Meloni in Senato: “Italia e Ue rafforzino la difesa per fronteggiare sfide”

(Adnkronos) – "Italia e Ue devono rafforzare le proprie capacità difensive per far fronte alle sfide geopolitiche in atto. Da patriota sempre sostenuto un principio semplice", ovvero che "la libertà ha un prezzo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, rispondendo a una interrogazione di Carlo Calenda (Azione) sul tema difesa nel corso del question time al Senato. E' necessario "costruire un pilastro europeo dell'Alleanza atlantica, da affiancare a quello nordamericano in un'ottica di complementarità strategica, capace di incentivare anche la formazione di una solida base industriale europea", ha aggiunto. Nel suo intervento Meloni ha ricordato come "nel 2014 al vertice Nato di Washington gli Stati membri dell'Alleanza atlantica si sono impegnati a raggiungere in dieci anni spese per la difesa pari al 2% del pronto interno lordo. Da allora, tutti i governi hanno confermato questo impegno senza eccezione di colore politico. L'Italia finalmente raggiungerà questo target nel corso del 2025 perché c'è un governo che sa che mantenere gli impegni presi". Mantenere gli impegni internazionali "è fondamentale per farsi rispettare", ha scandito la presidente del Consiglio. L'Italia, ha spiegato Meloni, intende rilanciare "la traiettoria di potenziamento delle nostre capacità di difesa" inserendo nel computo delle spese rilevanti "quelle voci che sono in linea con i parametri dell'Alleanza atlantica che altre Nazioni già considerano".  E poi ha aggiunto: "Pur rimanendo al fianco dei nostri alleati orientali io penso che sia arrivato anche il momento in cui la Nato prenda in maggiore considerazione il fianco sud dell'Alleanza, che pure è particolarmente importante, soprattutto in un tempo di minacce ibride".  "La politica estera italiana ha avuto, dal mio punto di vista, in questi anni una identità chiara, anche un protagonismo che ha smentito chi aveva preconizzato una sorta di isolamento italiano con l'avvento del governo di centrodestra", afferma la premier. In Europa "abbiamo recuperato una centralità come dimostrato dalla scelta di un vicepresidente con delle deleghe molto importanti della Commissione europea ma anche dal cambio di passo su alcune materie come ad esempio l'immigrazione".  "Sono soddisfatta della presidenza del G7, del messaggio che abbiamo cercato di mandare, del tentativo di tenere uniti Ue e Usa, perché solamente insieme possiamo garantire un Occidente all'altezza delle sfide del nostro tempo".  Sull'Ucraina, Meloni ha ricordato che "sosteniamo lo sforzo per una pace giusta e duratura. Rinnoviamo l'urgenza di un cessate il fuoco immediato e incondizionato. Auspico che la Russia dimostri concretamente la volontà di pace, Kiev lo ha già fatto".  "In Medio Oriente continuiamo a lavorare per la fine permanente delle ostilità. Appoggiamo il lavoro che i Paesi arabi stanno portando avanti. I Paesi arabi sono la chiave di volta per la soluzione del conflitto e per tracciare un quadro regionale di pace e sicurezza che deve includere la prospettiva dei due Stati". Per quanto riguarda invece India e Pakistan, "il governo sta seguendo le nuove tensioni ed è anche in contatto con i nostri alleati. So che qualcuno ha chiesto che il governo riferisca in aula, siamo pronti a farlo".  Parlando di riforme, Meloni ha detto che iIl premierato sta andando avanti, la considero la madre di tutte le riforme. Non dipende da me ma dal Parlamento, sicuramente la maggioranza è intenzionata a procedere spedita come sulla riforma della giustizia".  "La lotta alla violenza contro le donne è un tema molto caro al governo, abbiamo promosso leggi importanti, su in impianto di norme già solido. Nella violenza delle donne c'è una specificità, spesso le donne muoiono perché sono donne e non per altre ragioni", ha detto Meloni rispondendo sul tema della specificità del reato del femminicidio. "Occorre un nuovo modo di prevenire e contrastare i femminicidi", sottolinea. "Abbiamo aumentato i fondi per le case-rifugio -ha poi ricordato Meloni- abbiamo reso strutturale il sostegno economico per le vittime, abbiamo agevolato il loro reinserimento professionale, stiamo lavorando sulla diffusione del numero d'emergenza 1522, il numero antiviolenza, antistalking della presidenza del Consiglio al quale ci si può rivolgere per chiedere aiuto e assistenza immediati, sulla formazione di chi lavora sul campo, sulla sensibilizzazione nelle scuole, sulla protezione del minore in rete".   Seduti tra i banchi del governo oltre alla presidente del Consiglio, ci sono Daniela Santanchè, Paolo Zangrillo, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Roberto Calderoli, Orazio Schillaci, Eugenia Roccella, Carlo Nordio, Andrea Abodi, Luca Ciriani e Alfredo Mantovano. Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, è arrivato a intervento iniziato. Essendo pieni i banchi del governo, anche per l’arrivo di Alessandro Giuli e Alessandra Locatelli, Tajani si è seduto tra i banchi di Forza Italia accanto ad Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca.    —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)