Si può vivere con meno di due euro al giorno?

Meno di due euro è il parametro di povertà estrema. E’ arrivato l’inverno e si mobilitano gli aiuti per i poveri

Si va di fretta, senza preoccuparsi che le distanze aumentano, che la bramosia di pochi accresce la povertà di molti. I poveri sono preziosi agli occhi di Dio perché non parlano la lingua dell’io: non si sostengono da soli, con le proprie forze, hanno bisogno di chi li prenda per mano. (…) Anziché provare fastidio quando li sentiamo bussare alle nostre porte, possiamo accogliere il loro grido di aiuto come una chiamata a uscire dal nostro io, ad accoglierli con lo stesso sguardo di amore che Dio ha per loro“.

Sono le parole di Papa Francesco.

Povertà nel mondo: si vive con due dollari al giorno?

Per la precisione, con meno di 1,90 dollari al giorno: è questa la condizione che viene definita come povertà estrema. Tradotto in euro 1 euro e 72 centesimi. 51 euro e 60 al mese….

Meno di due euro al giorno per procurarsi cibo, acqua, medicine e tutto ciò di cui ci sarebbe bisogno per avere una vita dignitosa.

Chi sono i poveri?

Ma chi sono i poveri? Perché sono poveri? Perché manca il lavoro, perché le pensioni sono da fame, perché gli anziani non ce la fanno a pagarsi un’assistente e le risorse dei servizi sociali sono poche. Sono poveri perché la vita non è stata generosa, perché una disgrazia li ha colpiti, perché non hanno nessuno. Sono mille i perché dei poveri, ma sono altrettanto numerosi i loro bisogni. Senza andare lontano e, con tutto il rispetto, senza andare in Africa o in Sud America o in Asia, i poveri dormono sotto i portici di via Roma a Torino, di via Montenapoleone a Milano. I poveri sono per le strade che frequentiamo e cominciano addirittura a dare fastidio perché sono troppi, perché sono neri, perché parlano male italiano. Ma i poveri sono anche la nonna che vive di fianco a noi e non parla per vergogna, il nostro vicino che ha perso il lavoro, la mamma dei bambini che stanno giocando in cortile.

I poveri sono silenziose figure, intimidite dalle luci delle vetrine, i poveri fanno la fila per un po’ di carità, coprendosi il volto perché non si sa mai che qualcuno li riconosca. I poveri un giorno, potreste essere voi che oggi state ignorando cosa significhi non avere nulla.

due euro nelle mani sporche di un povero

Il mare è fatto di gocce

Ma potreste essere la goccia che fa il mare, aiutandoli privandovi davvero di poco. Scoprendo, per esempio, che esiste, proprio vicino a voi, nella vostra città, una realtà che si da da fare per aiutare gli indigenti, e lo fa con carità cristiana, con umanità, dando non solo un aiuto concreto, ma dignità.

La mia riflessione è tipica di quel che si dice “fare i conti della serva”: e se ognuno di noi desse due euro al mese, anzi 1,72 euro al mese, quanti soldi tireremmo su per aiutare i poveri?

Oggi parliamo di una delle tante iniziative in auge in Piemonte. L’iniziativa che interessa Il comune di Montiglio Monferrato (AT).

L’aiuto di Montiglio Monferrato

Montiglio Monferrato in aiuto degli indigenti torinesi. E’ questa la lodevole iniziativa lanciata dal comune astigiano in occasione del Santo Natale per fornire aiuto concreto, tramite una raccolta di viveri a lunga scadenza, alla storica ‘Mensa dei Poveri’ di Torino.

Una nobile realtà solidale fondata nel 2008 – nel difficile quartiere di San Salvario, accogliendo per primo l’invito di Sua Eccellenza Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino – da Don Adriano Gennari, stimato sacerdote cottolenghino famoso per le preghiere di intercessione a favore di malati e sofferenti, nonché fondatore e animatore della seguita Comunità di preghiera e Associazione Onlus ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’, che ha altresì sede nel millenario Monastero Abbaziale di Casanova, nel torinese.

Un angelo tra i poveri

Abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare il caro Don Adriano il 16 giugno scorso, quando officiò l’intensa celebrazione eucaristica di inaugurazione della ‘Campana dei Tre Comuni’ fusa dalla ‘Pontificia Fonderia Marinelli’, che vide un’affollatissima affluenza con numerosi fedeli giunti da tutto il Piemonte”, ricorda il Sindaco Dimitri Tasso.

Motivo per cui, abbiamo scelto di diffondere e coinvolgere tutti i montigliesi in una raccolta cibo per la sua ‘Mensa dei Poveri’, offrendo così il nostro contributo spontaneo alla sua stimata opera caritatevole. Ricordo che già per i cittadini del nostro paese seguiti dai nostri servizi sociali – il ‘Co.ge.sa.’ abbiamo attivato la convenzione con il ‘Banco Opere di Carità’ per mezzo del vulcanico referente piemontese Enzo Valsania che prevede la distribuzione mensile dei pacchi alimentari”.

Gli fa eco Maurizio Scandurra, giornalista, imprenditore :“Don Adriano è un apostolo moderno di fede, speranza e carità in un quotidiano indifferente in cui sempre più persone distolgono lo sguardo dai poveri: che, come dice il Vangelo, sono la porta privilegiata che conduce al Signore Gesù”, esordisce. “Con la sua generosa mensa, grazie all’aiuto costante a turno di oltre 200 volontari, sfama giornalmente ogni sera dal lunedì al venerdì dalle 130 alle 160 persone, distribuendo altresì ogni mercoledì una media di circa 300 pacchi-famiglia mensili e più di 500 sacchetti-pasto la domenica”.

Don Adriano aiuta i poveri con delle pagnotte di pane
Don Adriano

1,72 euro= un pasto

Non si pretende neanche un contributo di due euro, ma chiunque volesse donare del cibo, può farlo “portando in Comune a Montiglio Monferrato entro sabato 21 Dicembre prossimo – spiega Scandurra – alimenti tutti a lunga scadenza quali scatolette di tonno all’olio d’oliva, legumi, piselli e fagioli in scatola, carne in scatola, formaggi a lunga conservazione, passata di pomodoro, riso, olio e aceto, sale fino e sale grosso, latte e biscotti entrambi a lunga conservazione, unitamente a detersivi per piatti, stoviglie e pavimenti necessari alla pulizia dei locali e al corretto mantenimento delle attrezzature di ristorazione e servizio ai poveri”.

La consegna del cibo raccolto avverrà Mercoledì 24 Dicembre durante la solenne funzione natalizia delle ore 21.00 presso la Chiesa del millenario e cistercense Monastero Abbaziale di Casanova (frazione di Carmagnola, in provincia di Torino), oggi adibito a Casa di Spiritualità e Centro di Ascolto del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’.

Per informazioni sulle attività caritatevoli di Don Adriano Gennari, sono disponibili i siti web www.cenacoloeucaristico.it e www.monasteroabbazialedicasanova.it.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”