(Adnkronos) – I rappresentanti militari hanno informato le famiglie dei soldati presi in ostaggio, il colonnello Asaf Hamami, il capitano Omer Neutra e il sergente maggiore Oz Daniel, che i loro corpi sono stati restituiti a Israele da Hamas la scorsa notte, dopo il completamento delle operazioni di identificazione da parte degli esperti forensi. "Il governo di Israele condivide il profondo dolore delle famiglie Hamami, Neutra e Daniel e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti", afferma l'ufficio del Primo Ministro in una nota, aggiungendo che Israele è "determinato, impegnato e sta lavorando instancabilmente" per riportare indietro tutti gli otto ostaggi deceduti per la sepoltura e che Hamas è "tenuta a rispettare i suoi impegni con i mediatori e a restituirli come parte dell'attuazione dell'accordo". Intanto "squadre della Croce Rossa e agenti dell'ala militare di Hamas sono entrati nel quartiere di Shuja'iyya a Gaza City per cercare i corpi degli ostaggi deceduti", riporta la televisione del Qatar al Arabiya. "Il primo ministro non permetterà il passaggio sicuro di 200 terroristi di Hamas", ha riferito una fonte politica ai media israeliani, aggiungendo che Netanyahu mantiene "la sua ferma posizione sul disarmo di Hamas e sulla smilitarizzazione della Striscia, contrastando al contempo le minacce terroristiche contro le nostre forze". La dichiarazione segue l'annuncio di ieri secondo cui Israele prenderebbe in considerazione una proposta dei paesi mediatori per consentire ai militanti di Hamas di uscire in sicurezza dalle zone della Striscia di Gaza sotto il controllo israeliano. L'ex avvocata generale delle Forze di difesa israeliane, Yifat Tomer-Yeroushalmi, è stata arrestata nell'ambito di un'indagine sulla divulgazione di un video relativo a violenze contro detenuti palestinesi da parte di soldati israeliani in un carcere di massima sicurezza. Ad annunciarlo è stato il ministro della sicurezza nazionale del governo israeliano. Dopo aver annunciato le sue dimissioni venerdì, l'ex procuratrice è improvvisamente scomparsa ieri, scatenando speculazioni sulla stampa su un possibile tentativo di suicidio, quindi è stata arrestata dalla polizia. In un messaggio su Telegram, il ministro Itamar Ben Gvir ha annunciato oggi che "alla luce degli eventi della scorsa notte è stato concordato che il servizio penitenziario agirà con maggiore vigilanza per garantire la sicurezza della detenuta nel centro di detenzione in cui è stata presa in custodia". Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è "un ragazzo di grande talento" e "il tipo di persona di cui c'era bisogno in Israele". Lo ha detto in un'intervista rilasciata al programma '60 Minutes' della Cbs, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, aggiungendo che "non credo che lo trattino molto bene. È sotto processo per alcune cose, e… penso che dovremmo… sai, noi… saremo coinvolti per aiutarlo un po', perché penso che sia molto ingiusto." Non è la prima volta che il presidente degli Stati Uniti chiede un intervento nel processo in corso a Netanyahu, accusato di corruzione, frode e abuso di ufficio. Il 13 ottobre, nel suo discorso alla Knesset dopo l'annuncio di un accordo di cessate il fuoco, Trump ha chiesto al presidente israeliano Isaac Herzog di perdonare Netanyahu, affermando: "Questo è stato uno dei più grandi presidenti in tempo di guerra… a chi diavolo importa di queste accuse?" A fine giugno, in seguito alla guerra tra Israele e Iran, Trump ha chiesto a Israele di annullare il processo a Netanyahu, definendolo una "caccia alle streghe". Un giovane palestinese è stato ucciso da colpi d'arma da fuoco sparati da coloni nel nord di Hebron. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa aggiungendo che "le forze dell'Idf hanno impedito alle squadre della Mezzaluna Rossa presenti nella zona di raggiungere il ferito, lasciandolo sanguinante a terra fino alla morte per le ferite. In seguito, la sua famiglia è stata convocata per identificare il corpo, che è stato portato in una località sconosciuta". "Vanno incoraggiati gli sforzi e i risultati sinora ottenuti. Siamo già presenti con militari e diplomatici nel Cmcc, il centro aperto dagli americani e da Israele per far avanzare la tregua e la stabilizzazione della Striscia. Domani una nostra delegazione (militari e diplomatici) sarà nella regione per nuovi incontri e per preparare la conferenza sulla ricostruzione di metà novembre del Cairo, per la quale l'Italia è paese co-organizzatore assieme all'Egitto. In questo processo vengono coinvolti i Paesi del mondo arabo perché l'obiettivo finale è pacificare l'intera regione e creare condizioni di sviluppo e progresso". Lo ha detto in un'intervista al Mattino il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando della tregua a Gaza.
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