La ricerca artistica di Mariangela Sforza porta l’arte nel design e nell’arredamento
Mariangela Sforza, artista visionaria con un passato nella danza, si è affermata come pittrice che sfida i confini fisici ed emozionali attraverso la sua arte. Ispirata da un’intima connessione con l’universo e da una ricerca del senso profondo delle emozioni, Mariangela realizza opere su tele di grandi dimensioni, dove il movimento e l’energia prendono vita. Quello di cui si avvale è un linguaggio artistico che parla all’invisibile.
“Non credo di essere legata a un luogo fisico più che a un altro“, racconta la pittrice. “Più che altro sento un mio maggiore collegamento all’universo tutto, come se fossi un suo contenitore ma anche il suo contenuto. Probabilmente è per questo che il tema del mio lavoro è molto collegato al mondo invisibile più che a quello fisico e concreto”.






Le sue opere si collocano nel mondo dell’astratto, una scelta che Mariangela descrive come “conseguenza logica del mio sentire o essere”.
Ogni dipinto nasce da un’immagine o un’idea incontrata in uno stato di dormiveglia, da un ricordo o da un pensiero fugace, che si traduce in movimenti fluidi sulla tela bianca, dando vita a emozioni, atmosfere e stati d’animo. Dopo anni trascorsi nel mondo della danza, il movimento è rimasto, infatti, una componente essenziale della sua espressione creativa.
“Ho bisogno di molto spazio”, spiega l’artista, “Per questo preferisco le tele grandi, per potermi espandere ed esprimermi al meglio. Raramente utilizzo tele al di sotto del metro di lunghezza e, quando capita, è come se mi venissero tagliate le ali”.
Mariangela alterna tecniche con colori ad olio e acrilici, creando opere che si adattano sia ad ambienti moderni e di design sia a spazi più classici, aggiungendo un tocco unico a ogni contesto. Ma essere un’artista oggi comporta anche il confronto con le dinamiche di un mercato saturo, un aspetto che Mariangela affronta con determinazione. Attualmente, le sue opere sono esposte permanentemente in uno showroom di arredamento di design, e tra i suoi progetti figura una collettiva a Los Angeles, in fase organizzativa.




Arte, movimento ed emozione
Con le sue grandi tele e il suo sguardo rivolto oltre il visibile, la Sforza rappresenta un punto di incontro tra arte, movimento e emozione, un percorso che affascina e ispira. Interpreta l’arte non solo come espressione personale, ma anche come un mezzo per arricchire gli ambienti, creando dialoghi armoniosi tra pittura e design d’interni. Le sue grandi tele diventano protagoniste dello spazio, trasformandolo con la loro presenza scenica e il loro impatto visivo. Grazie alla loro scala e alla profondità emotiva che trasmettono, le opere di Mariangela riescono a definire e caratterizzare un ambiente, offrendo un elemento di unicità sia per interni moderni e minimalisti che per spazi dal gusto più classico.
“Credo che la mia pittura possa dare quel tocco in più che rende un ambiente speciale” sottolinea l’artista, “Non metterei limiti: può convivere con l’arredamento contemporaneo, ma anche impreziosire uno stile più tradizionale”.
Questo rapporto sinergico tra arte e arredamento rende le grandi tele non solo un elemento estetico, ma una parte integrante del design, in grado di valorizzare la personalità di un ambiente e di chi lo vive.
Dove cerchi l’ispirazione per le tue opere? Ci sono luoghi, momenti della giornata o altri stimoli che ti ispirano?
Arriva sempre inaspettatamente, senza un motivo preciso, senza aver programmato nulla. Mi dico – adesso dipingo – e così comincio. Generalmente dipingo di giorno e se la giornata è bella, se c’è il sole, sono più ben disposta. Dove prendo l’ispirazione? A volte mi capita di notare degli accostamenti di colori interessanti mentre guardo un paesaggio dal vivo o una foto o un film, li fotografo con la mente depositandoli dentro di me da qualche parte. Poi, quando sono davanti alla mia tela, riaffiorano e li fermo in quell’istante molto liberamente, reinterpretandoli a modo mio. Mi incantano le forme dello spazio cosmico, delle galassie e delle nebulose e credo di esserne abbastanza influenzata.
Che rapporto hai con la musica? Alcuni artisti la ascoltano mentre dipingono! Se lo fai, che musica ascolti?
Molto raramente dipingo con un sottofondo musicale. Uso la musica quando sono in fase di rifinitura del quadro, durante gli ultimi ritocchi. Probabilmente perché ho la sensazione che potrebbe influenzare la direzione del mio lavoro. Ascoltare la musica mi distrae, in senso molto positivo però. Mi crea immagini interiori che, quando danzavo, avevano una grande importanza per la creazione estemporanea delle mie danze. Ascolto la musica sempre quando guido. Se devo scegliere un concerto preferisco il Jazz. Mi piace molto la musica new age e la musica etnica. Amo anche i cantautori e il mio preferito è Niccolò Fabi. Fra i cantautori stranieri prediligo Damien Rice e Agnes Obel.
Pillole sull’artista
Nata ad Andria il 12 maggio 1960, Mariangela Sforza ha dedicato trent’anni al teatrodanza, lavorando come danzatrice e coreografa.
Nel suo percorso artistico si è distinta per l’uso della sperimentazione e dell’improvvisazione, sviluppando nuovi linguaggi espressivi in cui il movimento spontaneo si fondeva con la voce, i suoni, i colori e le forme. Questa naturale commistione tra danza e arte visiva ha progressivamente condotto Mariangela verso la pittura, una direzione che ha iniziato a prendere forma nel 2008.
Nel corso della sua carriera pittorica, partecipa a numerose mostre collettive, tra cui “Orizzonti contigui” presso la Galleria Mentana di Firenze nel maggio 2011 e “Salento silente” alla Galleria Stomeo di Martano nel luglio dello stesso anno.
Sempre nel 2011, le sue opere sono state esposte al D’Orlando Museum di Milano per la mostra “Arte all’Arco” e alla Fiera d’Arte di Padova a novembre. Nel 2012 è stata finalista del concorso “Art in the City” a Palazzo Zenobio, Venezia, e ha preso parte a eventi di rilievo come “Play Your Part Art” e “Proposte per una collezione dalla figurazione all’astrazione” presso la Galleria Rosso Cinabro di Roma.
Tra le altre esposizioni, si ricordano “Abstract Compilation” sempre a Roma e la sua partecipazione alla campagna internazionale “Stand Up for African Mothers”, organizzata dall’AMREF, con l’opera “Solo” inclusa in un’asta benefica presso la Casa d’Aste Babuino, Roma, nel dicembre 2012. Nel maggio 2013, Mariangela ha tenuto la sua prima mostra personale, “Linee cosmiche”, presso la Boutique Abbasciano di Andria. Attualmente, alcune delle sue opere sono in esposizione permanente presso Tecnoarredi ad Andria. Il suo percorso, che unisce corpo e materia, rimane una continua esplorazione dei legami tra movimento, spazio ed espressione visiva.
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