(Adnkronos) –
La guerra tra la Russia e l'Europa non ci sarà, parola di Dmitry Medvedev. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, come di consueto, è estremamente loquace sui social e coglie l'occasione per sfottere Donald Trump. Da Telegram a X, l'ex presidente passa da una piattaforma all'altra per condividere le proprie riflessioni sulla guerra in Ucraina, per delineare scenari e per pungere gli Stati Uniti. Si parte dal rischio di un allargamento della guerra ad altri paesi europei. C'è questo rischio? "Non dovrebbe esserci", scrive Medvedev su Telegram. "Perché? Perché contraddice gli interessi del nostro paese. La Russia in linea di principio non ha bisogno di guerra con nessuno, nemmeno con la fredda vecchia Europa. Non c'è nulla da guadagnare lì. L'economia europea è debole e dipendente dagli Stati Uniti, la sua cultura sta degradando senza gloria. L'Europa sta perdendo la sua identità, dissolvendosi in migranti aggressivi", afferma. Quindi, accende i riflettori sull'obiettivo che Mosca deve perseguire: "Il compito principale del popolo russo è lo sviluppo dei propri territori, incluso il recupero delle nostre terre tornate. È un lavoro difficile e costoso".
"La Russia è sempre arrivata in Europa solo come liberatrice, non come conquistatrice", dice Medvedev, che non considera possibile l'inizio del conflitto per iniziativa di altri paesi europei. "Perché una tale guerra non può essere scatenata dalla stessa Europa? Ecco perché. I paesi europei sono vulnerabili e divisi. Possono perseguire solo i propri interessi, cercando di sopravvivere nel caos economico moderno. Semplicemente non possono permettersi una guerra con la Russia", sostiene. "I leader europei sono degenerati insignificanti, incapaci di assumersi la responsabilità di qualsiasi impresa seria. Non possiedono un pensiero strategico, tanto meno la passionalità necessaria per decisioni militari di successo. Gli europei sono per lo più inerti e viziati, non vogliono combattere per ideali comuni o anche per la propria terra", continua, criticando aspramente i leader del Vecchio Continente. Al di là di queste considerazioni, "la probabilità di un incidente fatale esiste sempre. E il fattore di iperattività di idioti sconsiderati non è scomparso. E un tale conflitto ha un rischio assolutamente reale di degenerare in una guerra con l'uso di armi di distruzione di massa. Perciò -conclude- bisogna stare allerta".
Dopo i fendenti riservati all'Europa, Medvedev si sposta su Twitter e prende di mira Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, nelle ultime ore, ha fatto nuovamente riferimento ai sottomarini nucleari inviati non lontano dalle coste russe. Per Medvedev, si tratta di un "nuovo episodio della serie thriller". "Trump ha tirato ancora una volta in ballo i sottomarini che avrebbe 'inviato sulle coste russe', insistendo sul fatto che sono 'molto ben nascosti'", prosegue l'ex presidente russo nel tweet. "Come dice il proverbio, è difficile trovare un gatto nero in una stanza buia, soprattutto se non c'è". Ieri Trump ha descritto Medvedev come "una persona stupida", sostenendo di aver spostato uno o due "sottomarini" sulle coste della Russia. Ad agosto il presidente americano aveva dichiarato di aver ordinato lo spostamento di due sottomarini nucleari nelle "regioni appropriate" in risposta alle minacce di Medvedev, allora descritto come un ''presidente fallito della Russia, che si crede ancora presidente''. In quell'occasione Trump aveva avvertito Medvedev invitandolo a "stare attento a quello che dice. Sta entrando in un territorio molto pericoloso''. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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