“Ti confesso che”, Eleonora Catalani: “racconto la malattia vista con gli occhi di una figlia”

Ti confesso che” è il titolo del singolo d’esordio di Eleonora Catalani, di cui ci siamo occupati in un precedente articolo. Una voce talmente interessante ed un brano così bello, da meritare un’approfondimento e un incontro con Eleonora. Una breve chiacchierata in un’intervista che mi sta molto a cuore.

Una canzone molto interessante, che sta riscuotendo ottimi riscontri di critica e di pubblico, dal tema profondo, ma raccontato con estrema delicatezza, e soprattutto interpretata con una voce “black”, davvero intrigante.

Da quando è arrivata questa maledetta pandemia sembra che non ci sia più posto per altre malattie. Un mondo di persone silenziose da mesi messe in attesa di una diagnosi, di un controllo, di una cura. Questo Covid ha segnato davvero un’epoca, ma la gente si ammala ancora purtroppo anche di altre patologie. E’ la vita di sempre che comunque scorre con i suoi dolori e i suoi imprevisti, anche se fuori c’è il Covid.

Con gli occhi di una figlia

Il brano “Ti confesso che” è una struggente dichiarazione d’amore verso la propria madre. Solo chi vive questa esperienza sa quanta paura, quanto sgomento investe una intera famiglia quando arriva la diagnosi di un cancro o di una malattia che condanna, quanto un tumore.

Ci vuole coraggio per continuare con le cose di sempre, con la vita di sempre.

Da figlia, è un’esperienza straziante. E ci vuole coraggio, e ci vuole lucidità. E’ un grande dolore vedere un genitore soffrire, ma ciò che fa più male è l’impotenza, la consapevolezza di non avere il controllo e di non poter cambiare le cose. Si può solo essere silenti spettatori, mantenere la speranza e trasmettere positività. Continuare a lottare. Insieme.

Il sax che accompagna questo brano è davvero il suono della malinconia, della tristezza, ma allo stesso tempo della speranza e della forza che ci vuole per lottare. Insieme.

Con la collaborazione degli amici di Samigo Press, vi offriamo questa intervista esclusiva, dove la performer lucana si racconta e ci racconta.

Ti confesso che: l’intervista

Come nasce ” Eleonora Catalani “?

Da sempre sono appassionata di canto e musica, inizio abbastanza presto, ma solo nel 2016 vengo selezionata finalista del contest radiofonico di RDS-On Stage denominato Sing city e mi trovo sul palco di Milano a cantare con i ragazzi del CPM. Da lì si susseguono varie esperienze, sia come solista, che come voce di gruppi musicali. Via via si apre la passione per il cantautorato, mi perfeziono al CET di Mogol e partecipo al Master of Music e Media presso la MM Line Production Records di Treviso.

Quale situazione ha stimolato la nascita del nuovo singolo “Ti confesso che“? Prevedi l’uscita di un album?

“Ti confesso che” è un brano autobiografico che nasce dall’esigenza di buttare fuori i sentimenti e le emozioni nate da una brutta diagnosi che riguarda la mia mamma.

Sto valutando l’uscita del mio primo LP, ho già dei brani prodotti ed altri in elaborazione che sto perfezionando e non vedo l’ora di ultimarli e farli ascoltare.

Se dovessi fare una collaborazione importante/featuring qual è l’artista con cui vorresti confrontarti e perché?

Ciò che mi colpisce di più di un artista è la voce, ma ancor di più quanto riesce a trasmettere stando su un palco, per questo sicuramente Marco Mengoni. Oltre che per la sua grande vocalità, anche per la sua grande sensibilità e voglia di emozionarsi ed emozionare. Sarebbe un sogno poter condividere un’esperienza con lui.

ti confesso che - eleonora catalani in primo piano, leggermente di profilo, indossa una maglia scura e un caappello tondo di colore bianco
Beatles o Rolling Stones? Perché?

Sono per i Rolling Stones, band da grandi concerti in tutto il mondo (non a caso li cito anche in un mio singolo “Musica Vera”) piuttosto che i Beatles che non hanno mai fatto concerti negli stadi.  Poi preferisco le anime blues al rock’n’roll.

La pandemia ha cambiato le regole. Come vedi il futuro della musica?

Immortale. La musica è immortale, gli artisti ‘vanno’ ma la musica rimane, ed è per questo che la pandemia ha cambiato le regole ma non ha arrestato la voglia per gli artisti veri di produrre nuovi brani. La musica è diventata uno strumento comunicativo ancora più forte soprattutto in questo periodo. I media ed i social stanno dando una grande mano; la pandemia passerà e i live (mi auguro) ritorneranno ancora più desiderosi di prima.

E come vedi il tuo di futuro?

Sono un’ottimista, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, ho tantissime cose ancora da dire e da far apprezzare al pubblico, poi citando il buon Chiambretti: “comunque vada…sarà un successo”.

Ti confesso che” è disponibile in rotazione radiofonica, in streaming, in digital download e su YouTube.

Potete seguire Eleonora Catalani su Facebook, Instagram, sulle piattaforme Spotify, Apple Music, Deezer e sul canale YouTube.

Foto copertina di Filippo Pescuma.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.