Tia pubblica il suo primo album “Destino”

Non ha ancora 17 anni, perché li compirà il 27 dicembre, è nato a Milano ma cresciuto ad Alessandria dove vive tuttora. Mattia Ettore Bovone, in arte Tia, pubblica oggi il suo primo progetto discografico. Si chiama Destino e non è un caso. Perché ammette lui stesso: «Essere arrivato a questo risultato è il frutto di fortuna e destino che si sono mischiati».

Una fortuna non da poco quella di aver conosciuto a soli 13 anni Don Joe, dj e produttore musicale che insieme a Gué Pequeno e Jake La Furia ha fondato i Club Dogo.

In foto TIA in primo piano, guarda l'obiettivo, ha gli occhi azzurri. In primo piano la scritta Destino col nome Tia. Sembra un'immagine di fantascienza, lui indossa una felpa nera. Sullo sfondo un aereo che vola, la luna, il cielo viola e i grattacieli neri.

La copertina dell’album “Destino”

L’intervista

Tia com’è il tuo rapporto con Don Joe? 

L’ho incontrato nel 2017. Conoscevo già la musica dei Club Dogo, per me erano un modello. All’inizio nemmeno mi rendevo conto di quello che stava accadendo. Ci siamo conosciuti in una situazione particolare Io avevo appena iniziato a scrivere e attraverso degli amici in comune sono arrivato a far ascoltare le mie canzoni a un ragazzo che lavorava con lui. Appena ha ascoltato la mia canzone ha deciso di contattarmi e sono andato in studio a registrare. Così è nata la mia prima canzone. Ecco, il titolo dell’album “Destino” oggi in qualche modo vuole celebrare tutto questo.

Una delle tracce si intitola “Rocky”? Perché? Hai mai visto i film? 

Sì li ho visti tutti, me li ha fatti conoscere mio padre e mi sono affezionato. Fare un pezzo con questo titolo è stato del tutto naturale. Nulla di studiato per la fama. Anzi, nelle mie canzoni dico che mi piace essere me stesso. I titoli vengono da passioni personali, non da una ricerca ossessiva per il successo. In “Rocky” ho scritto prima le strofe, poi il ritornello. Il testo era abbastanza autocelebrativo e ho pensato fosse divertente e carino associarlo a un film che mi piace. Certo è di impatto, ma quello viene da sé. 

Il brano “Rocky” di Tia

Insomma, nessun tentativo di diventare un prodotto commerciale. A chi ti ispiri oltre ai Club Dogo? 

Loro hanno sicuramente influito molto sul mio modo di approcciare la musica in generale. Ho scoperto il rap grazie a mio fratello che è del ’97 e ha vissuto un altro genere di rap. Con lui ho scoperto i pezzi dei Club Dogo, di Marracash, Fabri Fibra e Gemitaiz, per dirne alcuni. Sono cresciuto con quella musica, quella del rap old school e underground. Poi col tempo si cambia e si cresce. Anche a livello degli artisti esteri sono partito dalla storia, uno tra tutti Tupac Shakur. Poi con il tempo mi sono avvicinato a Drake, il mio artista straniero preferito, e Kanye West. Tra gli italiani attuali, invece, mi ispiro molto a Vegas Jones.

Sei cresciuto e vivi ad Alessandria. Pensi che la provincia ti influenzi nella scrittura? 

Sì, assolutamente. Credo che non sarei arrivato a questo tipo di maturazione artistica se non avessi vissuto il contesto della provincia. Vivere in una piccola città è diverso. Ora nel futuro vedo Milano, penso che mi trasferirò lì a 18 anni, perché è anche giusto aprirsi al mondo. Però ringrazio di aver avuto l’approccio provinciale in questo inizio di carriera. È importante vivere determinate situazioni, è formativo. 

E il futuro professionale come lo vedi?

Sono molto contento del risultato a cui sono arrivato oggi, ma sono già al lavoro su nuove canzoni e nuovi progetti. Sono uno che non si ferma mai. Mi sarebbe piaciuto presentare “Destino” subito con un tour live, ma ci sarà tempo anche per quello, spero al più presto. Vorrà dire che accumulerò un po’ più di brani per quando sarà di nuovo possibile. 

“Destino”

Il disco “Destino” esce oggi, venerdì 18 dicembre. È stato anticipato dalla pubblicazione dei singoli “Rocky”, uscito il 20 novembre, e “Romantici”, uscito il 4 dicembre. Con questi brani Tia ha voluto regalare ai fan un’anteprima di un progetto che raccoglie i frutti della crescita e della maturazione artistica e personale che ha vissuto negli ultimi anni. L’album è interamente prodotto da Ryanairz e si avvale dell’inconfondibile firma di Don Joe, a cui è affidata la direzione artistica, con cui il giovane rapper ha pubblicato il suo primo singolo “Black Sheep”.

Il brano “Romantici” di TIA

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.