Zero il Folle parte in Tour. E sarà ancora Zerofollia

È scoccata l’ora Zero, per il tour tanto atteso: Zero il Folle comincia da Roma

Zero il Folle

Qualcuno prima o poi avrebbe dovuto riaccendere il sacro fuoco della Follia! Una follia bella. Sana. Contagiosa! In un mondo non più tondo. Ma troppo quadrato e impostato. Troppo prevedibile e quindi, privo di sorprese e di cambiamenti significativi. Io sono Folle dal 30 settembre del 1950. E da allora non ho mai smesso di esercitare “la professione”. Grazie anticipatamente a chi mi offrirà ancora stupore e nuovi spunti per il mio diario di bordo. A chi, insomma, riaccenderà la “miccia”. La rivoluzione è possibile e necessaria ogni santo giorno. Le mie canzoni sono rumore da sempre… Sono certo perciò che il mondo, grazie a quelli come noi, ritornerà a girare con fantasia ed eccentricità! E fissatevelo bene in mente: la vita bacia i Folli!

Firmato: Zero il Folle

Parole che sono una conferma di quanto scrissi poco tempo fa, in un mio articolo (che da sorcino, puoi, anzi, devi, rileggere cliccando qui).

Facevo un’analisi di un fenomeno chiamato Zerofollia e scrivevo così.

Zerofollia

L’essere umano ha bisogno di riferimenti. Ha bisogno di leader. Ha bisogno di ritrovarsi in un archeotipo che lo rappresenti. Renato Zero ha rappresentato e rappresenta tutt’ora la libertà, malgrado il peso della responsabilità che rappresenta questa parola. E’ l’elemento fuori dal coro di una società fatta di modelli standard, di produzioni in serie di banalità. La voce di chi non è nessuno, di chi vive nella quotidianità degli “ultimi in fondo alla lista, siamo noi gli zeri del mondo, siamo noi che chiudiamo il cerchio di un destino fin troppo scontato che ti stampa indelebile, un marchio”.

E’ la voce del cuore, quella che non può stare zitta e che ti dice anche quello che non vuoi sentire. Renato Zero, malgrado gli inevitabili fanatismi intorno a lui, è stato e resta un’icona vera, sincera, mai banale, mai scontata, di quello che vorremmo essere: liberi, laddove essere libero significa avere il coraggio di essere noi stessi, con le nostre emozioni, uniti in un amore universale. E’ un’utopia, una follia. Una Zerofollia.

Zero il folle in un bianco e nero con giacca arancione

Manca poco all’ora Zero

Tra poche ore scoccherà l’ora Zero, al termine di un countdown ben noto a chi riempirà questa struttura romana che tanto sembra un’astronave. Infatti, a guardarla bene, da fuori, nell’attesa che si aprano i cancelli della felicità, sembra davvero che sia pronta per accendere le luci al crepuscolo e poi, come una vera astronave, sollevarsi verso l’infinito.

Potere di Zero il Folle.

Invece, il palazzetto dello sport di Roma, resterà saldo per terra, ma non ci giurerei…Per tutti quelli che entreranno li dentro stasera, volare sarà normale. Del resto, è lui che ci promette “Quattro passi nel blu”… Top secret la scaletta, ma sicuramente, ci gusteremo tutti (o quasi) i brani dell’album. In che ordine, non si sa, ma ci saranno. Anche la scenografia è top secret, così come gli eventuali ospiti “a sorpresa”.

Non si sa cosa ci aspetta, non si sa mai prima. E del resto, non vogliamo saperlo. Ci piace farci sorprendere, ci piace farci stupire. Zero il Folle sa cosa fare.

In viaggio verso Zerolandia

E sono già tanti quelli in viaggio. Hanno invaso ogni mezzo di trasporto. Tanti sono in autostrada, tanti su un treno, altri in autobus organizzati. Stanno arrivando da tutta Italia, non possono certo mancarsi “la prima” nella città eterna.

Chi con i soldi contati per un caffè e i panini nello zaino, chi ha fatto carte false per esserci. Qualcuno ha lasciato furtivo un cuscino sotto le coperte, con un biglietto “mamma non preoccuparti, torno stanotte” e qualcuno ha litigato col capo per avere un giorno di permesso. Qualcuno si è persino finto malato, e qualcun altro sta facendo il giro a prendere nonna e zia, perchè Renato andiamo a vederlo tutti insieme. Ma tutti, tutti ci saranno.

E tutti insieme stanno contando…tre, due, uno…fino a quando sarà finalmente tempo di gridare…ZERO!!!

Ci vediamo, alla fine, per raccontarvi com’è andata.

Zero il Folle a Roma con cappello, occhiali neri e abito nero con cravatta con i pollici all'insu
Foto da Optimagazine.com

Le date complete del Tour Zero il Folle

Per chi ancora non l’avesse, se avete fortuna, dovrebbe esserci ancora qualche biglietto acquistabile sul sito di Vivaticket

Novembre

1 novembre – Roma, Palazzo dello sport
3 novembre – Roma, Palazzo dello sport
4 novembre – Roma, Palazzo dello sport
6 novembre – Roma, Palazzo dello sport
14 novembre – Firenze, Mandela Forum
15 novembre – Firenze, Mandela Forum
18 novembre – Mantova, Grana Padano Arena
19 novembre – Mantova, Grana Padano Arena
23 novembre – Pesato, Vitrifrigo Arena
24 novembre – Pesaro, Vitrifrigo Arena

Dicembre

7 dicembre – Livorno, Modigliani Forum
8 dicembre – Livorno, Modigliani Forum
14 dicembre – Torino, Pala Alpitour
15 dicembre – Torino, Pala Alpitour
21 dicembre – Bologna, Unipol Arena 2 dicembre – Bologna, Unipol Arena

Gennaio 2020

11 gennaio – Milano, Mediolanum Forum
12 gennaio – Milano, Mediolanum Forum
18 gennaio – Eboli, Palaseledi
19 gennaio – Eboli, Palaseledi
23 gennaio – Bari, Palafloriodi
25 gennaio – Bari, Palafloriodi

Video brano “La vetrina” – Zero il Folle

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”