(Adnkronos) – Dopo l'attacco lanciato da Israele all'Iran, arrivano i primi retroscena sull'operazione dello Stato ebraico contro siti nucleari, vertici militari e scienziati di Teheran. Secondo quanto riferito da una fonte della sicurezza israeliana, il Mossad avrebbe infatti allestito all'interno dell'Iran una base per droni carichi di esplosivo, che erano stati introdotti clandestinamente nel Paese con largo anticipo e attivati durante l'attacco israeliano. Secondo la fonte, i droni sono stati lanciati contro i lanciamissili terra-terra di una base vicino a Teheran, ritenuti una minaccia diretta per Israele. Contemporaneamente, unità commando del Mossad operavano nell'Iran centrale, schierando sistemi d'arma a guida di precisione in aree aperte vicino alle batterie missilistiche terra-aria iraniane. Questi sistemi sono stati attivati all'inizio dell'attacco aereo israeliano. Secondo il portavoce delle Idf Defrin, in una dichiarazione rilasciata stamane dopo i primi attacchi, l'intelligence israeliana ha recentemente rilevato una significativa accelerazione negli sforzi nucleari dell'Iran. Secondo gli 007, il regime iraniano ha istituito "un programma segreto attraverso il quale importanti scienziati nucleari hanno segretamente sviluppato tutti i componenti necessari per un'arma nucleare". "Questa è la prova inequivocabile che il regime iraniano sta lavorando attivamente per ottenere un'arma nucleare nel prossimo futuro", ha affermato, aggiungendo che l'Iran possiede migliaia di missili balistici e intende raddoppiare o addirittura triplicare il suo arsenale. Il regime, ha detto, "continua ad armare e finanziare i suoi alleati in tutto il Medio Oriente per agire contro lo Stato di Israele. L'obiettivo di questa operazione è quello di rimuovere la minaccia". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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