Omaggio a Marco Dibenedetto, piemontese, autore di libri gialli, recente scomparso. Le sue opere maggiori e il mio ricordo personale
Benvenuti al nostro appuntamento con i consigli del libraio (che poi sarei io).
Questa volta voglio dedicare un tributo ad un autore Piemontese, di Settimo Torinese, che ci ha lasciato troppo presto lo scorso 31 Luglio: lo so ci ho messo un po’ di tempo a decidermi a scrivere questa recensione, ma non è facile scrivere di chi hai conosciuto personalmente ed apprezzato sia come autore che come uomo e riuscire a ricordarlo nel modo più obiettivo possibile
Marco Dibenedetto era un autore di libri gialli ambientati a Torino e Settimo Torinese, specializzato nelle vespe di Golem (ricordano i gialli Mondadori ma sono più veloci e moderne). Era un insegnante ed un apprezzato psicologo, ma cosa molto importante è stato tra i fondatori di punta di Torino Noir.
E sono proprio i suoi colleghi cofondator di Torino noir che si sono riuniti per ricordare il loro amico, e con la complicità di Francesca di Golem, hanno dato vita ad un libro di racconti noir inediti ambientati a Torino nel mondo del Teatro: Regio Crimen.
Regio Crimen
Siete curiosi di conoscere i nomi degli autori dei racconti? Rimarrete a bocca aperta…sono davvero tanti.
Rocco Ballacchino, Giorgio Ballario, Maurizio Blini, Enrico Pandiani, Massimo Tallone, Fabio Beccaccini, Emiliano Bezzon, Patrizia Durante, Claudio Giachino, Fabio Girelli e Marco di Benedetto. Ebbene si potrete leggere anche un suo racconto inedito postumo.
Perché vi consiglio di leggere, ma soprattutto di acquistare questo libro?
Perché quando l’amicizia è vera ed ha radici profonde i soldi non contano e tutti i diritti d’autore di Regio Crimen saranno devoluti al figlio di Marco e non ci sono altre parole da scrivere su questo foglio bianco se non per farvi conoscere meglio cosa scriveva Marco Dibenedetto.
Hanno ucciso il mio psicologo


Pochi mesi prima della sua scomparsa era uscita la sua ultima Vespa con Golem: “Hanno ucciso il mio psicologo” e mai nessun titolo fu più funesto.
Giallo ambientato a Settimo Torinese, il cadavere dello Psicologo De Curtis viene trovato nel suo studio.
Come in tutti i gialli che si rispettino abbiamo il sospettato numero uno che altri non è se non l’ultimo paziente che lo ha visto vivo (in questo caso una donna molto enigmatica, ma non ci si deve fermare alle apparenze)
Abbiamo un tenente dei Carabinieri di nome Boccaccio che seguirà le indagine con il suo valido collaboratore Lo Bello (aitante carabiniere col pallino della scrittura).
E poi abbiamo l’ormai noto investigatore privato, Jack Morone, già conosciuto da chi ha letto altri libri di Marco, che verrà coinvolto suo malgrado nella indagine aiutato dalla Sig.ra Viotto, una vecchietta con la passione dei gialli.
Un libro che si legge in fretta perché la curiosità di capire chi è il colpevole diventa una necessità.
Consigli di lettura extra






Vi consiglio altre vespe scritte da Marco Dibenedetto, che ho avuto il piacere di leggere: “Vite Sbagliate”, “E.N.D” ambientato proprio in Via Gioberti e prima indagine del caro Rubatto, “I dubbi di Rubatto”. Tutti da mettere in valigia, sono piccoli e prendono poco posto, ma il posto nel mio cuore per Marco Dibenedetto invece è molto grande.
Spero che seguiate i miei consigli: naturalmente tutti i titoli menzionati sono disponibili in tutte le librerie ed anche nella mia per chi avrà piacere di venirmi a conoscere di persona.
Buona lettura ed al prossimo appuntamento!!!!!
Ricordo che ci trovate su facebook, su instagram, e da poco anche sul nuovo sito ufficiale della Libreria.
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