Calcio e scommesse illegali, altre 5 persone ai domiciliari

(Adnkronos) – La Guardia di finanza di Milano, su delega della procura, ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di cinque persone coinvolte nell'inchiesta sul giro di scommesse clandestine che avrebbe visto protagonisti anche calciatori di Serie A. In particolare, i domiciliari riguardano i due presunti organizzatori (Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera) e i tre soci della gioielleria milanese Elysium (Antonio Scinocca, Antonino Parise e Andrea Piccini). Tutti erano stati sentiti a metà aprile, con la formula dell'interrogatorio preventivo, dalla gip Lidia Castellucci per i reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e riciclaggio. Gli indagati sono stati già destinatari, lo scorso 11 aprile, di un decreto di perquisizione e di un decreto di sequestro preventivo per complessivi 1.533.753 euro, "con sottoposizione a vincolo di 929.742,60 su rapporti finanziari, 104.085,00 in contanti e sei immobili (del valore stimato di 499.925,40) nonché di ulteriori 240.500 in denaro contante trovato nella gioielleria oggetto di perquisizione", indagata per responsabilità amministrativa in base alla legge 231. L’indagine, condotta dalla Sezione di polizia giudiziaria- aliquota Guardia di finanza della procura di Milano, ha permesso di individuare il gruppo che per le scommesse usava anche piattaforme online non autorizzate.  I proventi, attualmente quantificati in 1.533.753 euro, "venivano riciclati attraverso una gioielleria milanese mediante finte vendite di orologi e beni di lusso mai consegnati a fronte dei quali, nella maggior parte dei casi, venivano emesse le relative fatture" si sottolinea nel comunicato della Procura firmato da Marcello Viola. E' stato inoltre individuato un "consolidato e strutturato" sistema per il pagamento dei debiti di gioco, che si avvaleva di "prestanomi e strumenti finanziari" come carte PostePay, conti Revolut e correnti bancari. "In aggiunta, alcuni scommettitori, incentivati da bonus o sconti sui debiti accumulati, promuovevano attivamente le piattaforme illegali".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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