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Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha escluso, per ora, la possibilità di un vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, gettando nuove ombre sull'iniziativa del presidente statunitense Donald Trump per un summit volto a porre fine alla guerra. "Putin è pronto a incontrare Zelensky quando l'agenda per un vertice sarà pronta, e questa agenda non è affatto pronta", ha dichiarato Lavrov a Nbc News. Secondo Lavrov, la responsabilità dello stallo è da attribuire interamente a Kiev: "Il presidente Putin ha detto chiaramente che è pronto a incontrarsi, a condizione che questa riunione abbia davvero un'agenda presidenziale". Inoltre, il capo della diplomazia di Mosca è molto scettico sulle intenzioni del presidente ucraino: "Ha persino detto no alla cancellazione della legislazione che vieta la lingua russa. Come possiamo incontrarci con una persona che finge di essere un leader?".
Secondo Lavrov "è l'Ucraina a ostacolare i progressi verso un accordo di pace". Durante il vertice di Anchorage, "il presidente Trump ha suggerito diversi punti che condividiamo e su alcuni di essi abbiamo accettato di mostrare una certa flessibilità – ha rivelato Lavrov, sottolineando tuttavia che quando Trump ha portato queste proposte a Washington, durante i colloqui con Zelensky e i leader europei – "è stato molto chiaro per tutti che ci sono diversi principi che Washington ritiene debbano essere accettati, inclusa l’esclusione dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato e la discussione di questioni territoriali, ma Zelensky ha detto no a tutto".
Zelensky ha intanto annunciato che la l'Ucraina ha testato un missile a lungo raggio, noto come Flamingo, che può colpire obiettivi a 3mila chilometri di distanza. "Il missile ha passato con successo i test. E' al momento il nostro missile di maggior successo, può volare 3mila chilometri, che è una cosa significativa", ha detto il presidente ucraino ai giornalisti, spiegando che la produzione del missile potrebbe iniziare a febbraio del prossimo anno. L'annuncio di Zelensky è arrivato nella stessa giornata in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che "entro due settimane sapremo" se ci sarà pace in Ucraina "in un modo o nell'altro. Dopodiché, forse dovremo adottare una strategia diversa", in un'intervista al Todd Starnes Show, inviando poi via social messaggio molto chiaro proprio a Zelensky ricordando che "è molto difficile, se non impossibile, vincere una guerra senza attaccare il Paese invasore. È come una grande squadra sportiva che ha una difesa fantastica, ma non può giocare in attacco. Non c'è alcuna possibilità di vincere! È così che stanno le cose con l'Ucraina e la Russia", aveva scritto in un post su Truth Social. Le forze russe rivendicano intanto il controllo di altre tre località nel Donetsk, nell'est dell'Ucraina, Katerynivka, Volodymyrivka e Rusyn Yar. Lo riportano i media russi sulla base di quanto reso noto dal ministero della Difesa di Mosca. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)