Mentre tutta l’Italia è sotto il giogo degli aumenti in bolletta, scoppia il caso del gas gratis in Basilicata. Com’è possibile che una regione italiana possa decidere di destinare un beneficio tale ai suoi residenti e come funziona?
Andiamo per ordine e cominciamo dai fatti.
Inanzitutto, la delibera è frutto della riunione del Consiglio Regionale della regione Basilicata, avvenuta il 13 agosto 2022, nella quale il Consiglio ha approvato la Legge 23 agosto 2022, n.28 “Misure regionali di compensazione ambientale per la transizione energetica ed il ripopolamento del territorio lucano“.
La legge stabilisce:
In applicazione del principio di efficientamento e di risparmio energetico, al fine di attenuare a livello regionale gli effetti negativi della crisi energetica e di favorire il processo di ripopolamento del territorio lucano, la Regione dispone la valorizzazione del gas naturale, acquisito in sede di negoziati in materia di compensazione ambientale con le concessionarie degli impianti estrattivi di idrocarburi sul territorio, consentendo, con oneri a carico della Regione e anche con criteri prioritari che tutelino ed incentivino il risparmio energetico e la riconversione verso l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili, la erogazione gratuita mediante rimborso della componente energia del prezzo del gas fornito per le utenze domestiche dei residenti nella Regione Basilicata, delle pubbliche amministrazioni regionali, esclusi gli enti pubblici economici e le società partecipate, e degli enti locali regionali. I criteri per il rimborso perseguono l’obiettivo del risparmio del consumo e della riconversione energetica secondo modalità definitedalla Giunta Regionale.
Legge n°28 del 23 agosto 2022
L’accordo con Eni e Total
La legge fa riferimento ad “impianti estrattivi di idrocarburi sul territorio” Per impianti estrattivi si intende i giacimenti petroliferi che sono presenti nella regione. La Basilicata, infatti, possiede dei giacimenti petroliferi, situati in Val D’Agri, tra Potenza e Matera. L’attività estrattiva di questi due giacimenti è ad opera di due compagnie che sono Eni e Total.
Tra le due società e il Governatore esiste un accordo “acquisito in sede di negoziati in materia di compensazione ambientale“, che prevede un risarcimento da parte delle due multinazionali per i territori coinvolti e che subiscono le conseguenze e gli effetti delle loro attività. In pratica, il territorio viene risarcito per l’inquinamento prodotto dalle attività di estrazione.
Il risarcimento è quantificato in 200 milioni di metri cubi di gas all’anno. Si prevede, quindi, uno stanziamento di 60 milioni di euro per l’anno in corso e 400 milioni di euro per i prossimi due esercizi, 2023 e 2024.
In sintesi:


Gas gratis: a chi spetta?
La legge parla di utenze domestiche, quindi solo i privati cittadini escludendo di fatto le imprese e gli esercizi commerciali. Include invece gli enti locali e le pubbliche amministrazioni regionali, esclusi gli enti pubblici economici e le società partecipate. Tale agevolazione non esclude i bonus sociali previsti dalle misure urgenti
per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale previsti dalle norme statali vigenti.
Attenzione però! La legge prevede la fornitura gratuita del gas ma gli utenti pagheranno comunque gli oneri di trasporto e le voci relative agli oneri di sistema previste in bolletta.
Pertanto, il risparmio sarà, di fatto, pari a circa il 50% del totale della bolletta.
Per chi non è allacciato alla rete del gas, è previsto un incentivo fino a 5 mila euro per l’installazione di fotovoltaici o pannelli solari termici.