Stretching ad “arte” nella Pinacoteca di Jesi

Esempio di resilienza ad “arte” quello della Pinacoteca di Jesi, che in tempi di Covid-19, non si fa prendere dallo sconforto e davanti ai capolavori di pittura Cinquecentesca fornisce lezioni di fitness. Per essere più precisi di stretching, ad arte ovviamente.

Per cui ecco che Palazzo Pianetti, davanti alle opere di Lorenzo Lotto, schiera un’insegnante di storia dell’arte, coreografa e ballerina, Silvia Donati, e quattro giovani del servizio civile in forze presso il museo civico con una serie di esercizi ispirati alla posizione e ai movimenti delle opere d’arte.

Lunedì stretching… Ad arte

Quindi, in tempi di lockdown , ogni lunedì, sui canali social dei Musei, i Pianetti’s Friends capitanati dalla Donati, dimostreranno che ” i musei non sono luoghi bui e noiosi. Ma accoglienti e familiari, pieni di meraviglia e divertimento“, come commentano Romina Quarchioni e Simona Cardinali, direttrici dei Musei Civici. Al centro del primo video-corso di Stretching ad arte, La pala del martirio di santa Lucia (1532).

Stretching ad "arte" nella Pinacoteca di Jesi

La rubrica non poteva che chiamarsi “Wake up museum” e la voce fuori campo del video in streaming della Pinacoteca di Jesi esordisce cosi. “Vi è mai capitato di essere catturati da un’opera d’arte perché i personaggi dipinti facevano dei movimenti così particolari da impressionarvi? Sappiate che davanti a questa opera di Lorenzo Lotto potrebbe succedervi“.

Pala di Santa Lucia

Per cui, davanti all’opera di Lorenzo Lotto, Pala di Santa Lucia (1523), olio su tavola, tavola centrale cm 243 x 237, predella 32 x 189. Jesi Pinacoteca Civica e Galleria d’Arte Contemporanea, inizia il primo movimento di stretching. E si ispira alla posa della Santa.

L’opera di Lotto ci racconta la devozione, la condanna e il martirio della santa siciliana.I movimenti della giovane coreografa , propongono un inedito percorso narrativo che lega in stretta continuità le scene della Pala e le pose del fitness.

Stretching ad "arte" nella Pinacoteca di Jesi pala di Santa Lucia, dipinto di Lorenzo Lotto

Secondo movimento i soldati

Ma ecco subito dopo il video continua. E , sempre la voce fuori campo, introduce al secondo movimento ispirato ai tre soldati che tentano senza fortuna di spostare Santa Lucia.

Riprendendo il soldato – spiega la voce guida – si piega la gamba sinistra, rimane la destra in tensione, il braccio sinistro rimane davanti e l’altro tira dalla parte opposta come se fosse un arco“.Inoltre, la persona che a braccia aperte trattiene la folla accorsa “ci aiuta a compiere un piegamento in avanti inclinando leggermente la testa a destra”.

Che Dire.. Mens sana in corpore sano.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".