Scegliere il nome per i propri figli è il primo grande regalo, un dono che dura una vita, ma non sempre è poi apprezzato…
Cara Margherita, nella mia esistenza c’è una cosa, successa al momento della mia nascita, che mi ha creato dei problemi per tutta la vita. Dall’asilo, rovinandomi l’adolescenza e rendendomi la vita difficile anche adesso che ho 29 anni; ovvero i miei genitori hanno pensato bene di darmi il nome strano, complicato e ridicolo…Giuseppa…E questo per quella stupida tradizione che vuole che uno erede sfigato prenda nome di un qualche parente defunto! Giuseppa lo trovo orrendo, lo detesto…mi vergogno e divento rossa ogni volta che per questioni ufficiali devo dirlo per forza (altrimenti, mi faccio chiamare Giusy).
Non hai idea di quante prese in giro abbia avuto per questo nome…pensa che sono pure una ragazza carina, piccola di statura e minutina, direi piuttosto apprezzata dai ragazzi…ma con questo nome mi sento ridicola e brutta! A volte i genitori sono egoisti…scelgono al posto dei figli una cosa che su di loro rimarrà come un marchio a vita…Cosa ne pensi della mia situazione? Tu sei contenta di chiamarti Margherita? G.
Cara amica, già dal fatto che ti firmi G. mi fa capire come idealmente vorresti cancellare tutto ciò che viene dopo quella lettera per chiamarti magari Giulia, Giovanna, Ginevra; insomma qualcosa che non abbia a che fare con quello “strano, complicato e ridicolo” nome.
Effettivamente, ti capisco: Giuseppa è un nome piuttosto impegnativo da portare, sia per una bambina, che per un’adolescente ma anche per un’adulta. Quando ho letto la tua email, mi sono ricordata della mamma di una conoscente che si faceva chiamare Giusy perché si vergognava del suo vero nome: Giuseppina. Ma Giuseppina tutto sommato può anche passare; Giuseppa…eh…si fa davvero un po’ fatica!
Capisco quando mi parli delle scelte che fanno a volte i genitori per noi. Certamente, alcune condizionano la nostra vita o addirittura la plasmano. Però nel caso di un nome, forse, c’è una scappatoia. Ovvero, hai mai pensato di cambiarlo? Dando un’occhiata in Internet mi pare di aver capito che l’organo preposto è la Prefettura a cui va fatta domanda. Perché non provi ad informarti se possiedi i requisiti per il cambio?
Per quando mi riguarda invece, a me il mio nome è sempre piaciuto; tanto che quando ho cominciato la arriera, al contrario di molte miei colleghi e colleghi, ho scelto di tenerlo invece che acquisire un nome d’arte. Cioè, non potrei identificarmi meglio in nessun nome che non sia Margherita! Pare – ma forse è solo una storiella che i miei genitori mi raccontavano quando ero piccola – che sono stata chiamata così perché il mio papà, prendendomi in braccio appena nata, disse a mia mamma: “Luisa, questa bambina è bella come un fiore!”. Chissà se è vero!
Ti abbraccio amica mia e se vuoi, tienimi informata!
Margherita
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