Sciopero 28 novembre, l’Italia si ferma: dai treni ad aerei e scuola, orari e fasce di garanzia

(Adnkronos) – Sciopero generale venerdì 28 novembre 2025. Scuola, treni, aerei: i settori che aderiscono alla protesta sono diversi e durante la giornata è possibile si verifichino non pochi disagi.  Dalle 21 di giovedì 27 alle 21 di venerdì 28 novembre 2025, i treni possono subire cancellazioni o variazioni, per uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord si legge sul sito. Ci sono comunque treni garantiti (GUARDA). Per il trasporto Regionale di Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Aderisce allo sciopero anche Italo: anche in questo caso alcuni treni sono garantiti (GUARDA). Disagi anche nel trasporto aereo. Enac fa sapere: "Con riferimento allo sciopero in oggetto, sentite le società di trasporto aereo in sede di coordinamento preventivo, si provvede all’individuazione dei voli da assistere in base alla legge 146/1990 ed in applicazione della delibera n. 14/387 del 13 ottobre 2014 della Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, in aggiunta ai voli di Stato, militari, emergenza,
sanitari, umanitari e di soccorso:
A) tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7.00/10.00 e 18.00/21.00;
tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di
proclamazione dello sciopero.
B) seguenti voli di collegamento con le isole con unica frequenza giornaliera con esclusione del
traffico continentale:
EJU 3583 MALPENSA (LIMC) OLBIA (LIEO)
EJU 3584 OLBIA (LIEO) MALPENSA (LIMC)
VOE 1745 VERONA (LIPX) CATANIA (LICC)
VOE 1409 FIRENZE (LIRQ) PALERMO (LICJ)
WMT 6526 CATANIA (LICC) TORINO (LIMF)
WMT 6525 TORINO (LIMF) CATANIA (LICC). Dovrà essere comunque assicurato l'arrivo a destinazione di tutti i voli nazionali in corso al momento
dell'inizio dello sciopero.
C) sono altresì assicurati:
1. la partenza di tutti i voli schedulati in orari antecedenti inizio astensione e ritardati per cause
indipendenti dalla volontà delle parti;
2. l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato non oltre trenta minuti primi dall'inizio dello sciopero stesso. D) voli intercontinentali: tutti i collegamenti intercontinentali in arrivo compresi transiti su scali nazionali nonché seguenti voli intercontinentali in partenza (LA LISTA). A rischio anche il trasporto pubblico (metro, bus e tram): da Roma a Milano, da Napoli a Firenze. Le organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero sono Usb Lavoro Privato, Cub, Sgb, Cobas. Il servizio sarà garantito esclusivamente durante le fasce di legge: da inizio servizio alle 8.29 e dalle 17 alle 19.59. Nel territorio di Roma Capitale, lo sciopero riguarda l'intera rete Atac e le reti degli esercenti Autoservizi Troiani/Sap, Autoservizi Tuscia/Bis, Atr. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento. Sono garantite le corse sull'intera rete da inizio servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59; non è garantito il servizio sull'intera rete dalle ore 8.30 alle ore 17.00 e dalle ore 20.00 al termine del servizio diurno, compreso la linea di bus sostitutiva MC8 Parco di Centocelle-Pantano programmata a partire dalle ore 21.30 per lavori all'infrastruttura ferroviaria; non sono garantite le corse delle linee metro A, B/B1, C previste dopo le ore 24; non sono garantite le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980 e delle linee 314, 404 e 444 gestite da altri esercenti Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. Le motivazioni principali poste alla base dello sciopero USB sono: "La finanziaria di guerra; il piano Re-Arm EU che distoglie risorse da salari e servizi essenziali; l'indisponibilità dell'Unione Europea e del Governo italiano di imporre sanzioni adeguate alla gravità della situazione e a interrompere ogni relazione istituzionale e collaborazione economica, scientifica e politica con lo Stato di Israele; il tentativo di riconversione in senso bellico dell'industria e delle infrastrutture strategiche, contro il carico, scarico e trasporto di armamenti nelle infrastrutture dei trasporti; l'utilizzo della ricerca pubblica e privata in progetti indirizzati a scopi bellici; la scelta autoritaria in materia di leggi repressive e di forme di contrasto al dissenso e del conflitto sociale". Cub: "La complicità del Governo italiano e della Ue nel genocidio del popolo palestinese; l'economia di guerra e la guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori, la Legge di bilancio 2026 che saccheggia il futuro delle masse popolari e dei lavoratori e una previsione di aumento delle spese militari fino a 22 miliardi di euro in tre anni; le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori". Lo sciopero, promosso da un’ampia coalizione di Confederazioni e Organizzazioni sindacali, riguarda anche la scuola e avrà ripercussioni sull’attività di docenti, personale ATA, studenti e famiglie. Anche sigle specifiche come Unicobas Scuola e Università, Cobas Scuola Sardegna e FISI hanno aderito proclamando lo sciopero per il personale del comparto istruzione e ricerca, come evidenziato nel recente avviso. Nell’avviso pubblicato dal Ministero dell’Istruzione si legge quanto segue: “Si comunica che le Confederazioni e Organizzazioni sindacali CUB, con adesione ADL Varese, CUB SUR, SGB, SBM, ADL COBAS, CLAP, SIAL COBAS, COBAS, Cobas Scuola, S.I. COBAS, USI-Unione Sindacale di base fondata nel 1912 e ricostituita, USB, USB PI, USIUnione Sindacale Italiana, FI-SI, USI CIT, FLAI TS, hanno proclamato, per l’intera giornata del 28 novembre 2025, uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private. Per la medesima intera giornata del 28 novembre 2025, Unicobas Scuola e Università, Cobas Scuola Sardegna, SSB e F.I.S.I. hanno proclamato uno sciopero per il personale del Comparto e dell’Area Istruzione e Ricerca”. Venerdì 28 novembre sciopereranno anche i giornalisti. Fnsi in una nota ha annunciato anche una manifestazione a Roma il 27, alla vigilia dell'astensione dal lavoro.  
—cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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