Playlist di Pasqua: musica da ascoltare tra una riflessione e una fetta di colomba

Pasqua, si sa, è una festa a due velocità: da una parte c’è chi la vive come un’occasione di raccoglimento (o almeno ci prova), dall’altra c’è chi ne approfitta per un pranzo lungo tre ore e una digestione di tre giorni. Ma che siate spirituali o semplicemente affamati, c’è una verità universale: ogni festa ha bisogno di una colonna sonora. Ecco 5 tracce perfette per accompagnare la vostra domenica pasquale, tra resurrezioni simboliche, digestivi e playlist ben curate.

April Come She Will” – Simon & Garfunkel


Se Pasqua cade in primavera, un motivo ci sarà. Questo piccolo gioiello di due minuti e mezzo è una carezza acustica, la pausa perfetta tra il prosecco e il primo piatto. Poche parole, arpeggi malinconici e quella dolcezza che sa di stagione che si risveglia. Da ascoltare rigorosamente con la finestra aperta.

Happy” – Pharrell Williams


Restiamo sinceri: a un certo punto della giornata qualcuno tirerà fuori questa. E va bene così. L’equilibrio tra il groove irresistibile e l’energia contagiosa fa il suo dovere anche a Pasqua, soprattutto quando si comincia a ballare (in modo passivo-aggressivo) per smaltire l’agnello. Bonus: piace anche alla zia.

“Redemption Song” – Bob Marley

C’è rinascita più potente di quella che passa dalla liberazione dell’anima? Marley canta la fine delle catene – fisiche, storiche, interiori – con una semplicità che è quasi sacra. Una ballata acustica, intensa e necessaria, che si incastra perfettamente nel clima pasquale. Da ascoltare in silenzio, con la testa un po’ altrove e il cuore più leggero.

 “Sunday Morning” – Maroon 5


Ok, non sarà il brano più rivoluzionario mai scritto, ma il mood è perfetto: leggero, pigro, morbido. Ideale per aprire la giornata con calma o per accompagnare quella fase post-pranzo in cui tutti cercano di non cedere al sonnellino. Un sottofondo “brunch-core”, se vogliamo coniare una nuova etichetta.

Hallelujah” – Jeff Buckley


Sì, la mettiamo sempre. Ma c’è un motivo. La versione di Buckley resta una delle interpretazioni più intense mai registrate, e in un giorno come questo riesce ad avvolgere tutto in una patina sospesa, sacra e profana insieme. Magari non durante il pranzo, ma appena dopo: quando si abbassano le voci e qualcuno guarda fuori, pensando un po’ a tutto e un po’ a niente.

Bonus track: “Ci vuole un fiore” – Sergio Endrigo


Per chiudere la playlist di Pasqua con un sorriso e un pizzico di poesia semplice. Endrigo ci ricorda, con la voce limpida e la grazia di un tempo che non c’è più, che anche dalle cose più piccole può nascere la bellezza. Una pillola di filosofia in tre minuti.

Che sia una Pasqua mistica o pop, l’importante è metterci le cuffie giuste.
Playlist alla mano, fate spazio: alle emozioni, al cioccolato, e magari anche a un bel disco intero, come non succedeva da un po’.

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L’immagine di copertina è stata generata con Bing IA.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.