Trilogia Before – Un amore lungo vent’anni

Esistono opere che possono impiegare vent’anni a conquistare l’amore del grande pubblico, come la Trilogia Before di Richard Linklater.

Un regista di cui tutto si può dire, tranne che non osi sperimentare quando si tratta di realizzare un film.

Infatti, la sua carriera va dalle commedie di successo come School of Rock a coraggiosi atti di denuncia come Fast Food Nation.

Film che sono sempre, in un modo o nell’altro, fuori dagli schemi e i soliti stereotipi del cinema mainstream.

In aggiunta ai diversi generi cinematografici che approccia, Linklater ama provare sempre diversi modi con cui girarli.

Potremmo fare l’esempio di Boyhood, dove raccontava la crescita di una normale famiglia americana, impiegando quasi 12 anni per realizzarlo.

Oppure ancora A Scanner Darkly, fantascienza d’autore da un racconto di Philip Dick, perennemente in bilico tra realtà e inganno tecnologico.

Un’atmosfera unica che creò sovrapponendo l’animazione digitale alle riprese di attori del calibro di Keanu Reeves, Robert Downey Jr. e Winona Ryder.

Non e’ la prima volta che parliamo di film d’amore, ma oggi parliamo di un rapporto che nasce e si sviluppa naturalmente nel corso del tempo.

Tre film nell’arco di vent’anni che si concentrano su tre giorni molto speciali nella vita e l’amore di due ragazzi, seguendoli un passo e una parola dopo l’altra.

Una saga di grande classe, ironia e delicatezza che gli appassionati di cinema hanno infine ribattezzato come Trilogia Before.

Se per caso siete tra coloro che non hanno ancora avuto la fortuna di conoscerli, osserviamoli più da vicino uno dopo l’altro.

1 – Before Sunrise – Prima dell’alba (1995)

Ragazzi innamorati

Questa trilogia su l’amore inizia quasi vent’anni fa, nel lontano 1995, con il primo capitolo che si intitola Before Sunrise.

Una ragazza francese viaggia da sola su un treno, per andare a Parigi a trovare una sua cara amica.

I continui litigi di una coppia sposata la infastidiscono, cosi cambia posto sedendosi davanti a un giovane americano.

Il ragazzo, reduce da una delusione amorosa, sta andando a Vienna per prendere un aereo che lo riporterà negli Stati Uniti.

I due si piacciono immediatamente, cominciando a chiacchierare in allegria e intimità riguardo le loro vite.

Non volendo aspettare da solo in aeroporto, lui le propone di fargli compagnia fino all’alba.

Inizia cosi una lunga notte per le strade di Vienna, vagando tra le grandi chiese, i palazzi storici e i variegati locali della città.

Più stanno assieme, più l’iniziale curiosità si trasforma in una attrazione reciproca sempre più forte.

Un amore a prima vista che i due ventenni non avevano mai sperimentato e che sfocia in una incontrollabile passione fino al mattino.

Ma i loro dubbi sono altrettanto forti, insicuri riguardo a cominciare una relazione vivendo a migliaia di chilometri una dall’altro.

E quando alla fine si salutano tristemente alla stazione, né noi né loro sappiamo cosa sarà del loro destino.

Il treno della vita si ferma una volta sola?

Diciamolo subito, in un film romantico il primo ingrediente essenziale è la chimica tra i due attori protagonisti.

In questo senso la scelta di Julie Delpy e Ethan Hawke funziona senza esitazioni al cento per cento.

Il primo impatto che abbiamo di loro sono gli stereotipi della bella e dolce francesina e il fascinoso americano dalla vita incasinata.

Ma più i due continuano a parlare, più questa nostra prima impressione svanisce nel nulla, diventando una coppia/ritratto di una intera generazione.

Due semplici anime di vent’anni uniti da l’amore per la vita e l’arte che sognano assieme qualcosa di diverso, condividendo i loro pensieri sul mondo e sulla gente.

Altro ingrediente indispensabile, ovviamente, è la visione di un autore e la sua mano di talento alla regia e la sceneggiatura.

Richard Linklater tallona da vicino i suoi protagonisti con dei lunghi e brillanti dialoghi che si alternano a pause e momenti di tenera intimità disinibita.

Una notte mano nella mano con questi due innamorati, camminando lungo la riva del Danubio respirando gli aromi, la storia e la musica di Vienna.

E quando il film finisce, a noi resta la tristezza di avere perso due amici che temiamo di non rivedere mai più.

Riassumendo, l’inizio della Trilogia Before e’ uno dei migliori film sull’amore a prima vista, raccontato con la naturalezza e la semplicità di due giovani innocenti.

2 – Before Sunset – Prima del tramonto (2004)

Ragazzi innamorati

La storia riprende dopo nove anni dall’addio dei due innamorati, con l’americano che è diventato uno scrittore di successo.

Alla fine di un lungo tour per tutta l’Europa, il ragazzo si trova a Parigi per promuovere il suo libro.

Un libro che narra proprio del fugace e magico incontro con la ragazza di tanto tempo prima, che non è mai riuscito a dimenticare.

E con grande sorpresa, lui la ritrova proprio tra il pubblico della biblioteca dove sta avvenendo la presentazione.

