“Sincero” è il titolo dell’EP d’esordio di Giacomo EVA

Il “lavoro” di critico musicale, che nel mio caso è diventato lavoro da una passione sfrenata per la musica (mi ritengo molto fortunato), spesso offre la possibilità di venire a conoscenza di nuove realtà musicali davvero interessanti. Questo è il caso di Giacomo EVA, ormai più che una promessa del cantautorato di casa nostra, che, sotto la supervisione e la produzione del Maestro Gianni Testa, Direttore Artistico di Joseba Publishing, pubblica l’EP d’esordio, intitolato “Sincero”, di cui vi offro la recensione completa, brano per brano.

Azzurro scontato

“Perchè prima ti te il cielo era solo un pezzo d’azzurro scontato”.

Queste parole mi avevano già colpito durante l’ascolto del singolo pubblicato lo scorso mese di agosto, e relativo videoclip, e continuano a ronzarmi in testa.

Una canzone d’autore, da autore vero, ricca di pathos e di sentimento: pop italiano allo stato puro.

Un brano intimistico, quasi sofferto, per voce e pianoforte.

Cara ansia

Chi mi conosce bene, sa che sono ansioso per natura, a volte, troppe volte, per delle cazzate: ascolto questa canzone e mi sale il groppo in gola. Mi ci riconosco appieno.

Sarebbe facile dedicarla a chi convive con l’ansia, quindi non lo faccio: ascolto la canzone e cerco di metterla da parte, l’ansia naturalmente, e non solo per i poco più dei tre minuti dello svolgimento. E penso sia questo il messaggio che Giacomo Eva vuole lanciare.

C’è sempre una luce in fondo al tunnel.

I miei regali

Una canzone d’amore, sentita e sofferta, anche in questo caso, dal testo molto profondo: “Non me lo aspettavo, non te lo aspettavi. Siamo su di un filo in mezzo agli uragani. Non ti conoscevo, ma già mi mancavi. Tu sei tutti i miei regali”. Altissima vena poetica.

Voce e pianoforte, qualche arco qua e là, ad arricchire l’arrangiamento: un marchio di fabbrica.

sincero giacomo eva - la copertina del nuovo ep che inquadra il mare che confina con il cielo. due azzurri diversi.

Sincero

Potentissima la title track. Perfetto connubio fra voce e pianoforte: voce sofferta, quasi “malata”, a raccontare la speranza di un amore che può guarire la malattia d’amore. Può sembrare un gioco di parole ma non lo è: il testo è protagonista assoluto di questo brano, che per essere apprezzato appieno, necessita almeno di un paio di ascolti.

Arrangiamento senza fronzoli, parole che arrivano dritte al cuore: “…e giuro che sarò sincero con te, e giuro che sarò sincero con me, perché non voglio più sentirmi perso, in questo letto in cui mi dici resto”. Poesia.

Credits & Social

Sincero” non è un EP “radiofonico” in senso stretto, e questo, con i tempi che corrono, non può essere altro che un pregio: quattro tracce da ascoltare attentamente, da capire, amare e fare proprie.

Il connubio fra il giovane cantautore calabrese, e il maestro Gianni Testa, offre il meglio del meglio: “Sincero è un EP nudo e crudo, praticamente la mia trasfigurazione in musica di come mi sento in questo momento. Non ho voglia di cazzate, non ora, adesso dobbiamo pensare tutti a ricostruire una normalità fatta di legami forti e sinceri“.

Le parole dello stesso Giacomo EVA riassumono perfettamente il senso di questo progetto: una prova di maturità, per il giovane artista, che, dopo le partecipazioni a XFactor e Amici, e la collaborazione con i Dear Jack e Francesco Renga (per il quale nel 2019 ha firmato “Aspetto che torni” in gara al Festival di Sanremo), si propone come nuova stella della musica d’autore italiana.

E siamo solo all’esordio, il bello deve ancora arrivare.

Potete seguire Giacomo EVA su Facebook, Instagram, Twitter e sul canale YouTube.

Il singolo che dà il titolo al progetto è in radio da venerdì 12 febbraio.

Samigo Press il logo verde su sfondo nero
Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.