti, ma di tanti lavoratori che lavorano nell’ombra per far si che come dice qualcuno, i “menestrelli” possano farvi divertire. L’emozione vive anche nei cuori di chi monta un palco, di chi srotola i cavi, chi guida un camion pieno di strumenti da una parte all’altra del mondo. Una filiera di lavoratori non garantiti da nessuno che come altre migliaia di categorie hanno diritto di vivere!!! Chiediamo attenzione anche per loro!!

Scena Unita

Da un’idea di Fedez, alla realizzazione di un progetto che sta coinvolgendo tutti i grandi nomi della musica italiana. Non solo. L’iniziativa ha trovato il sosteegno di importanti sponsor e l’appello di Fedez non è caduto nel vuoto, anzi. Ma cos’è “Scena Unita”?

Lo spiega benissimo Fedez in una storia sul suo profilo instagram.

Scena unita per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è la risposta del mondo degli artisti per supportare in modo diretto e concreto quei lavoratori senza i quali la loro arte non può prendere forma.

Il nostro è da sempre un lavoro fatto di condivisione, in un mondo ricco di reti di relazioni interpersonali che non è esagerato definire familiari. Ogni iniziativa che abbia come obiettivo quello di ridurre i gravi disagi che la pandemia ha generato, è un’iniziativa che merita l’impegno di tutti. Siamo quindi felici di poter dare il nostro contributo in un fondo nato dalla spinta di chi questo mondo lo ama e lo conosce perché lo vive quotidianamente”, dichiara La Musica Che Gira.

“L’operazione di Scena Unita rappresenta per noi di Cesvi un’importante sfida. Siamo chiamati a mettere a disposizione la nostra professionalità e le nostre competenze maturate in 35 anni di interventi nella gestione di crisi ed emergenze, all’estero quanto in Italia, a favore di un settore, quello dello spettacolo, gravemente colpito in questo momento” dichiara Gloria Zavatta, presidente di Cesvi Fondazione Onlus.

Ad oggi sono stati già raccolti 2 milioni di euro e tanti sono gli artisti che hanno aderito.

Gli artisti sostenitori

A questi, ultimamente si sono aggiunti anche Vasco Rossi e gli Stadio, ma molti altri arriveranno ancora.

Gli obiettivi del progetto

L’obiettivo di “Scena Unita” è di dare un concreto e immediato aiuto e, al contempo, sostenere progettualità che determinino una ripartenza del settore.

Nello specifico, Scena Unita si propone di dare sostegno immediato alle figure che rispondono ad una serie di requisiti definiti nel bando relativo ai lavoratori. Inoltre, si prefigge di dare supporto alle attività formative che verranno ritenute utili e risponderanno ai criteri del bando relativo alla formazione. Infine, opererà per dare supporto a progetti che possano innescare nuove occasioni di lavoro, anch’esso definito con criteri del bando relativo alla progettazione.

Per accedere agli aiuti e finanziamenti di “Scena Unita” clicca qui.

I partner sostenitori

Il fondo “Scena Unita” ha il patrocinio del Ministero per i beni e delle attività culturali e per il turismo.

Ad oggi hanno aderito Amazon Prime Video, che ha deciso di supportare la comunità creativa e i lavoratori del settore. Gli altri brand che hanno aderito sono Intesa Sanpaolo, Estetista Cinica, Fendi, Vertigo, Friends & Partners.

E ancora, Magellano Concerti, Vivo Concerti, Live Nation, Arcobaleno Tre Srl, Sony Music Entertainment Italy, Warner Music, Universal Music Italia e FIMI.

Infine, Endemol Shine, Fremantle Italia, Layla Cosmetics, Trident, BPM Concerti, 42 Records, Bomba Dischi, Eclectic, DNA Concerti, Tanta Roba, Alchimia e SDL.

Sostieni Scena Unita

Chiunque potrà donare attraverso la piattaforma di crowdfunding ForFunding.it messa a disposizione da Intesa Sanpaolo. L’istituto bancario ha creduto nella validità del progetto e ha fatto partire oggi la raccolta fondi con una propria generosa donazione. I clienti della banca, tramite gli oltre 7.000 sportelli ATM di Intesa Sanpaolo, potranno anche donare 1 euro al progetto durante l’operazione di prelievo. In entrambi i casi, ogni euro donato verrà interamente versato al progetto “Scena Unita”.

Potrete effettuare la vostra donazione all’IBAN IT 49 H 03069 09606100000000060 o attraverso la piattaforma ForFunding.it di Intesa
Sanpaolo con causale “Scena Unita”, e saranno raccolte da Cesvi.

Spettacolo Scena Unita il logo



Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”