(Adnkronos) – Israele assumerà il controllo "di tutto il territorio" della Striscia di Gaza. A dichiararlo è stato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "I combattimenti sono intensi e progrediamo. Prenderemo il controllo dell'intero territorio della Striscia di Gaza", ha affermato in un video postato sul suo account Telegram. "Non cediamo, ma per riuscire bisogna agire in modo che non ci fermino". Dopo aver annunciato una ripresa limitata degli aiuti umanitari, il primo ministro israeliano ha quindi dichiarato che Israele deve impedire una carestia a Gaza "per ragioni diplomatiche". "Non dobbiamo lasciare che la popolazione sprofondi nella carestia, per ragioni pratiche e diplomatiche", ha affermato nel video, aggiungendo che anche gli "amici" di Israele non tollererebbero "immagini di carestia di massa" nei territori palestinesi. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha intanto accolto con favore la decisione del governo di riprendere la consegna di aiuti umanitari alla popolazione della Striscia. ''Non dobbiamo permettere ai nostri nemici di disumanizzarci'', ha affermato Herzog intervenendo all'assemblea plenaria del Congresso ebraico mondiale a Gerusalemme. Definendo Hamas ''un nemico crudele'', il presidente israeliano ha detto che ''noi siamo migliori e saremo sempre guidati dalla nostra umanità''. Per questo, la decisione di consentire l'ingresso di aiuti destinati alla popolazione civile di Gaza ''è un passo fondamentale affinché Israele possa mantenere le sue capacità militari, operare in conformità con il diritto internazionale umanitario e, soprattutto, affinché noi possiamo mantenere la nostra umanità in questa tragedia", ha affermato. L'Agenzia delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha intanto reso noto di essere ''in trattative'' con le autorità israeliane per la ripresa della consegna di aiuti: "Stiamo discutendo con loro su come ciò avverrà, date le condizioni sul campo". Sarebbero intanto almeno 23 i palestinesi uccisi dall'alba nei raid aerei condotti dalle forze armate israeliane sulla Striscia, riferisce l'emittente al-Jazeera, spiegando che nei raid dell'Idf sarebbe stato colpito anche l'ospedale Nasser a Khan Younis. Cinque sono le persone che avrebbero perso la vita in un raid aereo dell'Idf che avrebbe colpito sfollati vicino al mercato di Al-Faluja, nel campo profughi di Jabalia. L'esercito israeliano ha quindi intimato agli abitanti di Gaza di "lasciare immediatamente", in vista di un attacco, la città meridionale di Khan Younis e le aree limitrofe di Bani Suheila e Abasan. "Le Forze di difesa israeliane lanceranno un attacco senza precedenti per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche in quest'area", ha dichiarato su Telegram il portavoce in lingua araba Avichay Adraee. "Dovete dirigervi immediatamente a ovest, nella zona di Mawasi. Da questo momento, Khan Younis sarà considerata una zona di combattimento pericolosa", ha aggiunto l'Idf. Nove soldati israeliani vestiti in abiti femminili avrebbero fatto irruzione nella casa di Ahmed Sarhan, comandante delle brigate Nasser Saladin braccio armato della Jihad islamica palestinese, a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, per poi ucciderlo. Lo scrivono i media palestinesi aggiungendo che la moglie e i figli di Sarhan sarebbero stati arrestati. Secondo la ricostruzione, i soldati israeliani avrebbero voluto catturare Sarhan, ma lo hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco dopo che il miliziano ha opposto resistenza. Un funzionario della sicurezza israeliana citato a condizione di anonimato da Haaretz ha affermato che l'operazione a Khan Younis non era collegata ai piani di liberazione degli ostaggi, ma ha rifiutato di rilasciare ulteriori dichiarazioni. I negoziati a Doha su un possibile cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi sono intanto giunti a un punto morto, ha riferito a Channel 12 un funzionario israeliano, secondo cui i colloqui sono "giunti a un vicolo cieco", sottolineando che Israele non fornirà ad Hamas alcuna garanzia per la fine della guerra nell'ambito degli attuali sforzi di mediazione. L'esercito israeliano ha intanto annunciato l'inizio di un'offensiva di terra su ampia scala nella parte settentrionale e in quella meridionale della Striscia di Gaza. A riferirne è Ha'aretz. In un video diffuso sul suo account X, il premier Netanyahu ha lodato ieri l'avvio dell'offensiva, sottolineando come l’operazione abbia un duplice obiettivo: sconfiggere Hamas e assicurare la liberazione degli ostaggi. "Abbiamo lanciato una campagna massiccia contro Hamas… le forze Idf stanno avanzando con forza nella Striscia di Gaza con un duplice scopo: la sconfitta di Hamas e il rilascio dei nostri ostaggi – due obiettivi intrecciati, che raggiungeremo entrambi", ha dichiarato Netanyahu. Il premier ha risposto anche alle critiche mediatiche che metterebbero in dubbio la possibilità di una vittoria, invitando a superare queste narrazioni: "Ho sentito ancora i media ripetere la loro vecchia linea – ‘Non si può vincere’. Devono smettere. Non abbiamo forse ottenuto vittorie contro Hezbollah? Non abbiamo sconfitto Assad in altri teatri di guerra?". Ha però riconosciuto che le sfide rimangono "grandi", con la presenza di Iran e Hamas ancora da affrontare, ma ha assicurato che la vittoria sarà completa, compresa la liberazione di tutti gli ostaggi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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