(Adnkronos) – La traccia su Cicerone, protagonista della versione di latino scelta per la seconda prova dell'esame di maturità 2025 al liceo Classico, è incentrata su 'La vera natura dell'amicizia'. Skuola.net riporta il testo della traccia: "Nel dialogo 'Laelius de amicitia', composto nel 44 a.C. ma ambientato nel 129 a.C., Cicerone descrive con accenti accorati l'amicizia tra due esponenti di primo piano della classe politica romana dell'epoca, Gaio Lelio e Scipione Emiliano, da poco scomparso. L'occasione è propizia per riflettere – è Lelio che parla, nel brano proposto – sul senso di questo vincolo, che si genera naturalmente nell'animo umano e risulta essenziale per rinsaldare i legami che sono alla base della convivenza civile". "Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?" Con questa frase intensa e profondamente umana si apre il cuore del "De amicitia" ("Sull'amicizia"), dialogo scritto da Marco Tullio Cicerone nel 44 a.C. Il dialogo è ambientato nel 129 a.C., dopo la morte di Scipione l'Africano. L'opera, il cui titolo completo è 'Laelius seu De amicitia', è considerata uno dei capolavori filosofici ciceroniani. Composta negli ultimi anni di vita dello scrittore e oratore romano, rappresenta il coronamento di una lunga riflessione sul tema dell'amicizia, argomento a cui Cicerone attribuiva un valore etico e spirituale altissimo. Nel dialogo, il protagonista Lelio, amico del defunto Scipione l'Africano, ripercorre il significato più profondo del legame amicale, andando oltre la semplice utilità reciproca per approdare a una concezione dell’amicizia come scelta libera e virtuosa tra anime affini. Il testo si pone in contrasto con l'epicureismo, che escludeva ogni intervento divino nella vita umana, e propone invece una visione dell’amicizia fondata su un principio quasi sacro di benevolenza, riflesso della stessa armonia cosmica. Ma 'De amicitia' non è solo un trattato teorico. Dietro la figura di Lelio e del suo affetto per Scipione si intravede un'eco personale: quella dell'amicizia profonda che legò Cicerone per tutta la vita a Tito Pomponio Attico, a cui l'opera è dedicata. Un'opera, quindi, che è insieme meditazione filosofica e tributo umano, letterario e affettivo. Cicerone, che mancava dal 2009 dagli esami di maturità, diventa con questa traccia l’autore di Latino più proposto della storia dal dopoguerra a oggi, con 17 maturità all’attivo, scalzando Seneca fermo a quota 16 e Tacito a quota 5. Lo riporta il portale Skuola.net evidenziando che vista questa relativa 'scarsità' di alternative, il totoesame di Latino dello stesso portale lo incoronava come il favorito della vigilia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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