(Adnkronos) – "Il dispiacere c’è sempre, perché quando qualcuno ha avuto bisogno di te era disposto a tutto… ma quando sei tu ad aver bisogno, è difficile trovarli. La vita è fatta così: c’è chi è riconoscente e chi no". Così Claudio Cecchetto si racconta con ironia e sincerità a 'Ciao Maschio', ospite di Nunzia De Girolamo, nella puntata in onda oggi alle 17.05 su Rai 1. Durante il gioco 'Cosa lasci e cosa tieni', Cecchetto è invitato a scegliere tra tre nomi simbolo della sua carriera: Gerry Scotti, Linus e gli 883. "Tre montagne, è difficile scegliere – confessa – perché con Gerry mi sento spesso, andiamo a cena, è un intenditore incredibile di cibo e di vino. Ma se devo dirne uno, tengo Max Pezzali. È il più riconoscente. Quando gli proposi San Siro, mi telefonò e mi disse: 'Io entro a San Siro solo se vieni con me'". Poi, con il suo consueto sorriso e una punta di sarcasmo, Cecchetto aggiunge: "Beh, Linus? Gli ho risolto la vita: oggi è direttore di due radio che ho creato, penso sia felice di avermi conosciuto". E con tono più riflessivo conclude: "Non parlo di rapporti interrotti o di rancori. Semplicemente, capita che quando non ci si frequenta più, qualcuno sparisca. Ma va bene così: nella vita si dà, e non sempre si riceve".
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