Chiacchierando amabilmente davanti a un caffè, scoprono che il tempo è passato veloce con grandi cambiamenti per entrambi.

Il ragazzo infatti si è sposato ed ha avuto un figlio, mentre la ragazza vive con un volontario che è sempre via per lavoro.

Anche questa volta lui ha un volo prenotato di li a poche ore, che lo riporterà in America dalla sua famiglia.

Non volendo sprecare un’altra occasione, lui propone di passare quel tempo assieme passeggiando per Parigi.

Lei accetta con entusiasmo, conoscendo molto bene la città e ripensando ancora con tenerezza a quella strana notte di molti anni prima.

A quel punto comincia un lungo pomeriggio di romanticismo, che potrebbe cambiare di nuovo le loro vite profondamente infelici.

E’ possibile non innamorarsi a Parigi?

Il secondo capitolo di questa saga riprende la storia dal punto incompleto dove era terminata.

La sospensione di quell’amore incompiuto si trasforma quindi in anni di distanza che i due protagonisti riempono parlando.

Ancora una volta, i dialoghi serrati, spontanei e divertenti sono l’essenza di questo film.

Ma la furbizia della sceneggiatura è ingannarci con l’apparenza di due giovani ancora belli e pieni di speranze, a prima vista felici e soddisfatti delle loro vite.

In realtà, parola dopo parola e sguardo dopo sguardo, capiamo che dal loro ultimo incontro entrambi hanno imboccato due strade senza uscita.

Il ragazzo è bloccato in un matrimonio spento e senza futuro, mentre la ragazza è piena di un idealismo che non riesce a realizzare.

Julie Delpy e Ethan Hawke offrono una interpretazione ancora migliore del film precedente, con due personaggi più maturi e complessi.

Ormai non hanno più vent’anni, ma nessuno di loro e’ riuscito a dimenticare quella lontana notte dove fecero l’amore in un parco sotto le stelle.

Ma pur essendo cresciuti nel frattempo, il loro modo di vedere la bellezza del mondo è sempre quello di quando erano giovani.

In poche parole, Richard Linklater vince anche il secondo round della sua famosa Trilogia Before.

Il risultato è un’altra storia dalla atmosfera magica, ambientato nella città più romantica dell’intero pianeta.

3 – Before Midnight (2013)

Ragazzi innamorati

Per la conclusione di questa magnifica Trilogia Before, saltiamo ancora una volta 9 anni dopo il capitolo precedente.

I nostri amici sono ormai una coppia da tempo e hanno due bellissime bambine, oltre che il figlio del precedente matrimonio del ragazzo.

La famiglia sta concludendo una magnifica vacanza in Grecia, ospiti nella grande casa di un famoso poeta.

Un periodo di assoluta pace della natura, lontani dal caos della città e lo stress dei loro impegni di lavoro.

Trascorrono il tempo con una coppia di amici e due giovani innamorati, che ricordano molto da vicino com’erano loro molti anni prima.

Purtroppo, il figlio dell’americano se la passa male, in brutti rapporti con la madre che ne ha la custodia quasi esclusiva.

Sempre più ansiosa, la donna francese teme che questa sia la crepa che alla fine incrinerà la loro relazione, separandola dal suo compagno.

Inoltre, deve arrendersi all’evidenza che la sua carriera come ambientalista è assolutamente inutile e inconcludente.

Mentre rimugina sulla possibilità di lavorare per un viscido esponente del governo, riceve un ultimo regalo come addio dai suoi amici greci.

Una ultima notte in una lussuosa suite d’albergo, dove entro mezzanotte cercherà di capire se il suo amore e la sua famiglia hanno ancora un futuro.

Il romanticismo sopravvive alla routine familiare?

Come nel secondo capitolo, anche qui siamo ingannati inizialmente dalla felicità di una piccola famiglia in vacanza.

Anche questa volta, ogni dialogo nasconde un problema che potrebbe essere devastante per i due innamorati, separandoli per sempre.

Ma di nuovo è la loro luminosa umanità a salvarli, seppellendo l’ascia di guerra dietro a un sorriso e il desiderio di essere romantici.

Julie Delpy e Ethan Hawke, vent’anni dopo il primo film, affrontano di petto l’amore da un altro punto di vista.

La passione reciproca è messa alla prova dalla quotidiana responsabilità per le loro bambine e gli strascichi del matrimonio dell’americano.

Gli impegni di lavoro li tengono distanti, oltre che renderli sospettosi per le fugaci avventure che entrambi potrebbero avere.

Ma Richard Linklater vuole dirci che in fondo tutto questo non importa.

Tutto questo è solo la realtà della vita che si scontra coi nostri sogni più intimi e inconfessabili.

E come dice l’uomo proprio alla fine di questa lunga giornata, forse è meglio far funzionare qualcosa di vero che continuare a sognare l’impossibile.

Un consiglio che non possiamo che accettare con amore, continuando a lottare per i nostri desideri come se avessimo ancora vent’anni.

Anche se non siete amanti del genere romantico, spero darete una possibilità a questi film e come sempre vi invito a visitare il mio sito:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!