Clair Obscur: Expedition 33 domina The Game Awards 2025

Quella andata in scena al Peacock Theater (Los Angeles – CA) è stata una delle edizioni più rivoluzionarie dei The Game Awards (TGA).

Come ampiamente pronosticato, a dominare la serata, è stato Clair Obscur: Expedition 33. Il videogioco francese si è aggiudicato l’ambito Game of the Year (GOTY). Il giovane team indipendente Sandfall Interactive, ha conquistato ben 9 premi su 12 nomination, stabilendo un nuovo record assoluto nella storia della manifestazione.

Anche se, a voler esser pignoli, le nomination salgono a 13 se si considera il Player’s Voice, ovvero il premio speciale assegnato esclusivamente dal pubblico e dai giocatori per il miglior videogioco dell’anno.

Il precedente primato apparteneva a The Last of Us Part II, che nel 2020 si era aggiudicato “solo” 7 statuette. L’impresa di Expedition 33 non solo supera quel traguardo, ma lo fa con la forza creativa di uno studio piccolo, emergente e senza il supporto di un qualche colosso dell’industria alle spalle.

Clair Obscur: Expedition 33 – un trionfo artistico e narrativo che ha convinto tutti

Il titolo di Sandfall si è imposto nelle categorie più prestigiose:

  • Game of the Year
  • Best Game Direction
  • Best Narrative
  • Best Art Direction
  • Best Score & Music
  • Best Independent Game
  • Best Debut Indie Game
  • Best RPG
  • Best Performance (Jennifer English)

Un risultato che racconta, più dei numeri, la capacità del gioco di colpire ed unire pubblico e critica sotto lo stesso tetto, grazie alla sua direzione artistica, al gameplay a turni reinventato in chiave più moderna e a un comparto narrativo maturo e sorprendente.

La rivincita degli indie: quando la creatività vince su tutto.

Una delle chiavi di lettura più forti di questa edizione è proprio la vittoria “ideologica” dell’indipendente sull’industria.

Sandfall Interactive, studio fondato pochi anni fa, composto da una trentina di dipendenti (il team principale) ha saputo prevalere su titoli sviluppati da team ben più grandi, con budget totalmente diversi e con uno storico nel gaming più solido alle spalle.

Anche il premio conquistato da ARC Raiders come Best Multiplayer rafforza il concetto. Infatti Embark Studios, creatore del miglior gioco multiplayer dell’anno, si è da subito presentato come uno studio indipendente che lavora a progetti innovativi.

In un’annata fatta di produzioni ambiziose, vedere progetti indie detronizzare i giganti rappresenta un segnale forte: nel panorama videoludico non è solo il budget a fare la differenza, ma la qualità artistica e la visione autoriale… la tanto amata meritocrazia!

Gli “sconfitti” illustri della serata.

Se Expedition 33 ha brillato, diversi titoli attesissimi sono usciti dalla cerimonia con molto meno di quanto previsto:

  • Death Stranding 2: On the Beach – il videogioco del Maestro Hideo Kojima, pur tra i più discussi dell’anno, non è riuscito a imporsi nelle categorie principali.
  • Kingdom Come: Deliverance II – candidato al GOTY, è rimasto a mani vuote nonostante una campagna promozionale molto forte.
  • Hollow Knight: Silksong – premiato come Best Action/Adventure, ma oscurato dall’enorme successo di Expedition 33.
  • Donkey Kong Bananza – ha centrato il premio come Best Family Game, senza però incidere sul quadro generale.

Una serata tra: spettacolo, ospiti, conferme e nuovi annunci videoludici!

Oltre ai premi, la cerimonia ha offerto momenti di spettacolo: tra ospiti di rilievo del settore, presentazioni di trailer esclusivi e performance musicali che hanno accompagnato la celebrazione della cultura videoludica.

Su tutti spiccano i trailer di: Resident Evil Requiem, Tomb Raider, Star Wars: Fate of the Old Republic e Control Resonant che potete già trovare e guardare tranquillamente ovunque. Videogiochi che saranno disponibili dal 2026/2027.

The Game Awards 2025: un’edizione da ricordare.

The Game Awards 2025 resteranno nella storia del panorama videoludico come l’anno in cui Clair Obscur: Expedition 33 ha riscritto le regole, dimostrando che la forza e la creatività delle idee può superare ogni ostacolo. Dal punto di vista artistico, produttivo e culturale, il trionfo di Sandfall Interactive segna un momento simbolico per l’industria: gli indie non sono più semplici outsider, ma veri protagonisti del futuro.

E, scusate se è poco, noi videogiocatori esperti ne siamo più che contenti.

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Tony Annunziata
Tony Annunziata
Mi presento: il mio vero nome è Antonio Annunziata ma tutti mi chiamano Tony. Scrivo di videogiochi e cinema perché alla classica domanda: “che fai nella vita?” fatta ai pranzi di Natale dai lontani parenti devo pur rispondere qualcosa. Formato all’AIV (Accademia Italiana di Videogiochi) e addestrato all’Accademia di Cinema e Televisione Griffith, passo il tempo a criticare storie altrui per non soffermarmi sulla mia. Ho realizzato cortometraggi indipendenti, perché criticare i film non bastava: volevo creare qualcosa che qualcuno potesse demolire. A 22 anni ho vinto un torneo di FIFA con un braccio ingessato e so che può sembrare un dettaglio inutile ma: fallo tu se ci riesci! Ok, ora basta parlare di me, ho un Boss fortissimo da distruggere!
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